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Illa: punto d’osservazione - di Daniele D’Anza - con Stefania Casini,Antonio Casagrande,Danilo Mattei,O.M.Guerrini, Giampiero Albertini

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2014 01:07
02/09/2014 09:48
 
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Guardiano del faro

Mavaffffffff!!
Uno sceneggiato che viaggia su due binari
SPOILER - SPOILER - SPOILER

Il solito giallo ben congeniato, con un tipico finale da Segreto di Stato, che può anche lasciare l'amaro in bocca, o qualcosa di più?
Qual'è il vero senso di questo sceneggiato? Cosa intendeva, realmente, farci capire D'Anza?
La soluzione, anzi, l'interpretazione, sta tutta nel titolo: il "punto d'osservazione" di Illa è un pretesto per raccontare più "punti di vista", quelli di Illa, di Stefano, di Umberto, del giudice Morano.
Illa è una ragazza immatura che sta cercando di crescere: fragile, ingenua, incosciente come tutti i giovani, ma allegra, solare, furbetta e piena di iniziativa.
Stefano, il violoncellista, sembra più forte: tipo deciso, sicuro di sè, pragmatico, cerca di consigliare Illa ed è infatuato da questa creatura sbarazzina, salvo piantarla nel momento in cui lei incomincia a cambiare, a crescere, e soprattutto nel momento di maggior bisogno.
Umberto, come Stefano, è più preoccupato a salvaguardare il suo lavoro: non sia mai che un'indagine possa compromettere la sua immagine, il suo Studio e la tranquillità dei suoi clienti! A modo suo ama Illa, ma in tono paternalistico: lui è maturo e lei deve crescere ed è questa la cosa più stuzzicante.
Il giudice Morano, probabilmente, è la figura paterna che Illa non ha mai avuto. Solo, scapolo, vive con la sorella: per la carriera ha sacrificato la vita privata: giudice perchè così era la tradizione di famiglia, ma comunque appassionato al suo lavoro. Illa rappresenta la figlia che avrebbe desiderato: un senso di tenerezza, che sfocia in reciproche confidenze.
Quando tutto precipita, Illa ne esce devastata, scioccata, ma definitivamente matura: perchè è il dolore profondo che forgia le persone, cambiandoci per sempre.
E si rimane soli, perchè le persone che conosciamo in qualche modo non ci riconoscono e non lo accettano, più o meno consapevolmente.
E ad Umberto, alla fine, davanti alla TV, non resta che girare canale: "voltare pagina", quindi, lasciandosi alle spalle un dolore (quello di Illa) che non è in grado di accettare.

[SM=x520499]
[Modificato da Tidus forever 02/09/2014 09:49]


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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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