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1982: Siamo sul tetto del mondo

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2007 13:27
10/10/2004 17:36
 
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Mavaffffffff!!


1982: Italia campione del mondo! Un sogno inseguito una vita finalmente si materializza ed in quel momento sono (siamo) in Paradiso. La vidi a casa con i miei, trepidanti, in religioso silenzio....almeno fino all'errore di Cabrini dal dischetto (ma vaffffff....) Mia madre chiamava affettuosamente "bragota" (pantaloncini larghi, antiestetici) Paolo Rossi e lo incitava Prima di quella partita, le vittorie col Brasile e con la Polonia le festeggiai in moto, assieme ad un amico, girando come pazzi per le strade e suonando il clacson in continuazione.....che finì col fondersi....non suonava più!!!! Invece quella sera volevo godermela fino in fondo, poichè sentivo che sarebbe stata una giornata storica. Era l'anno degli esami di maturità, preludio alla mia partenza per il servizio militare...sentivo che coincideva con un cambiamento, con una svolta.......ed eccoci lì, quella sera, immobili, silenziosi come ad una seduta spiritica, quasi a volere trasmettere i nostri pensieri ed incoraggiamenti a Zoff, Tardelli, Rossi, Conti ecc....Alla fine del primo tempo ripensavamo all'errore di Cabrini...Dio solo sa quante Madonne gli sono piovute addosso! Si ricomincia e Rossi segna, fregando tutti sul tempo: giù la testa, signori.....un uomo, un mito, un pallone d'oro, un capocannoniere, un signor giocatore! Forse non avete idea di cosa significhi per un vicentino vedere Rossi segnare al mondiale e spianarci la strada: mia madre è scatenata, ci abbracciamo e urliamo.....un boato nella nostra zona!! Poi il raddoppio di Tardelli, con un tiro bellissimo......mio padre piange, io sento due lacrimoni che mi arrivano sulle labbra: eppure sono felice!!!! Lì capisco cosa significhi piangere di felicità......Ormai sono tranquillo, i tedeschi possono anche riaprire la partita ma l'Italia non cederà: questa la mia convinzione. Ed infatti ecco Altobelli e l'ammucchiata orgiastica....io non ho più voce, lo stadio del Bernabeu è un catino spledidamente illuminato a giorno, le bandiere tricolori sventolano radiose. Segnerà Breitner, inutilmente. Sento un via vai di persone che si riversano sulle strade....io no, rimango lì a vedere la premiazione, la coppa del mondo.....mi gusto ogni attimo, ogni stilla di sudore che imperla la fronte dei giocatori.......ogni loro gesto, smorfia, sorriso, abbraccio viene da me memorizzato per sempre......Quella sera io c'ero......e per un attimo ho pianto, ho riso, ho esultato............per un attimo ero sul tetto del mondo!

[SM=x520499]



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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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10/10/2004 19:22
 
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Che grande evento per tutti noi! E che grande entusiasmo intorno a quell'impresa! Tutti noi abbiamo un ricordo particolare la sera della finale: e in questo siamo un po' meglio degli americani, che ricordano tutti cosa stavano facendo quando arrivò la notizia dell'assassinio del presidente Kennedy.

Io guardai il primo tempo in TV a casa mia, a Molfetta. Anch'io tirai un bestemmione contro la TV all'errore di Cabrini dal dischetto. All'intervallo accompagnai a casa la mia ragazza (mia moglie di lì a tre anni) e mi avviai verso la stazione, dove avrei dovuto prendere il treno per Modena come facevo ogni domenica: ovviamente non c'era un cane per strada. Mentre stavo entrando in stazione, tutta la città proruppe in un urlo di gioia: aveva segnato Rossi. Mi precipitai nel bar della stazione e lì guardai il secondo tempo, su un vecchio televisore in bianco e nero. L'urlo di Tardelli, il gol quasi impossibile di Spillo Altobelli, il 3-1 di Breitner che non mise paura a nessuno: tutte queste immagini le vidi di straforo, in un bar affollato, in mezzo all'entusiasmo di tutti. E una volta sul treno, ad ogni fermata c'era una festa: gente che esultava, brindisi con bicchieri di plastica, bandiere al vento...

