Grande serata ieri sera alla festa dell'Unita',dalle 23 fino a alle 02.30(in barba alle proibizioni di musica dopo la mezzanotte)si' e' svolto"Macchie rosse",un percorso musicale sulla canzone politica e popolare,vecchia(ma ancora molto attuale) e nuova.Come ha fatto notare il presentatore e colui a cui si e' dovuta la serata,cioe' Gianni Borgna, sono stati proposti tanti musicisti famosi ,ma quasi mai passati in televisione(oggi poi sarebbe impossibile):ha iniziato il bravissimo Mariano De Simone,romano,ultracinquantenne,grande amante della musica tradizionale americana,che ha svolto(e suonato)il ruolo di consulente musicale nel film"Gangs of New York",ha scritto un sacco di saggi sulla musica country e bluegrass e ha inciso alcuni dischi (tra gli ultimi ricordo"Country music:from Eire to the West"e "Celtic Fairyland",sulla musica celtica),oltre ad aver partecipato al disco omonimo di Luigi Grechi del 1977 e a quello di Little Tony,del 1999,"Se io fossi nato in Texas".Plurimusicista(bassista,banjoista e mandolinista e altro ancora),ieri sera,ha esguito alcuni brani,tra i quali il classico "Joe Hill"e un brano di Luigi Grechi,"Il chitarrista cieco"riadattato per la serata in "banjoista".
Il secondo cantante e' stato il grande Fausto Amodei,uno dei precursori della canzone politica in Italia(ai tempi di Cantacronache e "Ci ragiono e canto"),bella la sua esibizione culminata (e cantata da tutto il pubblico,oltre agli altri cantanti presenti)nell'esecuzione di"Per i morti di Reggio Emilia",alla fine e' stato sommerso dagli applausi ed e' apparso un po' commosso.
Quindi si e' esibito Rudi Assuntino,ricercatore e traduttore di folksinger americani,con poca voce e ,per la verita',2 brani un po'scontati ,quello su Berlusconi soprattutto.
E' stata poi la volta di Caterina Bueno(la mitica Caterina della canzone di De Gregori,che e' stato per un po' di tempo suo chitarrista),accompagnata un gruppo di giovani musicisti,tra i quali una ragazza americana,che ha cantato degli stornelli toscani e le classiche"Italia bella mostrati gentile"(sul tema dell'emigrazione)e"Il trenino che parte e va"(sulle donne dei minatori).
Dalla Toscana si e' passati al Veneto di Gualtiero Bertelli,che si accompagnava con la fisarmonica ,dotato di una grande voce ,iniziava con la sua canzone piu' famosa"Nina ti te ricordi",proseguiva con la recente "Noi"e chiudeva con la sua coinvolgente versione riadattata di"Avanti Popolo!"
Un altro grande(anche come stazza fisica)saliva sul palco,il grande Ivan Della Mea,simpaticissimo ,milanese d'adozione(pero' lo humour toscano si notava),sua un'altra grande canzone,cantata da tutti"O cara moglie".
La serata proseguiva con l'umbra Lucilla Galeazzi,che coinvolgeva il pubblico prima con divertenti canzoni,per chiudere con una canzone molto difficile da cantare(un sacco di parole e dei cambi di ritmo incredibili),"I treni di Reggio Calabria"di Giovanna Marini(con cui la Galeazzi ha iniziato),nonostante un piccolo intoppo finale, e' sta una gran bella versione.La serata volgeva al termine,le ragazzine,armate di cellulari e macchinette digitali, aspettavano con ansia il loro momento,era la volta dei Modena City Ramblers,la band emiliana,che in qualche modo riprende la tradizione della canzone politica,tre canzoni(tra le quali"La legge giusta",ispirata ai fatti tragici del G8,una canzone in emiliano e, coinvolgendo pubblico e cantanti, la piu' classica delle classiche,"Bella ciao" ),piu' il bis con la delicata"Ninna nanna",salutando l'onnipresente Don Gallo,con sigaro fumante.Mi sono spaccato la schiena sui terribili seggiolini di plastica(pero' alla fine ero ,come tutti in piedi,sulle note di "Bella ciao")pero' ne e' valsa veramente la pena, sarebbe ora che uscissero ristampe di questi cantanti storici!
"Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"