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Massimo Ranieri

Ultimo Aggiornamento: 09/10/2004 16:18
08/08/2004 09:24
 
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Hau dippe profonne ior ammore
Massimo Ranieri alias Giovanni Calone, nasce il 3 maggio 1951 al "Pallonetto" frazione del popolare quartiere Santa Lucia, in una famiglia numerosa come ce n'erano tante all'epoca, è il quarto di otto figli, il padre Umberto è operaio all'Italsider di Bagnoli, la madre Giuseppina è casalinga, lo stipendio del padre non basta a per tutta la famiglia, così fin da piccolo Massimo si dà da fare per guadagnare qualcosa, fa il fruttivendolo, il garzone del vinaio, il ragazzo del bar e qualche volta canta ai matrimoni. Questo ragazzino dalle spiccate doti canore viene notato nel 1964 dal musicista Gianni Aterrano che lo inserisce col nome di Gianni Rock in una tournèè in America come spalla di Sergio Bruni ed ottiene un discreto successo, ma al ritorno a Napoli deve ancora lavorare per aiutare la famiglia, allora si mette a fare lo strillone e la domenica va a cantare canzoni napoletane nelle trattorie della zona. In uno di questo locali viene notato dal produttore discografico Enrico Polito che gli fa cambiare il nome d’arte Gianni Rock in Massimo Ranieri, così nel 1966 partecipa a “Scala Reale” con la canzone “L’amore è una cosa meravigliosa” e sempre nello stesso anno a “Settevoci” con il pezzo “Bene mio”, nel 1967 partecipa al “Cantagiro” nel girone B e vince con “Pietà per chi ti ama”.
Nel 1968 approda al Festival di Sanremo e interpreta in coppia con i Giganti la canzone “Da bambino”.
Il 1969 sarà l’anno in cui consacrerà il suo successo, infatti torna a Sanremo con un bellissimo pezzo cantato in coppia con Orietta Berti: Quando l’amore diventa poesia .Durante l’estate partecipa di nuovo al Cantagiro, questa volta nel girone A e vince sbaragliando tutti con “Rose rosse”, partecipa poi a “Canzonissima” con “Se bruciasse la città” arrivando terzo, l’anno dopo (1970) vi partecipa di nuovo e vince con la canzone “Vent’anni”, in quest’anno inizierà anche la sua carriera di attore, infatti debutterà per la regia di Mauro Bolognini con il film “Metello” nel quale ha accanto a sé Ottavia Piccolo e Lucia Bosè.
Interpreterà altri film come: “Cerca di capirmi”, “Bubù di Montparnasse”, “Il faro in capo al mondo” con un mostro sacro di Hollywood, Kirk Douglas , “Imputazione di omicidio per uno studente” con Martin Balsam, “Incontro”, “L’ultima volta”, “Con la rabbia agli occhi”.
Nel 1971 torna di nuovo a Canzonissima con “Via del conservatorio” arrivando secondo e gira “La sciantosa” con la grande Anna Magnani.
Prima di partire per il servizio di leva, nel 1972, registra dal vivo al Teatro Sistina con la regia di Vittorio De sica, l’album “ ‘O surdato ‘nnammurato” per il quale riceverà il disco d’oro.
Nel 1973 bissa la vittoria a Canzonissima con il pezzo “Erba di casa mia”, l’anno dopo registra un altro album dal vivo,durante uno spettacolo al Teatro Valle con la regia di Mauro Bolognini: “Napulammore” e partecipa di nuovo a Canzonissima con “Per una donna”.
Nel 1975 incide un album un po’ diverso dagli altri, un genere un po’ più impegnativo, dove interpreta pezzi tratti dalla musica classica, il disco è “Meditazione” e si avvale della collaborazione del musicista Eumir Deodato, in questo stesso anno debutta in teatro con lo spettacolo di Raffaele Viviani: “Napoli, chi resta e chi parte” per la regia di Antonio Patroni Griffi che io andai a vedere al Teatro Politeama di Napoli.
Ormai Massimo è lanciatissimo come interprete teatrale ma non disdegna il cinema infatti interpreta “Salvo D’Acquisto”, nel 1976 registra l’ennesimo album “Macchie ‘e culore” tratto da uno show televisivo, basato su poesia di Raffaele Viviani per la regia di Mauro Bolognini.
Nel 1977 entra a far parte della “Nuova Compagnia dei Giovani” di Romolo Valli con la quale porterà in scena classici come “Il malato immaginario” di Molière e “La dodicesima notte” di William Shakespeare, il resto è storia, ormai Massimo Ranieri è il mostro sacro dello spettacolo italiano che tutti conosciamo.