In attesa dei vostri ricordi, provo ad introdurre un elemento tecnico in questa discussione. La finale Italia-Germania 3-1 (stavo per scrivere 4-3...) è forse la prima partita in cui una squadra si è schierata con il 5-3-2, un modulo che avrebbe avuto grande popolarità negli anni successivi. Zoff in porta; Scirea libero, Bergomi e Collovati stopper centrali, Gentile e Cabrini difensori di fascia; Oriali, Tardelli e Conti a centrocampo; Rossi e Graziani, poi Altobelli, di punta. Bearzot seppe leggere la partita in modo egregio: puntò sul fatto che i nostri sarebbero andati in vantaggio (con i tedeschi stanchi, anche grazie alla faticosa vittoria dei tedeschi contro la Francia in semifinale) e che la Germania avrebbe inserito in campo altre punte. In campo c'erano già i marcatori azzurri ad aspettarle: Gentile e Cabrini fecero le ali aggiunte nel primo tempo, poi retrocessero a marcare nella seconda parte della partita. Mai i tedeschi furono realmente pericolosi. E i nostri non si chiusero in difesa: nell'azione del secondo gol, l'assist per Tardelli partì dai piedi del grande Gaetano Scirea, che condusse l'azione d'attacco insieme a Bergomi e che fece l'ultimo passaggio mentre si trovava addirittura nell'area di rigore tedesca.
Non ci si credeva! Ma quella era l'Italia... [SM=x520499]



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Nell'amor le parole non contano
conta la musica

(Roberto Benigni - "Quanto t'ho amato")



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11/10/2004 22:59
 
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Hogorocchio
Io ero giovincello. Un bimbo, diciamo.
Fin dalla prima partita dell'Italia avevo deciso che avrei seguito assiduamente il mondiale e tifare per:
Zoff (quel portiere tanto serio e carismatico);
Cabrini (che tanto piaceva a tutte le ragazzine, mah!);
Gentile (il mio mito. Da grande mi sono ispirato inconsciamente a lui, nel gioco);
Rossi (ma quando segna questo?)
e tutti gli altri.

La prima partita costruii una bandierina dell'Italia con uno stuzzicadenti ed un pezzetto di carta tricolorata. Già da allora si capiva che sarei diventato un geniaccio. [SM=x520569]
Ma dopo lo stentato girone qualificatorio (che a momenti qualificatorio non fu), tutte le mie convinzioni di bambino si erano ridotte al lumicino (rima).

L'Italia si qualificò, ed io prorruppi con la prima di una serie profezie che mi avrebbero reso celebre nel mondo del calcio e ricercatissimo in quello delle scommesse: "Seeee! Adesso questi si credono di vincere il mondiale!".

Da allora, si sa, l'Italia cambio marcia ed i bambini italiani come me ebbero un nuovo idolo: Pablito Rossi.

Che partita leggendaria quella col Brasile! (Perdonatemi, io al tempo di Italia-Germania 4-3 dovevo ancora nascere).

E poi la finale, con mio padre che incrina la sedia con una mazzata quando Cabrini (quello che piaceva alle ragazzine ma evidentemente aveva il piede mollo), ara il dischetto del Bernabeu calciando a lato un rigore nella finale mondiale!

E poi il gol di Rossi, quello di Tardelli che corre a centrocampo urlando di gioia. E poi Altobelli... quasi mi emoziono a ricordarli.

Pertini, intanto, fa un po' di casino sugli spalti.
Tutti uguali questi italiani.

P.S. Quell'estate la nostra vicina di casa della casa in campagna adottò un gattino che chiamò Pablito.
Poi si rivelò una gatta. Nessuno ebbe il coraggio di cambiarle nome e rimase, per tutti, Pablita, la gatta di Spagna '82.



Come vedete sono un autodidattico


11/10/2004 23:37
 
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Ricordo l'Italia in festa.
Le bandiere, i festeggiamenti.
Si perse ogni freno inibitorio quella sera, talmente grande era la gioia.
Ricordo le vacanze in Germania, con un mio amico che faceva il gesto del 3 con le dita della mano e noi che cercavamo di fermarlo.[SM=x520505]
Comunque, azzuri dell'82:[SM=x520508]
Qualcuno si ricorda le altre due precedenti vittorie ai mondiali?
Nel senso, chi c'era all'epoca e può descrivercele?[SM=x520505]


"Solo una vita vissuta per gli altri è una vita degna di essere vissuta" (Albert Einstein)
12/10/2004 15:51
 
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Re:

Scritto da: elluas59 11/10/2004 23.37
... Qualcuno si ricorda le altre due precedenti vittorie ai mondiali?
Nel senso, chi c'era all'epoca e può descrivercele?[SM=x520505]


Ci vorrebbe un ottantenne (almeno): sarebbe un bel colpo!
Se ti accontenti di una ricostruzione storico-giornalistica, se ne può parlare... [SM=x520502]



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12/10/2004 16:47
 
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Dunque, io in quel periodo ero a Londra per il classico mesetto di studio all'estero che i genitori ti regalano quando diventi abbastanza grande perchè si possano fidare di te (e a torto, ma questa è un'altra storia...).

