Cara Petgirl.........(Dillo a Petgirl)

Caro Saturday night,
mio figlio è ancora troppo piccolo - phew! - per darmi modo di confrontarmi con questo tipo di problemi. So per certo che arriveranno, così come so per certo che guarderò malissimo la svergognata che un giorno entrerà in casa mia per portarmi via il mio bambino...

Comunque, credo che il problema di fondo sia comune a tutti i genitori. I figli crescono e ci si rende conto di non essere più il centro del loro mondo. Come potrebbe non provocare un certo "fastidio" una cosa del genere???
Poi, siccome siamo personcine evolute, ci consoliamo dicendoci che è normale, che la vita è così, etc. etc. Ma ci rode lo stesso un sacco.

Ci sono due cose nel tuo ultimo intervento su cui vorrei puntare l'attenzione.

La prima quando dici che "crescono cosi' in fretta che diventa difficile seguirli". Ecco, io credo che loro non vogliano proprio che noi li seguiamo... arriva un punto in cui i ragazzi (e tutti ci siamo passati) si sentono quasi in dovere di affermare la propria individualità e indipendenza. Purtroppo, l'esperienza non è dalla loro parte, per cui a volte si scelgono modi e metodi poco "politically correct" per farlo.

Non possiamo - e non dobbiamo - "seguirli". Dobbiamo semplicemente far capire loro che "siamo li", comunque vada, e che siamo dalla loro parte (ovviamente sto parlando di situazioni "normali"...).

Il secondo punto riguarda il tuo paragone con l'innamorato. Adesso sembrerò banale, ma credo che questo paragone non sia venuto fuori così per caso. Il rapporto tra padre/figlia, così come quello tra madre/figlio, è sempre pieno dei famosi complessi edipici che, volenti o nolenti, stanno li... E' dura accettare che fino a quel momento siamo stati l'uomo/la donna più bello/a, bravo/a, forte/a (no eh...) del mondo mentre adesso intuiamo che ci sono altri li pronti a prendere il nostro posto e che noi, semplicemente, non serviamo più, o comunque siamo stati detronizzati.

Credo che, come al solito, mi sarò persa dei pezzi per strada... ma più o meno questo era quello che avevo da dire