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San Francesco di Assisi

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2011 15:37
15/02/2005 02:35
 
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Vampirus terribilis
e per trovare a conversione acerba
troppo la gente e per non stare indarno,
redissi al frutto de l'italica erba,

nel crudo sasso intra Tevero e Arno
da Cristo prese l'ultimo sigillo,
che le sue membra due anni portarno.

Quando a colui ch'a tanto ben sortillo
piacque di trarlo suso a la mercede
ch'el meritò nel suo farsi pusillo,

a' frati suoi, sì com' a giuste rede,
raccomandò la donna sua più cara,
e comandò che l'amassero a fede;

e del suo grembo l'anima preclara
mover si volle, tornando al suo regno,
e al suo corpo non volle altra bara.



Ritengo che Dante Alighieri sia stato colui che ha meglio descritto la figura del Santo poverello.
L'estratto che ho inserito ad inizio post è a mio parere straordinario.
Sono sicuramente indegno per poter parlare di questo uomo incredibilmente positivo e umile, sempre attuale ed al fianco di coloro che soffrono.
Provo a descrivere ciò che egli ha rappresentato e rappresenta per la mia vita, proverò a parlare di un incontro, di un colloquio interiore, di una calda e tangibile speranza.
Non voglio racchiudere la figura di questo uomo straordinario nel solo ambito religioso perchè sarebbe limitante, il suo insegnamento esce da qualsiasi contesto, essendo assolutamente universale.

Adoro l' umbria, la trovo una terra dai mille colori, dai mille sapori e dai mille contrasti.
Basta spostarsi di pochi km da Assisi a Perugia per poter respirare un'aria differente, più pagana e più legata ai fondatori, gli Etruschi.
Perugia ed Assisi sono molto vicine in linea d'aria, e la sera, dal belvedere perugino si possono ammirare in lontananza le luci di questo paesino reso immortale dal Santo.
Perugia è un'ottima base per qualsiasi spostamento, comodamente servita da mezzi pubblici e posta in un comodo accesso di strade.
E' una città splendida, che poggia parecchio del suo fascino nella bontà e nell'ospitalità della gente.
Si possono ammirare straordinari monumenti, di varie epoche storiche, dal pozzo etrusco al palazzo dei priori, alla chiesa di Sant'angelo, capolavori di incredibile bellezza.
Mi ritrovavo la notte, felice e stanco dopo km di camminate, seduto comodamente sul terrazzo aperto alla campagna umbra, attento ad ogni singolo rumore, ad ogni inebriante profumo e mi accorgevo che lo sguardo cadeva sempre la, indirizzato a quella cittadina che da lontano, illuminata ha quasi la forma di una nave, poggiata sopra un dolce e fiabesco mare .
Sapevo che il giorno successivo sarei approdato a quel lido non troppo lontano.


