Oltre i confini dei sogni

Ciao a tutti,
oggi ho risentito Andrea al telefono dopo non so quanti anni e gli ho promesso che sarei ritornato a scrivere su Vicolo Stretto. L'ho anche minacciato che mi sarei riscritto come pholas II la vendetta ma, fortunatamente per lui, mi sono ricordato la vecchia password e sono rientrato come pholas (e basta).
Vi ringrazio davvero per aver aperto questo thread per ricordare Stefania spentasi prematuramente ad ottobre dello scorso anno quando stavamo progettando il nostro futuro come due diciottenni che, incuranti delle traversie della vita, si giurano un amore eterno difficile da mantenere. Noi ce lo siamo giurati appena un anno prima e precisamente il 15 maggio del 2011 nella stupenda sala rossa del Campidoglio e dopo ben otto anni di convivenza quasi sempre serena. Dopo aver attraversato anche qualche tempesta, il mare era ormai liscio come l'olio e noi, ormai, provetti naviganti. Pianificavamo il futuro, un futuro da cinquantenni probabilmente in campagna, nell'oltrepo' pavese, a metter a posto una casa, a coltivare un orto e a sistemare un giardino; forse si sarebbero potuti riprestinare anche due filari di una vigna abbandonata. Nei miei sogni c'era una stanza della musica con annesso proiettore per i film con qualche scomoda panca in legno da recuperare dal rigattiere e nei suoi sogni il resto della casa da plasmare a suo piacimento con una tavernetta accogliente per gli amici che sarebbero venuti a trovarci. Avremmo venduto la casa di Genova e, con i soldi ricavati, via a dar corpo ai nostri sogni. Attendevamo un momento di mercato un po' più favorevole per vendere la casa, volevamo prenderci i nostri tempi e realizzare al meglio il nostro progetto tanto nessuno ci avrebbe corso dietro; purtroppo su quest'ultimo punto abbiamo preso un feroce abbaglio.
Ciao Stefania.