La finale di quel mondiale la vidi - con la mia compagna di studi italiana e un gruppetto di scappati di casa (nel vero senso della parola) che avevamo conosciuto li - nella sala con megaschermo TV di un grande albergo del centro.

Gli italiani erano pochini... c'erano un po' di tedeschi e, ovviamente, molti inglesi che, altrettanto ovviamente, tifavano per la Germania (vuoi mica dare soddisfazione agli italiani, spaghetti, pizza e mandolino???).

La soddisfazione dopo la vittoria fu quindi decuplicata dal poter gridare dei sonori TIE' a tutta questa banda di presuntuosi dei miei stivali! [SM=x520505]
Londra quella notte si trasformò! Bandiere italiane ovunque (persino in cima alla statua in Piccadilly Circus ehehehe), ricordo un gruppetto di italiani che girava tra Piccadilly e Leicester Square a bordo di una 500 con uno in piedi che usciva dalla capote vestito da soldato tedesco della seconda guerra mondiale (che sagome che siamo...).

La nota negativa è che un paio di giorni dopo mi rubarono il portafogli in metropolitana (ovviamente con i documenti dentro) e nel pellegrinaggio tra le varie istituzioni deputate alle diverse denunce la scenetta ricorrente era:

- Buongiorno, devo denunciare il furto del mio portafogli. Purtroppo c'erano anche i documenti.
--> Ah, accidenti! Mi dica, da dove viene?
- Dall'Italia
--> Italia! World Champions! Congratulations!
- Si, grazie... però ho il problema dei documenti...
--> Fantastic! Paolo Rossi! Great match
- Yes, great... e i miei documenti... come faccio a rientrare a casa???
--> Rossi, Tardelli, Altobelli
- [SM=x520511]
12/10/2004 19:25
 
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Re:

Scritto da: mavala' 12/10/2004 16.47
Dunque, io in quel periodo ero a Londra per il classico mesetto di studio all'estero che i genitori ti regalano quando diventi abbastanza grande perchè si possano fidare di te (e a torto, ma questa è un'altra storia...).

La finale di quel mondiale la vidi - con la mia compagna di studi italiana e un gruppetto di scappati di casa (nel vero senso della parola) che avevamo conosciuto li - nella sala con megaschermo TV di un grande albergo del centro.

Gli italiani erano pochini... c'erano un po' di tedeschi e, ovviamente, molti inglesi che, altrettanto ovviamente, tifavano per la Germania (vuoi mica dare soddisfazione agli italiani, spaghetti, pizza e mandolino???).

La soddisfazione dopo la vittoria fu quindi decuplicata dal poter gridare dei sonori TIE' a tutta questa banda di presuntuosi dei miei stivali! [SM=x520505]
Londra quella notte si trasformò! Bandiere italiane ovunque (persino in cima alla statua in Piccadilly Circus ehehehe), ricordo un gruppetto di italiani che girava tra Piccadilly e Leicester Square a bordo di una 500 con uno in piedi che usciva dalla capote vestito da soldato tedesco della seconda guerra mondiale (che sagome che siamo...).

La nota negativa è che un paio di giorni dopo mi rubarono il portafogli in metropolitana (ovviamente con i documenti dentro) e nel pellegrinaggio tra le varie istituzioni deputate alle diverse denunce la scenetta ricorrente era:

- Buongiorno, devo denunciare il furto del mio portafogli. Purtroppo c'erano anche i documenti.
--> Ah, accidenti! Mi dica, da dove viene?
- Dall'Italia
--> Italia! World Champions! Congratulations!
- Si, grazie... però ho il problema dei documenti...
--> Fantastic! Paolo Rossi! Great match
- Yes, great... e i miei documenti... come faccio a rientrare a casa???
--> Rossi, Tardelli, Altobelli
- [SM=x520511]



Divertente, divertente davvero, [SM=x520495]


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13/10/2004 20:29
 
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Mavaffffffff!!
Re:

Scritto da: mavala' 12/10/2004 16.47
La nota negativa è che un paio di giorni dopo mi rubarono il portafogli in metropolitana (ovviamente con i documenti dentro)