Il profumo di Assisi è unico ed indescrivibile.
E' l'unione tra storia, fede, misticismo, arte, cultura, un qualcosa di unico in tutto il mondo.
Credo fermamente che anche il più convinto degli atei non possa non sentire in questa terra una sensazione di pace e benessere, una sensazione che molti portano dentro di se fino alla fine dei giorni.
San Francesco è ovunque, forse meno nelle chiese a lui consacrate e più nei teneri fiori che abbelliscono una campagna che poco ha da invidiare ai giardini dell'Eden.
Come sempre decido di incontrare il Santo all'aria aperta, laddove ha passato il periodo più consistente ed importante della sua esistenza.
Gli occhi spaziano su quella pace e si posano su prati lontani, seguono il volo degli uccelli, il movimento del vento che porta il paesaggio in un contesto onirico.
Mi accorgo che devo ripulire il mio cuore dalle scorie della città, dalla frenesia della quotidianità. decido di camminare e di salire in alto, fino ad un punto a me caro , ove posso vedere la città sacra dall'alto.
Mi basta chiudere gli occhi per sentirmi parte di tutto ciò che ho attorno, una piccola parte di una grande energia.
Quante volte sarai passato dal punto in cui sono seduto ora Francesco e quante volte ti sarai fermato ad ammirare questa grandiosità e ringraziare colui che consideri tutto.... “Dio mio, mio tutto” dicesti.
Ti vedo lontano a privarti di ogni tuo bene, a rinunciare a tutto per poter essere il più povero tra i poveri.
Ti vedo a ricostruire una piccola chiesa in rovina, aiutato dai tuoi fedeli amici, ti vedo accogliere tra le braccia Chiara, la più cara tra le donne, colei che raccomandasti in punto di morte.
Vedo i tuoi lunghi cammini, i tuoi stenti, le privazioni, sento il freddo delle notti d'inverno, senza fuoco ma con milioni di stelle ad illuminarti, ed avverto una piccola parte del calore che ha avvolto la tua determinazione, la tua fede.
Accanto a me volano le colombe che hanno scelto come dimora l'eremo delle carceri, perchè a distanza di secoli vi è ancora forte la tua presenza.
Cantano di te, Francesco e parlano attraverso la lingua che tu, solo tu potevi comprendere, la lingua del cuore.
Scende la luce e mi ritrovo avvolto da un silenzio irreale, dall'oscurità di una notte di fine estate.
Quanta luce in questo buio e quanta dolce musica in questo silenzio.
Non esistono più i sensi o le sensazioni terrene ora ma un delicato oblio che racchiude un grande, grandissimo sogno.
Le tue spoglie mortali sono racchiuse sotto, in un grande santuario, sono avvolte dalla nuda pietra, ma la tua anima è racchiusa in ogni cosa, in ogni singolo elemento, in ogni singola sensazione.
Mi ritrovo a parlare con te, a chiederti mille cose, a cercare di poter capire come sia possibile per un essere umano un amore grande e puro come quello che è nato in te ed attraverso di te ha inondato le terre che ora osservo.
Vorrei chiederti di insegnarmi a parlare con la natura, a riconoscere il bene negli esseri umani, a riconoscere il fatto che dentro ognuno di noi può nascere amore.
Mi esce solo un grazie, per il fatto che tanto, tanto tempo fa in un caldo giorno estivo ti spogliasti delle tue vesti e di tutto ciò che avevi per poter assaporare un qualcosa di più grande e bello, un qualcosa che ora posso sentire attorno a me....
Rimango così, avvolto in sensazioni difficilmente descrivibili, fino a quando una tenue luce sorge lontana e lentamente inonda la pianura davanti a me.
Mi rialzo e respiro profondamente, sicuro che questo momento resterà con me fino alla fine della mia esistenza.
Una notte dolce ed eterna laddove tutto è dolce ed eterno.




Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
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15/02/2005 03:03
 
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Bellissima cosa aprire un topic su S. Francesco, bravo Stefano.
L'ho sempre amato ( come si puo' non amarlo)anche nei momenti di dubbio in cui la fede mi e' mancata la sua fgura e' rimasta per me intatta.
ora purtroppo sono impegnatissimo ( i miei studentoi mi stanno aspettando in aula e sono gia' in ritardo) ne riparliamo appena ho tempo.
Un abbraccio fraterno
15/02/2005 17:43
 
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Mavaffffffff!!
Ti ringrazio di questo tuo racconto, davvero toccante e sentito. L'ho gustato fino in fondo e credo che pochi sarebbero capaci di descrivere le più intime sensazioni come hai fatto tu. Hai una grande sensibilità. Pur non essendo mai stato ad Assisi, per un attimo mi sono ritrovato seduto su quella collina, in silenzio.

[SM=x520499]


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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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15/02/2005 18:05
 
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il Vicolo è pieno di gente speciale, ma tu, Principe, mi colpisci ogni volta con i tuoi messaggi mai banali [SM=x520556]
15/02/2005 19:36
 
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Francesco è l'unico santo che mi ispira un filo di simpatia, vuoi per la storia degli animali[SM=x520488] , vuoi perchè in fondo in fondo era un comunista...[SM=x520495]
[SM=x520556]
15/02/2005 21:57
 
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Sono sempre senza parole.
Magiche immagini e magiche atmosfere[SM=x520527]



E' da tanto che desidero andare ad Assisi...
e non ce n'é mai stata occasione fino ad ora.

Grazie per questo respiro mistico e rasserenante.

[SM=g27838]




15/02/2005 23:52
 
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Cavaliere di Pork
Bellissimo racconto Stefano!

