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Mercatini di Natale in Trentino

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2012 16:59
18/12/2011 14:07
 
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Guardiano del faro

Mavaffffffff!!
Eccomo qui, bel bello riposato dopo una splendida giornata passata in compagnia di Roberto e di ben sei (6) treni tra andata e ritorno [SM=x520505].

La cronaca

Pedatona salutare da parte delle mie sorelle per alzarmi dal letto e permettermi di fare una sana colazione prima di recarmi in stazione.
La giornata è molto fredda: se a Vicenza c'è un'aria gelida, figurarsi a Trento, penso io! Mentro attendo il treno per Verona, gli spifferi fanno a cazzotti per perforare la splendida corazza che protegge la mia gola da eventuali amare future sorprese: non mi sento tranquillo ed allora alzo il cappuccio del giaccone in piumino d'oca che va a sovrastare il berrettone di lana, già appuntito di suo, creando una sorta di casco spaziale che mi allunga il cranio verso l'alto, donandomi la strana sensazione di essere "Alien 5" o un perfetto imbecille. Opto per la seconda ipotesi, ma me ne frego dell'estetica e resisto fino all'arrivo del treno. Dopo poco più di una ventina minuti, eccolo che arriva! Solita lotta, tipicamente italiana, per farsi strada davanti allo sportello: si da la precedenza a chi scende, ovviamente, ma se avessimo una vanga ci faremmo tranquillamente largo a loro spese, facendo piazza pulita di tutto e di tutti. Miracolosamente trovo un posto libero (il vantaggio di viaggiare da soli) e mi "sparo" subito l'iPod: davanti a me ho delle persone che si fanno i fatti loro o c'è qualcuno che sta ronfando da Venezia. Eccomi a Verona: altro treno e posti liberissimi. Nonostante ciò, una signora si piazza davanti al sottoscritto e per un'ora mangia e non sta ferma, crollando successivamente in profondo letargo. Mi salva sempre l'iPod ed il paesaggio al finestrino. A Trento incontro Roberto: sono arrivato, penso, ma si riparte per Levico [SM=x520505]. Niente paura: la coincidenza è imminente e dopo aver fatto i biglietti saliamo sul treno. Due sono le cose che ricorderò con piacere durante il tragitto di 45 minuti circa: il paesaggio naturale, davvero splendido, e l'amabile (come sempre) discussione con Roberto su tutta una serie di argomenti, dalla musica alla TV, alle esperienze passate, al "come gira la nostra vita", ecc...L'amico Mauro di Rovereto ci telefona ed ho il piacere di sentirlo per la prima volta: ci saranno altre occasioni per conoscerci personalmente.
Roberto: passano gli anni, ma ogni volta che lo vedo sembra sia passato soltanto un giorno. E' incredibile come certe cose siano naturali e spontaneee.
Levico: una strada in salita che sembra non finire mai si affaccia alla stazione e porta direttamente ai mercatini. Dopo un semaforo che sembra prenderci per i fondelli (le macchine sono ferme, ma segna sembra rosso), prendiamo la rincorsa al classico "uno, due e tre!", salvo diventare verde quando ormai siamo lanciati ai 100 km orari. E siamo dentro: atmosfera natalizia splendida, soprattutto man mano che si sta facendo buio e le luci colorate illuminano le casette in legno e gli alberi circostanti, con uno splendido gioco di colori e riflessi. Scoperto che anche Roberto era pressochè a digiuno, ci fiondiamo a mangiare "rosti" e paninazzi vari, annaffiati da una rigenerante birra. Dopo un frettoloso shopping, la musica natalizia (ad un certo punto balbettante), il buio che accarenza le montagne e le luci a festa ci immergono in un clima da fiaba: pace, serenità e relax (specie per il sottoscritto, perennemente di corsa e soggetto a stress) ci accompagnano nuovamente alla stazione. Ricevo una telefonata da Gamma e la cicca mi scivola dalla mano e si incunea nel sacchetto dei regali: panico! Alla domanda "a che ora sei partito?", rispondo inconsciamente (i regali, cazzo!!!! [SM=x520569]), "alle cinque" (???), scoppiando a ridere. Gamma mi domanda se ho l' Alzheimer!!
Nessun danno, per fortuna, e dopo altri 45 minuti siamo a Trento. Anche lì si discute del più e del meno e la quarantina di minuti che separono il sottoscritto dall'ennesimo treno scorrono veloci. Arrivederci, Roberto, magari a questa primavera.
Non so perchè, ma ero alla ricerca del posto prenotato, salvo ricordarmi, dopo un quarto d'ora, che riguardava il tragitto da Verona a Vicenza. Comunque ho una botta di fortuna e trovo un posto libero. Davanti a me una coppia di giovani innamorati che sprizzano salute e bellezza da tutti i pori. Lei è molto carina e mi fa tornare, per un attimo, indietro di almeno un ventennio quando ero nel pieno delle forze, senza un doppio mento in fase di formazione, una panza da controllare ad ogni stagione e, soprattutto, i capelli alla Eolo, dio dei venti: sembrava si fosse scatenato un uragano, a furia di togliere e mettere il berretto di lana! Sono invecchiato, penso, oltre che rincoglionito: la vita è una ruota che gira ed in questo momento sta girando controvento! [SM=x520487] Una invisibile lacrimuccia, impregnata di rimpianti ed occasioni fallite, sembra spuntare [SM=x520557], ma la trattengo, non fosse altro perchè sono arrivato a Verona. All'ultimo cambio treno mi piazzo nel posto riservato ed ho di fronte due splendide, giovani, fanciulle. Noto che il 90% dei passeggeri si ignorano, tutti presi da iPad, iPhone, lettori mp3 e cellulari vari: eventuali possibilità di dialogo pari a zero. Allora calo l'asso anch'io (tiè! [SM=x520554]) e mi tuffo ad ascoltare musica. Fuori è buio: tra una nota e l'altra e si sente lo sferragliare delle ruote del treno. Guardo il finestrino ed il riflesso della mia faccia stralunata mi riporta nuovamente alla realtà: meglio "cambiare canale" e girarsi dall'altra. Arrivo a Vicenza e dopo una ventina di minuti sono a casa. Tutto sommato ho ancora una famiglia e mi accorgo di essere fortunato.

[SM=x520499]
[Modificato da Tidus forever 18/12/2011 14:28]


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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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