L'isola dei famosi 2

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Scritto da: Petgirl 15/11/2004 12.10

Mi spiace un casino per la pessima figura che hanno fatto le donne, in questo caso galline come non mai e pessime imitatrici di modelli maschili negativi.

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E' questo il nocciolo della questione: per me nessuna di loro è stata spontanea nel vero senso del termine, dimostrandosi insicure e smaniose di mettersi in luce.

L'isola dovrebbe essere anzitutto:

1) un gioco (i soldi in palio non cambiano la loro vita, essendo comunque personaggi, nel bene e nel male)
2) un'esperienza particolare (si mangia poco e male, ma si sopravvive, e ci si adatta)
3) un'occasione per convivere con personalità diverse per diversi giorni: non si torna a casa, dopo un giorno, al riparo da tutto e tutti.

Per quanto riguarda il punto 3, chi ha fatto il servizio militare sa a cosa alludo. Le donne, da questo punto di vista, sono meno preparate, specie se abituate ad essere coccolate e protette nell'ambiente quotidiano: in questo contesto, nell'isola tendono a schierarsi, più o meno palesemente, con il più "forte". E' una legge di natura. Alla fine "vince" chi meglio di loro dà l'idea dell'eroe naufrago, alla Robinson Crusoe, che supera le difficoltà con le proprie forze. Non per nulla, a livello letterario e cinematografico è stato sempre un uomo ad incarnare l'eroe solitario, abbandonato a sè stesso: e una "barba lunga e incolta" è un messaggio decisamente più forte di un "maquillage che non c'è più".

Non è un discorso maschilista, ma solo una constatazione: non è un caso se anche questa volta la finale sarà tutta al maschile; chi vota è convinto che un Sergio Muniz, ad esempio, sia la massima rappresentazione del povero cristo dimenticato da tutti. Se poi è anche simpatico e spontaneo, tanto meglio.

Le donne, al contrario, hanno fatto di tutto per mettersi la zappa tra i piedi, litigando tra loro e riconciliandosi istericamente: meglio essere soli che male accompagnati!

Il giorno in cui una donna vincerà questa prova, dovrà dimostrare di saper coesistere col gruppo e di lavorare per esso; certamente non alleandosi a destra e a manca, a seconda di come gira il vento. Ana Laura è stata la più coerente, ma è sempre stata un'asociale e questo significa solo una cosa: essere eliminati.