Un giovane ispettore delle imposte è mandato un giorno alla Grande Sinagoga di Roma per effettuare un controllo fiscale. Impietosamente pone numerose domande al Rabbino Capo: "Cosa ne fate dei resti delle candele e della cera?" "Le rimandiamo al nostro fornitore che, una volta l'anno, ci offre un pacco di candele."
"E dei resti del pane, di tutti questi avanzi, che ne fate?"
"In linea di massima la stessa cosa: le spediamo al nostro panettiere e, una volta l'anno, lui ci fa un piccolo regalo." Contrariato da queste pronte risposte, l'ispettore aggiunge:
"E dei resti delle circoncisioni? Di tutti questi piccoli pezzi, cosa ne fate?"
Tranquillo, il Rabbino Capo risponde:
"Come per tutte le altre cose, le raccogliamo e le inviamo al Centro Nazionale delle Imposte e, una volta l'anno, loro ci inviano una testa di ca**o."
Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?