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William Wallace - Braveheart

Ultimo Aggiornamento: 12/06/2005 14:24
20/11/2004 03:11
 
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Vampirus terribilis
Tutti noi ricordiamo l'eroe scozzese portato sugli schermi da un ispirato Mel Gibson, l'eroe che per la perdita della dolce compagna decide di sacrificare la propria vita per la causa scozzese.
Ricordiamo la scena della morte di lei, la discesa in campo del protagonista e la tragica fine.
Il personaggio realmente esistito è vicino a questa immagine di Eroe senza macchia e senza paura?
Andiamo per ordine.
Questo è il ritratto storico:

William Wallace (Elderslie 1270 - Londra 1305) - Eroe nazionale scozzese. Nella lotta contro gli inglesi che avevano deciso di occupare la Scozia, il poco più che venticinquenne Wallace, divenne improvvisamente il capo della rivolta nazionale, tentando di organizzare lo stato e di consolidare la spinta indipendentistica. Dopo un'impari lotta con le truppe di Re Edoardo I, catturato con il tradimento, finì tragicamente impiccato a Westminster. Ma la sua figura assurse nei secoli seguenti a simbolo della libertà scozzese e divenne protagonista di saghe e ballate popolari.

L'aspetto romantico del guerriero impegnato per amore di una donna non compare nelle cronache, però è certo che questo personaggio ha lanciato la ribellione scozzese combattendo in prima persona battaglie impari, vinte grazie ad intelligenza e strategia bellica fuori dal comune.
L'esempio più evidente è quello relativo alla battaglia di Stirling Bridge.
Nonostante fossero in ampia inferiorità numerica, le forze scozzesi guidate da Andrew de Moray (un importante nobile, in quanto primogenito) e con Wallace come loro capitano, misero in rotta l'esercito inglese. L'esercito di profesionisti del Conte del Surrey, forte di 300 cavalieri e 10.000 fanti andò incontro al disastro quando attraversò il fiume da nord. Il ponte era troppo stretto perchè molti soldati potessero attraversarlo assieme (probabilmente non più di tre uomini affiancati), così mentre gli inglesi attraversavano, gli scozzesi li attesero e li uccisero man mano che passavano.

I sodati inglesi iniziarono a ritirarsi mentre i loro compagni dalle retrovie spingevano in avanti, e sotto un peso eccessivo, il ponte crollò, facendone affogare molti. All'insaputa dell'esercito inglese caduto nel panico, parte delle forze scozzesi aveva guadato il fiume più a monte. Con l'esercito inglese diviso sulle due rive del fiume, le due forze scozzesi pressarono le due metà dell'esercito inglese verso il fiume. Fu una vittoria schiacciante e un enorme iniezione di fiducia per l'esercito scozzese. Hugh Cressingham, il tesoriere di Edoardo in Scozia, venne ucciso nel corso della battaglia.

Successivamente alla vittoria, Wallace venne nominato cavaliere e Guardiano di Scozia nel marzo 1298. Sfortunatamente, de Moray venne ferito gravemente nella battaglia e morì tre mesi dopo. La loro alleanza si era rivelata di successo, ma ora Wallace era da solo e con battaglie ancor più grandi da affrontare.
Dopo questa grande battaglia Wallace divenne una sorta di personaggio leggendario, suscitando come solitamente succede invidie e gelosie.
La caduta dell'eroe scozzese avvenne nel corso della battaglia di Falkirk:
Il 15 giugno 1298, gli inglesi avevano invaso la Scozia a Roxburgh. Saccheggiarono il Lothian e riconquistarono alcuni castelli, ma non riuscirono a far scendere in campo Wallace. Gli scozzesi avevano adottato una politica di terra bruciata, e gli errori commessi da chi doveva provvedere ai rifornimenti lasciarono gli inglesi con scarso cibo e morale, ma la ricerca di Wallace da parte di Edoardo si sarebbe conclusa a Falkirk.

Wallace aveva posizionato i suoi lancieri in quattro 'schiltrons' – formazioni circolari a riccio, circondate da un muro difensivo di pali di legno. Gli inglesi ottennero un vantaggio, comunque, attaccando per primi con la cavalleria, e seminando la distruzione tra gli arcieri scozzesi. I cavalieri scozzesi fuggirono e gli uomini di Edoardo iniziarono ad attaccare gli schiltrons. Non è chiaro se il fattore decisivo fu il lancio di dardi, freccie e pietre da parte della fanteria, o un attacco della cavalleria da dietro.

Ad ogni modo, comparirono presto dei varchi negli schiltrons, e gli inglesi sfruttarono questi per mettere a tacere la restante resistenza. Gli scozzesi persero molti uomini, ma Wallace riuscì a sfuggire, anche se il suo orgoglio e la reputazione militare ne vennero gravemente danneggiati.
Sir William riuscì a sfuggire alla cattura da parte degli inglesi fino al maggio 1305, quando Sir John de Menteith, un cavaliere scozzese leale ad Edoardo, lo catturò vicino a Glasgow. Dopo un processo sommario, le autorità inglesi lo giustiziarono atrocemente, il 23 agosto 1305, a Smithfield (Londra), nella maniera tradizionale riservata ai traditori.

Egli venne impiccato e quindi squartato. La sua testa venne infilzata su un palo appuntito e posta sul London Bridge. Il governo inglese espose le sue membra in maniera raccapricciante a Newcastle, Berwick, Edimburgo, e Perth.
La morte dell'eroe non fu vana, l'indipendenza scozzese così strenuamente difesa da Wallace fu conquistata da li a poco grazie a Robert Bruce.
" Avete combattuto per Wallace, ora fatelo per me", urla Bruce ai suoi combattenti e questi, affamati, poco armati ed in inferiorità numerica si scagliano contro l'invasore ottenendo una straordinaria vittoria.
La Scozia nel segno di wallace è ora libera.




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30/05/2005 15:39
 
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Hau dippe profonne ior ammore
Questo topic mi era sfuggito [SM=x520500], certamente Sir William Wallace è stato un grande personaggio, l'artefice a suo tempo dell'indipendenza scozzese. Il film mi è piaciuto tantissimo, non conoscevo affatto la sua storia, però che morte orrenda poveraccio.
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Vampirus terribilis
Re:

Scritto da: Guapix 30/05/2005 15.39
Questo topic mi era sfuggito [SM=x520500], certamente Sir William Wallace è stato un grande personaggio, l'artefice a suo tempo dell'indipendenza scozzese. Il film mi è piaciuto tantissimo, non conoscevo affatto la sua storia, però che morte orrenda poveraccio.



Si, sir William probabilmente non era il cavaliere senza macchia e paura che è emerso dal film di Gibson, però è sicuramente un uomo morto per l'ideale in cui credeva.
Gli inglesi ( e non solo ) ne hanno fatte di cotte e di crude in tutto il mondo, ne hanno date molte ma a volte le hanno anche prese e forti.
Gli scozzesi, affamati e disarmati hanno fatto vedere ai disciplinatissimi soldati inglesi cosa può fare la fame e l'ideale.
Disarmati e non addestrati hanno sbaragliato un esercito definito imbattibile, che se ne è tornato a casa con la coda tra le gambe.
Wallace è stato torturato e fatto a pezzi è vero, ma è stato risvegliato il sogno scozzese.
I crudeli plantageneti hanno capito la differenza che esiste tra un uomo ed un soldato ed il superbo esercito inglese è adnato incontro ad una giusta e sacrosanta disfatta.



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