[SM=x520497]

Per quanto mi riguarda, avendo passato per molti anni le vacanze ad Ancona, ho avuto la possibilita' di andare spesso a visitare Assisi; da piccolo con i miei genitori, magari per una gita domenicale, ed in seguito sia da solo che con Norma, mia moglie. Anzi, e' proprio con lei che ci sono stato le ultime due volte (entrambe nel 2001), ed anche la nostra esperienza è stata particolarmente intensa, tanto che ancora oggi la ricordiamo spesso con piacere.

Venivamo da Roma, dove stavamo trascorrendo una vacanza di 10 giorni (era la settimana compresa tra la Domenica delle Palme e la Pasqua), quando, dopo un paio d'ore di viaggio in treno, siamo arrivati alla cittadina di San Francesco, dove avevamo deciso di passare la giornata. Dopo aver visitato le 3 chiese principali durante la mattinata, ed aver pranzato in una trattoria nascosta tra i vicoli del centro storico, ci siamo allontanati dall'abitato per raggiungere il convento di San Damiano. Appena lasciateci alle spalle le ultime case, ci siamo trovati immersi nel verde e nel silenzio assoluto, quello stesso silenzio già spelndidamente descritto da Stafano. Per me, un silenzio ed una quiete davvero irreali; da ascoltare e da vedere.

Poi, una volta entrati nel convento, tutto e' parso trasformarsi come per magia. Sembrava di essere tornati indietro nel tempo, in un periodo indefinibile tra il presente, il passato ed il futuro. Non saprei come esprimere meglio le sensazioni che abbiamo provato...

I minuti che abbiamo passato meditando nella pace di quel luogo misterioso sono sembrati brevi e lunghissimi allo stesso tempo, e tornare all'aperto (dopo mezz'ora? un'ora? difficile dirlo...) è stato triste come quando si lascia la propria casa alla volta di un lungo viaggio. Noi questa particolare sensazione la proviamo ancora oggi ogni volta che partiamo da Buenos Aires per tornare in Italia. Salutiamo i familiari di Norma caricati dalle intense emozioni vissute in quei pochi giorni, ma tristi nel cuore per sapere di non poter più godere delle persone e dei luoghi a noi cari fino al viaggio successivo.

Ed oggi viviamo la nostra routine quotidiana forti nella speranza (e nella certezza) di poter un giorno tornare a passeggiare in quei vicoli di così intensa tranquillità e pace così come aspettiamo e desideriamo di tornare a riabbracciare i nostri parenti lontani;
In questo senso sono sicuro che quando avremo l'occasione di visitare nuovamente il convento di San Damiano, sarà come essere di nuovo a casa.

[SM=x520528]

(L'immagine di San Francesco che allego l'abbiamo scattata a gennaio 2005 nel duomo di Colonia del Sacramento, in Uruguay, un Paese dove, come in tutta l'America Latina, la figura del Santo è molto amata dalla popolazione)



16/02/2005 00:51
 
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Re:

Scritto da: Tidus forever 15/02/2005 17.43
Ti ringrazio di questo tuo racconto, davvero toccante e sentito. L'ho gustato fino in fondo e credo che pochi sarebbero capaci di descrivere le più intime sensazioni come hai fatto tu. Hai una grande sensibilità. Pur non essendo mai stato ad Assisi, per un attimo mi sono ritrovato seduto su quella collina, in silenzio.

[SM=x520499]



Devo ringraziarti io Andrea,
ho letto l'articolo con la musica in sottofondo e le immagini a lato.
Hai fatto un grande lavoro e mi hai fatto un grande regalo.
Grazie ............

[Modificato da principenero717 16/02/2005 0.52]



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Re:

Scritto da: walloz 15/02/2005 23.52
Bellissimo racconto Stefano!

[SM=x520497]

Per quanto mi riguarda, avendo passato per molti anni le vacanze ad Ancona, ho avuto la possibilita' di andare spesso a visitare Assisi; da piccolo con i miei genitori, magari per una gita domenicale, ed in seguito sia da solo che con Norma, mia moglie. Anzi, e' proprio con lei che ci sono stato le ultime due volte (entrambe nel 2001), ed anche la nostra esperienza è stata particolarmente intensa, tanto che ancora oggi la ricordiamo spesso con piacere.

