A richiesta, ecco un topic sulla cantante romana.
Paola Turci (Roma, 12 settembre 1964) comincia a fare gavetta nei locali romani e viene notata verso la fine del 1985. Firma un contratto con Vincenzo Micocci (boss della It), e partecipa al Festival di Sanremo del 1986 tra le “Nuove Proposte” con la canzone “L’uomo di ieri”, scritta da Mario Castelnuovo e Gaio Chiocchio. L’esito della votazione non è incoraggiante (Paola sarà eliminata), ma gli addetti ai lavori si esprimono con giudizi positivi. Nello stesso anno partecipa in veste di ospite ad alcune date della tournée di Luca Barbarossa.
Nel 1987 torna a Sanremo con “Primo tango” e, sebbene eliminata un’altra volta, riesce a portare a casa il premio della critica. Partecipa ancora ai concerti di Barbarossa (che la vuole accanto nel brano “Smetterà di piovere”) ed incide il brano “Mi chiamo Luka”, cover di “Luka”, canzone dell’americana Suzanne Vega.
Terza partecipazione a Sanremo nel 1988 e stesso destino con “Sarò bellissima”, ma anche in quella edizione vince il premio della critica. Nello stesso periodo esce il suo primo album “Ragazza sola, ragazza blu”, che raccoglie i 45 giri già pubblicati.
E’ il 1989 il suo anno: inserita nel girone “Emergenti” del Festival di Sanremo, vince con la canzone “Bambini” e vince per il terzo anni consecutivo il premio della critica.
L’uscita di “Paola Turci”, suo secondo album, la conferma all’attenzione del pubblico come una delle voci più interessanti emerse negli anni Ottanta. I brani del disco sono scritti da Righini e Rizzo, ad eccezione di “La fine di un amore” di Barbarossa e di “Saigon”, un vecchio brano di Francesco De Gregori inciso dal vivo durante una puntata del programma TV “D.O.C.”.
Sempre nel 1989 effettua la sua prima tournée con un gruppo proprio e, nel 1990, ritorna a Sanremo (stavolta tra i “big”) presentando “Ringrazio Dio”, in coppia nientemeno che con Toquinho.
Esce quindi il terzo album “Ritorno al presente”.
Nel 1991 partecipa al disco di Riccardo Cocciante (“Cocciante”) cantando in duetto “E mi arriva il mare”, quindi esce il suo quarto album dal titolo “Candido”, prodotto da Carlo Pensini e Roberto Righini. Il disco contiene anche un brano scritto da Gaetano Corrieri e Roberto Roversi, “Il filo di Arianna”, che segna la prima collaborazione del poeta bolognese con un’interprete femminile.
1.continua
Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?