WWW.VICOLOSTRETTO.NET

Ciao marinaio...ora sei su questa spiaggia: benvenuto! Visita il Vicolo e passeggia insieme a noi.
Abbiamo molte storie da raccontarci. Librati in volo e segui il gabbiano.
E lascia che il vento corra, coronato di spuma.
(...e il vento soffiò, per l'intero giorno, portandosi via tutte le parole...)


Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Alunni del Sole

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2014 16:28
15/08/2014 13:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 14
Registrato il: 14/08/2014
Città: BOLOGNA
Età: 65
Sesso: Femminile
Naufrago
Jenny e la bambola

Ciao forumisti, mi sono iscritta ieri e questo è il mio primo post dopo quello della presentazione.

Il bellissimo album “Jenny e la bambola” degli Alunni del Sole ha i primi quattro brani che raccontano una storia. Il primo è Un manichino in vetrina:



Al bar della stazione
per un po' tutti la guardammo
quella donna che aspettava
messa come un manichino in vetrina,
una valigia rossa
l'accorciava da una parte
dall’altra si aggrappava
ad una bambola di cartone.
Si girava intorno
cercando uno per farsi spiegare,
da come la guardavo
si era accorta che mi piaceva
allora mi lasciò un sorriso
credendo che l'avrei potuta aiutare
pensai di tutto e per parlarle
mi era venuta l'idea di un fiore.
E non mi resi bene conto
neanche dove stavamo andando
solo dopo un po' mi accorsi
che la trovavo bella
e quando per la via del mercato
un venditore le gridò che era bella
pensai sconfitto che io per primo
glielo avrei voluto dire.
Un attimo più in là colto ancora di sorpresa
da un gesto imprecisato che lei aveva condiviso,
mi capitò di averla accanto e spiegandoci con gli occhi,
andammo ancora un poco in là
poi dolcemente scivolammo.
E man mano si sgualciva
quel suo lungo vestito indiano,
man mano come in certi film
lentamente c'inseguivamo.
L'avevo a un passo e più di una volta
lei mi scappava via dalle mani,
poi la raggiunsi e finalmente
più di una volta scivolammo a terra...
..e di continuo le cercavo
carezze dalle labbra
con lenti movimenti
del mio capo contro il suo.


Allora: il protagonista incontra nella stazione una ragazza bella, enigmatica, spaesata, che indossa un lungo vestito indiano. La stranezza è rappresentata dalla bambola di cartone che la ragazza stringe, “aggrappandosi” a lei. Dapprima la ragazza appare sfuggente, poi il protagonista riesce a conquistarla. La seconda canzone dell’album, La bambola di cartone, espande la descrizione della bambola e l’attaccamento che la ragazza le dimostra, e il segreto che sembra nascondere dentro di sé. Il terzo brano, Quelle sere in riva al mare... un'orchestrina suonava da lontano è solo strumentale e non aggiunge niente alla storia.
Ma nel brano numero quattro, Jenny e la bambola, la ragazza finalmente racconta la sua vicenda personale:



Mi raccontava che una volta da bambina
per distrarla la portarono in campagna
che d'inverno in città si era innamorata
troppo presto di un ragazzo assai più grande
.
Sempre sola, chiusa in una stanza voleva restare
anche quando la campagna tornò tutta in fiore
e quando l'albero più verde dell'orto cambiò di colore
le regalarono una bambola per giocare.
" C'era una volta " la sentivano che le sussurrava
e caricandosela al suo fianco l'addormentava.
Le fantasie già di una donna s'immaginava,
e sempre più volte di scappar via si convinceva
di tanto in tanto nello specchio si guardava
e con gli spilli un po' di gonna si scorciava.
Così da qualche tempo andava in giro e la dimenticava
ma al suo ritorno in punta di piedi la riabbracciava.
Si era tanto trasformata ed aspettava
quella bambina
che anticipasse la sua primavera
sull'orlo del letto si attardava
a pensarla nella culla già pronta
prolungando di più l'attesa e non dormiva
I vestitini addosso a lei se li immaginava
intanto che l'inverno a poco a poco se ne andava
Quella storia della cicogna che non venne più
le procurò qualcosa più che un dispiacere
per questo all'improvviso aveva dei cambiamenti
e risaliva su a nascondere un altro pianto.
Ma la campagna era tornata ancora in fiore
qua e là tra i vetri della casa si spostava il sole.


Il brano ha anche una parte 2, brevissima, che contiene la decisione della ragazza di andarsene da casa portando la bambola con sé.

La ritrovò in soffitto
tra un mucchio di altri giochi messi da una parte coi ricordi.
Era cambiata e poi chissà se ancora cantava,
chissà se adesso la riconosceva.
Con amore le dipinse il volto,
con amore le riattaccò un braccio carezzandola
le tolse la polvere di dosso
poi scese giù con lei e una valigia.


I tre brani successivi, Jenny, Un’altra poesia e Canzoni d’amore (tutti bellissimi) sono però a sé stanti, non sembrano più seguire la storia: esprimono l’amore del protagonista per la ragazza, senza più alludere alla storia personale di lei.

La domanda che mi ha ossessionato per tutti questi anni è la seguente: nel quarto brano cosa ci racconta Jenny? Qual è il suo dramma, considerato le parti che ho evidenziato?

...i genitori l’hanno costretta ad abortire?...

Notare che in questo video Paolo Morelli sembra voler fornire una spiegazione della storia narrata nell’album, ma il presentatore gli toglie brutalmente la parola:



Grazie per eventuali opinioni
Gipsy
[Modificato da Gipsyqueen 15/08/2014 15:53]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:14. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com