| | | OFFLINE | | Post: 869 | Registrato il: 03/10/2004 | Sesso: Maschile | Naufrago | | Nanu nanu | |
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Ribadisco che non lo vedrò neanche col cannocchiale, quindi a parere mio non c'è nulla che possa risollevare il pessimo spettacolo raccogliticcio che Morandi - forse inconsapevolmente c'è anche da dire, l'anno scorso era andata benino con Vecchioni, Giovanardi, Van des Froos...- ci ammannisce. Tuttavia mi permetto, qualora qualche organizzatore della tavanata galattica mi ascoltasse, di gettare qualche ideuzza a mio modo di vedere geniale...
Io non so quanto dura quest'anno Sanremo, se si articola su cinque o sei serate, però di consueto nello svolgimento c'è un calo e una serata che potremmo definire "morta". Anche quest'anno si paventa la stessa eventualità, cioè che ci sia l’abituale "serata morta". Bisogna vedere qual'è, perchè se il festival si articola su cinque serate, la "serata morta" potrebbe essere indifferentemente la prima, la seconda, la terza, la quarta o la quinta. Se il festival al contrario si articola su sei serate, la "serata morta" potrebbe essere indifferentemente la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta o la sesta.
Ciò detto, entrati nel farraginoso meccanismo, una delle tante "serate morte" potrebbe essere riempita da un servilissimo "tribute" a Gianni Morandi, con tutti i cantanti impegnati nell’interpretazione di un brano tratto dal vasto repertorio del “golden boy” di Monghidoro.
Penso sarebbe memorabile ascoltare "Fatti mandare dalla mamma..." cantata da Arisa. Per D'Alessio/Bertè potrebbe andar bene “Si può dare di più”, perché c’è dentro un’atmosfera “trionfale”, molto adatta soprattutto alla Bertè che riesce a trasformare in trionfali pure gli ormai numerosi insuccessi e ultimamente ha anche rovinato “Sarà perchè ti amo” dei Ricchi & Poveri...
"Sei forte papà" potrebbe beccarsela una giovane emergente, Irene Fornaciari piuttosto che non Emma o Noemi. E se non riescono a cantare quella, potrebbero virare su altre songs “infantili” di quando Morandi non lo riconoscevano neanche a casa sua (vedi “La befana trullallà” o “Abbracciamoci”). “Il presidente” la vedo molto adatta per una jam-session, con tutti gli artisti sul palco e gli indici di ascolto che schizzano alle stelle.
“Andavo a cento all’ora” la facciamo cantare a Samuele Bersani, “La caccia al bisonte” a Finardi e “Vidi che un cavallo” ai Marlene Kuntz. A Lucio Dalla gli diamo una sedia e, mentre gli altri cantano, lui fa la direzione del coro. La domenica tutti quanti allo stadio a vedere il Bologna, che perde in casa… E visto che ormai l’hanno fatto tutti, compreso Tony Renis che è tutto dire, l’anno prossimo il festival lo organizziamo io e Redarrow…
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