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L'ennesimo romanzo gotico?

Ultimo Aggiornamento: 05/07/2013 23:54
28/06/2013 22:21
 
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Buona sera a tutti!!!

Vi scrivo non sapendo ancora in quale sezione (e se) posterò questo mio intervento (ma se ovviamente state leggendo vuol dire che mi sono deciso! [SM=g27835]).

Da anni ho cercato di scrivere una storia che riproponesse le atmosfere degli sceneggiati mistery del periodo "aureo" Rai. Non pochi gli spunti che mi sono balenati nella mente che però, ammetto, è sempre stata affollata degli echi fin troppo vividi di quei capolavori in bianco e nero. Difficile quindi non incappare in frequenti assonanze che sono finite per apparire come meschine scopiazzature. Questo almeno fino ad un paio di anni fa, quando, quasi per caso - proprio mentre stavo iniziando a lavorare su un probabile sequel di "2 Banane, 2 Mele e 3 Arance!" (lungometraggio recensito nella sezione “cinema d'autore” di questo forum che spero qualcuno ricordi!) - mi sono interessato ad un fatto veramente accaduto dalle mie parti. Un fatto magari banale, come la scomparsa di un quadro, forse rubato o semplicemente smarrito, che però ha messo in moto la mia fantasia.

Ebbene, il racconto che ne è scaturito mi è costato un anno e mezzo di ricerche legate alla storia locale e non (oltre al lavoro di scrittura, c'è stata anche la preparazione di svariati oggetti di scena). Vista la carenza di mezzi e di tempo, ho deciso di trarne un semplice trailer (uno di quelli autoconclusivi che quasi mai prevedono realmente l'uscita di un film, come è di moda oggi - Maccio Capatonda docet!). La storia, però, ha attirato la curiosità di diverse persone, tra le quali c'è chi ha suggerito addirittura una trasposizione, se non a lungometraggio, a commedia teatrale con inserti video per le scene in esterno da proiettare durante la rappresentazione.

“Come è andata a finire?”, chiederà qualcuno… Senza tirarla tanto per le lunghe: sono spariti tutti (che già non erano molti), ma in primis proprio quelli che avevano suggerito l'idea e che si erano offerti di collaborare!!!

Non entro in particolari, ma non è la prima volta che mi succede…

Per non buttare tutto il lavoro di ricerca, pensavo di terminare i dialoghi e tirarne fuori un romanzo. Ma chi lo leggerà? Soldi per pubblicarlo non ne ho, di cercare sponsor non prendo nemmeno in considerazione l’idea (tanto so come va a finire), rimarrebbe quindi solo una mia soddisfazione personale, che però al momento non sarebbe sufficiente come motivazione per continuare un lavoro comunque impegnativo. Comunque ecco l'incipit:


Nel pomeriggio del 29 Febbraio 2012 a Senigallia (nota 1), viene presentato al pubblico il ritratto del marchese Fagnani (nota 2), scomparso in strane circostanze 8 anni prima (nota 3) e recentemente ritrovato fra i resti di un incendio. Il dipinto viene momentaneamente affidato ad alcuni studiosi: due ricercatori (fra i quali non scorre buon sangue), la presidente di un club letterario (nonché docente universitaria) e un discendente del marchese. Durante un controllo di routine prima del restauro, il quadro rivela inspiegabili rimandi ad una villa, detta delle “Cento finestre” (nota 4), luogo suggestivo dell’entroterra e teatro di antiche leggende. Nonostante gli studiosi non vi trovino nulla, un‘intuizione li porta ad esaminare il resto degli oggetti scampati al rogo. E’ tra questi che spunta, nascosto dentro un’insignificante scatola di legno, il materiale di uno scienziato di fine '500, Giovan Battista Della Porta, che avrebbe eseguito esperimenti di magnetismo terrestre proprio a Senigallia, nel 1582.

Grazie alla natura ambigua del personaggio, abile crittografo che venne addirittura accusato di occultismo, il gruppo di studiosi si convince che gli appunti nascondano un oscuro messaggio alchemico, cercando così nella città e nei suoi dintorni la chiave che dovrà decifrarlo. Molto presto, però, scopriranno di non essere i soli ad interessarsene. Infatti, chi è l’inquietante figura mascherata da medico della peste che confondendosi tre le figure del Carnevale appena concluso li anticipa puntualmente nelle ricerche? Ma soprattutto qual è il filo che lega l’alchimista del XVI secolo al matematico del XVIII?

A complicare le cose saranno poi le poche ore a disposizione del gruppo per risolvere il mistero, che dovrà essere perentoriamente svelato entro la mezzanotte di quello stesso giorno, il giorno dell’anno bisestile…


1 Località turistica marchigiana affacciata sul Mare Adriatico.

2 Filosofo, poeta, nonché matematico senigalliese noto per aver individuato la “lemniscata”, il famoso 8 ‘sdraiato’ che rappresenta l’infinito.

3 Il quadro era custodito nell’archivio del Liceo Perticari di Senigallia. Dopo il cambio di sede della scuola, tutto l’archivio è stato trasferito nel nuovo edificio. Le tracce del quadro si perdono dopo il marzo 2004, anche se se n’è effettivamente constatata la scomparsa solo nel dicembre successivo. Durante questo lasso di tempo non sono mai stati rilevati segni di scasso dei locali o altre irregolarità.

4 Palazzo Antonelli Castracane Augusti, dove si dice che in autunno si possa avvertire la melodia struggente di un pianoforte suonato dal fantasma di un’antica abitatrice della dimora, anima in pena per amore. Altri curiosi aneddoti sembrano gettare ulteriori ombre sinistre sull’edificio, come le misure delle finestre stesse che non risultano mai uguali tra loro o che queste, se contate internamente, non corrispondono alle cento visibili dell’esterno.


E' qui che chiedo al popolo di Vicolo Stretto: vi piacerebbe leggerlo?

In base a quanti risponderanno affermativamente, deciderò sul da farsi. Grazie a tutti!

[Modificato da Ragno Nero 28/06/2013 22:36]


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"Si te riconosco me meni, se nun te riconosco me meni... allora dillo che me voi menà!!!"
Bombolo
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