In quegli anni tutti indossavano il grembiule: nero per i maschietti, bianco per le femminucce. Il fiocco era d'obbligo ed era di colore azzurro. Qualcuno, al suo posto, aveva la cravattina, anch'essa rigorosamente azzurra. I pantaloncini corti, quando iniziava primavera, facevano la loro bella apparizione. Riguardo ai cosiddetti "mancini", ricordo che nella mia classe ce n'era uno e la maestra fece di tutto per indirizzarlo "sulla retta via", salvo poi arrendersi.
Alle elementari si facevano giochini tipo "nome, cose, città", mentre alle medie la BIC era la cerbottana per eccellenza
Alle elementari, durante la ricreazione, si andava in cortile a giocare a "guardie e ladri" o si rimaneva in classe per scambiarsi le figurine. Per quanto riguarda le merendine, andavano di moda i craphen alla crema (o bomboloni); i Pavesini, i ckackers, la brioche Ferrero ed ovviamente il classico panino.
All'entrata ed all'uscita di scuola distribuivano gli album delle figurine e mi ricordo in particolare di due album dedicati ai personaggi di Walt Disney: uno utilizzava ancora un metodo "antiquato", ossia dovevi utilizzare la colla (come la famosa Coccoina, ad esempio) per incollare le figurine; l'altro, invece, utilizzava le classiche adesive. Quest'ultimo riguardava storie classiche come Cenerontola, Biancaneve, La bella addormenata, i 3 porcellini. Alcuni albums erano particolari, ossia si staccava una parte sagomata delle figurine, come ad esempio la testa del drago nel racconto della Bella Addormentata; venivano quindi poste a riempire particolari "buchi" nelle pagine illustrate (vedere questo
topic) .
Alle medie, ricordo che in classe c'era l'ora di religione. Ricordo, tanto per citare un fatto di quegli anni, che chi era di un'altra fede e non voleva assistere alla lezione, aspettava un'ora in cortile.
Tra gli altri ricordi, la maestra ogni tanto metteva "VISTO" e all'epoca mi arrabbiavo con me stesso non poco perchè lo consideravo un "voto" negativo
Pretendevo un voto normalissimo, non quella scritta anonima che non sapeva di nulla.
Nel periodo natalizio era consuetudine fare il presepio in classe. Ognuno di noi doveva portare una statuina. Si spostava la cattedra della maestra e veniva utilizzata la pedana per utilizzarla come base per il presepio: si utilizzava il muschio e si facevano le stradine con la farina. Una capanna spiccava sullo sfondo. A distanza di anni quella statuina la posseggo ancora (ma per me è normale visto che fare il presepio è tradizione di famiglia da 50 anni. Oggi lo faccio addirittura utilizzando l'acqua e le varie fasi del giorno e della notte).
Rammentate le letterine che si facevano per i genitori? A seconda del periodo, si utilizzavano brillantini da incollare con la Vinavil, oppure dei piccoli fiocchi. In altri casi, a Natale, c'erano dei piccolissimi calendarietti attaccati ad un nastro rosso che pendevano da un alberello azzurro stellato di cartoncino.
Alle medie, ricordo una ricerca: si rintracciavano delle foglie di albero, le si incollavano sulle pagine del quaderno e si scrivevano i nomi delle piante a cui appartenevano.
Altra cosa che mi è tornata in mente: le classi "differenziate", ossia per alunni con "difficoltà". Sono certo della loro esistenza fino alla fine dei sessanta.
(continua)
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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