10/08/2004 01:34
 
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Grande, grandissimo interprete.
Da piccolo lo adoravo e mi spacciavo per suo fratello.[SM=g27824]
L'ho conosciuto principalmente attraverso i suoi lavori più famosi, primo tra tutti la stupenda "perdere l'amore".
Ogni volta che ascolto questo pezzo mi viene da chiedermi chi, oltre a Ranieri potrebbe ottenere lo stesso risultato qualitativo.
La voce trasporta, emoziona, lascia li fermi in ossequioso silenzio anche dopo il milionesimo ascolto.
Mi piacerebbe approfondire la conoscenza anche ai brani cantati in Napoletano, che purtroppo conosco solo marginalmente, ma so che qui ci sarà qualcuno che potrà consigliarmi al meglio [SM=g27823]
10/08/2004 09:16
 
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Hau dippe profonne ior ammore
Re:

Scritto da: principenero 10/08/2004 1.34
Grande, grandissimo interprete.
Da piccolo lo adoravo e mi spacciavo per suo fratello.[SM=g27824]
L'ho conosciuto principalmente attraverso i suoi lavori più famosi, primo tra tutti la stupenda "perdere l'amore".
Ogni volta che ascolto questo pezzo mi viene da chiedermi chi, oltre a Ranieri potrebbe ottenere lo stesso risultato qualitativo.
La voce trasporta, emoziona, lascia li fermi in ossequioso silenzio anche dopo il milionesimo ascolto.
Mi piacerebbe approfondire la conoscenza anche ai brani cantati in Napoletano, che purtroppo conosco solo marginalmente, ma so che qui ci sarà qualcuno che potrà consigliarmi al meglio [SM=g27823]



Gli album migliori (a mio parere) di Ranieri che canta in napoletano sono questi: " O surdato nnammurato", "Napulammore" e "Macchie 'e culore" invece quelli che ha inciso ultimamente non mi piacciono granchè, trovo che abbia esagerato inserendo suoni etnici perchè così ha travisato troppo l'aspetto del brano originale.
10/08/2004 18:47
 
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Martino Mio
Un buon compromesso che posso consigliarti da "napoletano adottivo" è la raccolta "Grazie, Massimo", edita dalla CGD East West - 3984 20846-2.
30 canzoni dove le classiche canzoni di Ranieri si mischiano a dei veri e propri mostri sacri della canzone partenopea.
Accanto a "Rose rosse", "Erba di casa mia", "Se bruciasse la città" (che bella!), "Vent'anni", "Sogno d'amore", "Io e te" e "Pietà per chi ti ama", puoi trovare "I'te vurria vasà", "Tu ca nun chiagne", "Simmo a Napule paisà (incisa con il padre)", "'O surdato 'nnamurato", "Chiove", "Te voglio bene assaie" e "Reginella".
Un doppio CD che vale tutti i soldi dell'acquisto.
[SM=g27823]


Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?
23/08/2004 16:19
 
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Hau dippe profonne ior ammore
E' di questi giorni la notizia che Ranieri è stato ricoverato d'urgenza mentre si trovava ad Ischia per uno spettacolo, dapprima alla Clinica Rizzoli proprio ad Ischia e poi alla Clinica Ruesch di napoli dove è stato sottoposto ad un'operazione all'intestino, auguroni Massimo [SM=x520497]
09/10/2004 13:03
 
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Nanu nanu
Speriamo si sia ripreso.
Anch'io condivido l'apprezzamento nei confronti di questo grande personaggio. E' stato un bravo cantante di musica leggera, ma non può essere riassunto in questa definizione.
Ricordo "Napulammore", uno dei primi dischi che ho acquistato, e da questo disco ho tratto un'impressione molto positiva. Non solo per il fatto che Ranieri, con questo recital, recupera la sua tradizione popolare ma anche perchè nella fattispecie è la miglior tradizione (ad esempio c'è una stupenda versione di "Fenesta vascia").
09/10/2004 16:18
 
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Re:

Scritto da: domiix 09/10/2004 13.03

Ricordo "Napulammore", uno dei primi dischi che ho acquistato, e da questo disco ho tratto un'impressione molto positiva. Non solo per il fatto che Ranieri, con questo recital, recupera la sua tradizione popolare ma anche perchè nella fattispecie è la miglior tradizione (ad esempio c'è una stupenda versione di "Fenesta vascia").



Assolutissimamente d'accordo con te [SM=x520497]
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