Ma li hai poi ritrovati i documenti? [SM=x520505] [SM=x520499]


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13/10/2004 23:09
 
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Di quella partita lì, vista a casa di un amico insieme ad un'altra decina di scalmanati, ricordo bene un paio di cose:
a) uno dei miei amici, superstiziosissimo, che dopo il primo gol dell'Italia ci costrinse a riassumere tutti le stesse posizioni e a dire e fare le stesse cose, così (diceva lui) da invogliare la Signora Fortuna
b) poichè la baldoria si svolgeva in centro (un casino mai visto!), ci fermammo dalle parti di via del Corso per permettermi di salutare mia cognata (buonanima) che, in quanto infermiera, era di turno al pronto soccorso del S.Giacomo. Trovammo l'ospedale intasato di infortunati più o meno accidentali (un'ecatombe di contusi e feriti vari) e mia cognata che bestemmiava in turco per il superlavoro; però la tapina, in piena notte e in tutto quel casino, trovò il tempo di fare un salto nella mensa dell'ospedale e ci rifocillò di panini e acqua, perchè nel caos generale ci eravamo dimenticati di mangiare...

Oggi vorrei solo sapere che fine ha fatto la mia bandiera tricolore cucita apposta per l'occasione[SM=x520501]

[SM=x520495]
19/10/2004 15:05
 
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Re: Re:

Scritto da: Tidus forever 13/10/2004 20.29


Ma li hai poi ritrovati i documenti? [SM=x520505] [SM=x520499]



Ovviamente no...
e all'arrivo all'aeroporto in Italia ho trovato ad aspettarmi, nell'ordine:
- i miei genitori
- la polizia

... imbarazzante! [SM=x520491]
19/10/2004 15:09
 
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Re: Re:
Doppio inserimento... boh

[Modificato da mavala' 19/10/2004 15.09]

20/10/2004 19:14
 
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Talebano
La vidi in casa di un mio compagno liceale di discendenze nobili toscane.

Sebbene la famiglia fosse totalmente scevra da quella "puzza" altolocata, anticamera di atteggiamenti piuttosto discutibili, la loro casa conservava un aspetto abbastanza austero ed al contempo lussuoso che faceva notare le differenze. Un piano intero di un palazzo, 22 stanze disseminate ovunque, tanto che, nonostante frequentassi quella casa da oltre 5 anni, non riuscivo mai a trovare il bagno al primo colpo ( e si che ve ne erano almeno tre ).
Inutile sottolineare che la stanza che conteneva il televisore 28 pollici era praticamente una piazza d'armi e , all'epoca, grossa almeno una volta e mezzo l'appartamento dove abitavo. Quel giorno però quella stanza aveva perso l'altezzosità che gli spettava di diritto in un qualsiasi altro momento: i divani erano stati spostati per far posto ad ordinari tappetoni di stoffa dove ci assiepavamo in almeno una ventina di persone; un gigantesco tavolaccio di legno, tipo Ikea, era posizionato sulla destra, dopo aver momentaneamente mandato in pensione il finissimo e mastodiontico cugino in cristallo, pieno zeppo di ogni ben di dio: bibite, tartine, alcolici birra, superalcolici.... solamente il lampadario assolutamente gigantesco ed incombente sulle nostre teste insieme ad un manipolo di quadri temerari e costosissimi avevano rinunciato a spostarsi momentaneamente altrove: anche loro volevano vedere la finale dei mondiali di calcio del 1982.

Se eravamo tutti li c'era il suo buon motivo. Dopo un girone eliminatorio a dir poco abulico e fortunoso dove ognuno di noi aveva visto la partita rigorosamente tra le mura di casa propria, la voglia di ritrovarsi tutti insieme per soffrire nel girone di ferro con Argentina e Brasile non era molta. Infatti soltanto io accettai l'invito di Mario per l'esordio con l'Argentinae mi presentai cinque minuti prima dell'inizio a casa sua sprofondandomi su un divano, morbido più possibile, per addolcire la bruciante sconfitta che andavo preventivando.
Invece successe che quella partita la si vinse 2 a 1 ...
Mario ed io uscimmo per le strade del centro a clacksonare festanti e, solamente dopo il nostro coraggioso inizio, altre macchine si unirono strombazzanti al coro...tutto sommato un mesto festeggiamento in attesa della baccata da prendersi contro la squadra più forte del mondo. A loro , i brasiliani, bastava un pareggio contro di noi per accedere alle semifinali, avendo sconfitto 3 a 1 gli odiati cuginastri sudamericani; noi dovevamo vinceren e basta...seeeeee!!!

