Scritto da: mavala' 13/05/2005 20.40
La cosa veramente drammatica e preoccupante è che noi lavoratori (mi ci metto anche io seppur disoccupata...) siamo i primi a sentire sulla pelle gli effetti di una discesa che non riesco a capire - in effetti, non voglio - dove ci porterà.
Guardiamo le cose da un punto di vista "obiettivo". Non c'è lavoro perchè non ci sono soldi (ovviamente non sto parlando dei padroncini str*** di Tidus). Ma chi non lavora, non spende (e tralascio i rincari post euro). E se non si spende, le aziende non riescono a fare i soldi. E quindi vanno in crisi e sono costrette a tagliare personale.
E via dicendo.
Ovvio, ho fatto un quadro che più semplicistico non si può, ma era solo per dare l'idea. E per dire che - purtroppo - il semplice "datemi un lavoro" diventa sempre più difficile da praticare.
Ci pensavo l'altra sera dopo aver visto la prima parte dello spettacolo di Grillo. Io sono d'accordissimo con lui sul non farsi fregare dalle grandi compagnie e adottare tutti i mezzi possibili per cercare di fare a meno di loro e dei loro manager mangiasoldi.
Poi però mi sono detta: ehi, un attimo. ma se io boicotto la Telecom (tanto epr fare un nome), la Telecom andrà in crisi. E sarà costretta a licenziare un sacco di persone che non sapranno che fare.
E li mi sono incartata...
già perchè tanto i c.d. supermanager continuano a percepire stipendi faraonici anche quando le aziende sono in crisi. lo so io che quando lavoravo in Sardegna in una cristalleria finanziata dalla Regione avevano assoldato designer e amministratori delegati + vari consulenti - tutti rigorosamente non sardi - che pagavano in modo scandaloso (l'amministratore delegato prendeva 50 milioni al mese + casa + spese... e noi con gli stipendi pagati col contagocce)