Un'oretta prima della partita Mario mi chiama invitandomi ancora a casa sua adducendo ad una strana cabala per cui bisognava prendere le postazioni della volta precedente per sperare nella vittoria. Andai volentieri perchè tutto sommato in quella casa c'era sempre un gran ben di dio ed infatti non solo vincemmo ma mi rimpinzai come un porcellino! Questa volta il caos in centro era di dimensioni davvero ragguardevoli!! Per la semifinale Mario aprì le porte a tutti quelli che volevano entrare e sono sicuro che fummo tutti noi in quella casa festanti e urlanti come nessun altro a sospingere dentro la porta polacca i due palloni colpiti da Paolo Rossi..ed ora la finale. Impensabile fino a qualche giorno prima.

Quella Germania mi stava antipatica...c'era Schumacher portiere, forse pilota mancato, che aveva appena freddato sul campo Battiston, nella semifinale con la Francia, con un'uscita criminale al punto giusto, ma soprattutto c'era quello che, nel mio personalissimo e singolare immaginario, personificava la quintessenza della razza ariana nella sua più spietata cattiveria : Ulrich (Uli) Stielike. Odio ammetterlo, ma odiavo quei tedeschi, odiavo quella nazionale che ci separava dal tetto del mondo, li vedevo tutti in tenuta da SS con la svastica sul petto e noi eravamo li...in fuga per la vittoria.
Dopo aver eliminato nell'ordine Argentina, Brasile e Polonia in maniera così convincente non potevamo certo fermarci adesso, non potevano certo fermarci quei tedeschi, con la casacca bianca, ma con l'anima più nera della pece. Almeno lo speravamo tutti.

E si perchè adesso siamo veramente tanti assiepati in quella stanza , ragazzi e ragazze anche quelle a cui il calcio non è mai fregato niente , anche quelle che ti tiravano via per un orecchio se per caso, durante una passeggiata domenicale in riva al mare, ti fermavi a chiedere , implorante, ad un vecchiettino con la radiolina incollata all'orecchio il risultato della tua squadra del cuore. C'erano anche loro a tifare per i bei colori azzurri della nostra nazionale, qualcuno aveva una bandiera, la ricordo bene, con su scritto "forza italia"; oggi , ne sono sicuro, si vergognerebbe come un ladro a mostrarla a chichessia.
Insomma siamo tutti li ad aspettare il gol che non arriva e che non arriverà per tutto il primo tempo. Il bel Cabrini fallisce il rigore e giù moccoloni;le più incazzate sono le donzelle , come se il bel Cabrini , sbagliando il penalty, le avesse tradite tutte contemporaneamente, ma ricordo ancora come reagì allo sbaglio, non disperandosi affatto e tornando indietro a testa altra quasi sorridente come a dire: "calma bambole, è solo rimandato!"
Infatti nella ripresa al 57' Rossi, al 69' Tardelli e all'81' Altobelli piazzano tre castagne indimenticabili. E' il delirio in casa "Mario": il lampadario vacilla ma non cade, i quadri appesi non hanno mai assistito nella loro vita più che centenaria ad un simile "bordello". Il gol di Breitner ci porta qualche brivido di paura anche se mancano solo 7 minuti alla fine. Non ci sarà un recupero fiume come siamo adesso abituati e francamente non c'è più tempo per i cattivi tedeschi dall'anima nera di provare a ferirci ancora.
Usciamo vittoriosi per la strada, idealmente con il nostro presidente e siamo davvero in tanti a far casino quella sera.
Vivremo di gloria all'estero per circa un paio d'anni e tutto sommato non fu affatto cosa spiacevole.[SM=x520509] [SM=x520508]



************************

"Poi succede che all'improvviso, guardandoti allo specchio, dirai di chi è quel viso?
Non è il mio, non c'è un sorriso.
Il tempo dei segreti, dei sogni e dell'oblio non è più il mio..."
(Aldo Tagliapietra)
************************
20/10/2004 20:32
 
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Re:

Scritto da: pholas 20/10/2004 19.14
Quella Germania mi stava antipatica...c'era Schumacher portiere, forse pilota mancato, che aveva appena freddato sul campo Battiston, nella semifinale con la Francia, con un'uscita criminale al punto giusto, ma soprattutto c'era quello che, nel mio personalissimo e singolare immaginario, personificava la quintessenza della razza ariana nella sua più spietata cattiveria : Ulrich (Uli) Stielike.



Un'uscita da vero karateca! Se non sbaglio ci rimise qualche dente. Quanto a Stielike, mister "baffetto" lo ricordo come un macellaio dalle movenze aggraziate [SM=x520505] Non solo non mi piaceva come "libero", ma ancora oggi mi domando come abbia fatto poi il Real Madrid ad acquistarlo! [SM=x520500] Ricordo ancora il suo gesto verso uno dei nostri, che lo intimava a farsi avanti, incazzattissimo come jena [SM=x520505] Qualcuno scrisse, in seguito, che la nostra fortuna fu non avere incontrato la Francia di Platini e di avere trovato una Germania alla frutta, specie dopo i supplementari con i cugini d'oltralpe; io invece sono convinto che non ce n'era per nessuno: quella sera, al Bernabeu, avremmo schiantato chiunque! Un Allenatore, una Squadra, 50 milioni di tifosi....e il più scatenato era un uomo con gli occhiali che diceva a tutti "non ci prendono più" .

[SM=x520499]


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Fonte Gazzetta dello Sport on line
"BRASILIA (Bra), 21 aprile 2006 - L'ex c.t. del Brasile Tele Santana è morto oggi in un ospedale di Belo Horizonte all'età di 74 anni, dov'era stato ricoverato 28 giorni fa per un'infezione intestinale. Aveva allenato la Seleçao ai Mondiali del 1982, quello vinto dall'Italia (che superò 3-2 i verdeoro in una sfida leggendaria) e quello messicano del 1986 conquistato dall'Argentina. Nel 1992 e 1993 vinse due volte la coppa Libertadores e quella Intercontinentale alla guida del San Paolo.
La sua salute era già gravemente minata. Nel 1996, era stato infatti vittima di un'ischemia cerebrale, forse causata da un errore medico. Nel 2003, gli era stata amputata una parte della gamba sinistra dopo un'operazione di rivascolarizzazione. Proprio i suoi malanni fisici hanno interrotto brutalmente, 12 anni fa, la carriera di quello che da molti è stato considerato il più brillante tecnico brasiliano. "Come giocatore e come allenatore, la particolarità di Tele Santana è stata quella di aver lottato, contro tutto e tutti, per un calcio migliore, più giusto, più corretto e più bello", si legge oggi sul sito ufficiale di Pelé (http://noticias.uol.com.br/pelenet/).
Santana era nato a Itabira, nello stato di Minas Gerais. Mezza punta, non era di sicuro un fuoriclasse, ma un trascinatore sì. Appese le scarpe al chiodo, divenne presto allenatore per la sua intelligenza tattica, vinse come giovanissimo allenatore la prima edizione del campionato brasiliano con l'Atletico di Minas Gerais nel lontano 1951.
Nel 1982, portò in Spagna per il Mondiale una squadra di straordinari funamboli. Il Brasile era considerato un giocattolo straordinario, zeppo di fuoriclasse: da Falco a Zico, da Socrates a Cerezo. Junior: la squadra da battere, quella favorita per la vittoria finale. Invece il 5 luglio del 1982, al Sarrià di Barcellona, il Brasile si suicidò. Nella fase finale a gironi, che comprendeva anche Argentina e Italia, la Selecao fu clamorosamente scopnfitta 3-2 dagli azzurri di Enzo Bearzot, grazie a una tripletta di Paolo Rossi, che rese inutili le imprese di Falcao e Socraces. Quattro anni dopo, in Messico, gli fu fatale la Francia di Michel Platini che passò grazie ai calci di rigore. A "tradirlo" furono i suoi pezzi da novanta Zico e Socrates che fallirono dagli undici metri."

Riporto la spiritosissima vignetta che uscì col Giornale di Vicenza l'indomani della vittoria dell'Italia sul Brasile per 3-2, tripletta di Pablito. Un altro pezzetto di storia che se ne va.
So long, amigo... [SM=x520527]






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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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Mavaffffffff!!
Oltre ai mitici giornali dell'epoca, ho conservato questo calendarietto nel quale, poco convinto, iniziai a scrivere i risultati di tutte le partite. Inutile descrivere l'apoteosi finale, dato che questo opuscolo fu conservato come una reliquia [SM=x520505] Cominciamo dalla copertina:



[SM=x520499]


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Notare l'aggiunta finale del capocannoniere dell'ultima edizione [SM=x520569] [SM=x520516]



[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 21/04/2006 21.56]



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