Venivamo da Roma, dove stavamo trascorrendo una vacanza di 10 giorni (era la settimana compresa tra la Domenica delle Palme e la Pasqua), quando, dopo un paio d'ore di viaggio in treno, siamo arrivati alla cittadina di San Francesco, dove avevamo deciso di passare la giornata. Dopo aver visitato le 3 chiese principali durante la mattinata, ed aver pranzato in una trattoria nascosta tra i vicoli del centro storico, ci siamo allontanati dall'abitato per raggiungere il convento di San Damiano. Appena lasciateci alle spalle le ultime case, ci siamo trovati immersi nel verde e nel silenzio assoluto, quello stesso silenzio già spelndidamente descritto da Stafano. Per me, un silenzio ed una quiete davvero irreali; da ascoltare e da vedere.

Poi, una volta entrati nel convento, tutto e' parso trasformarsi come per magia. Sembrava di essere tornati indietro nel tempo, in un periodo indefinibile tra il presente, il passato ed il futuro. Non saprei come esprimere meglio le sensazioni che abbiamo provato...

I minuti che abbiamo passato meditando nella pace di quel luogo misterioso sono sembrati brevi e lunghissimi allo stesso tempo, e tornare all'aperto (dopo mezz'ora? un'ora? difficile dirlo...) è stato triste come quando si lascia la propria casa alla volta di un lungo viaggio. Noi questa particolare sensazione la proviamo ancora oggi ogni volta che partiamo da Buenos Aires per tornare in Italia. Salutiamo i familiari di Norma caricati dalle intense emozioni vissute in quei pochi giorni, ma tristi nel cuore per sapere di non poter più godere delle persone e dei luoghi a noi cari fino al viaggio successivo.

Ed oggi viviamo la nostra routine quotidiana forti nella speranza (e nella certezza) di poter un giorno tornare a passeggiare in quei vicoli di così intensa tranquillità e pace così come aspettiamo e desideriamo di tornare a riabbracciare i nostri parenti lontani;
In questo senso sono sicuro che quando avremo l'occasione di visitare nuovamente il convento di San Damiano, sarà come essere di nuovo a casa.

[SM=x520528]

(L'immagine di San Francesco che allego l'abbiamo scattata a gennaio 2005 nel duomo di Colonia del Sacramento, in Uruguay, un Paese dove, come in tutta l'America Latina, la figura del Santo è molto amata dalla popolazione)





Grazie di cuore Walloz, hai espresso esattamente lo stato d'animo che si prova nel lasciare quei posti così speciali.
Magari un giorno tutti noi saremo seduti su quella collina, in pace, a parlare di noi e di ciò che amiamo.


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Vampirus terribilis
Il teschio che San Francesco porta con se è la raffigurazione di "sorella Morte"

Lodato tu sia, mio Signore, per sorella morte corporale.
estratto dal "cantico delle creature"

[Modificato da principenero717 16/02/2005 1.04]



Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
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Il Cantico di Frate Sole
o Cantico delle Creature


Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual'è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate e benedicete mi' Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate

[SM=x520527]
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Re:

Scritto da: fairy67 15/02/2005 21.57

Principe
Sono sempre senza parole.
Magiche immagini e magiche atmosfere[SM=x520527]



E' da tanto che desidero andare ad Assisi...
e non ce n'é mai stata occasione fino ad ora.

Grazie per questo respiro mistico e rasserenante.

[SM=g27838]






Vai, appena puoi............[SM=x520527]


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Ci andrò e mi godrò la solitudine dell'anima, quella meravigliosa che rigenera il cuore
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Re:

Scritto da: fairy67 16/02/2005 1.12

Il Cantico di Frate Sole
o Cantico delle Creature


Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual'è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate e benedicete mi' Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate

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Un paio di immagini a me care relative ad Assisi, la prima è una colomba che sono riuscito ad accarezzare, la seconda è la vista di Assisi dal luogo di cui ho parlato nel racconto



[Modificato da Vicolo Stretto 16/02/2005 11.50]



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L'ho accarezzata anch'io, ora. Sei dolcissimo, Principe e generoso.
[SM=x520527]
26/02/2005 01:34
 
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Un link per chi ama la figura del Santo, è molto bello

www.san-francesco.org/



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Grazie per il link, Principe, anche da parte di mia moglie (che in più ti saluta!!) [SM=x520497]

[SM=x520499]
27/02/2005 00:26
 
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Re:

Scritto da: walloz 26/02/2005 8.17
Grazie per il link, Principe, anche da parte di mia moglie (che in più ti saluta!!) [SM=x520497]

[SM=x520499]



Ricambio di cuore, un abbraccio a tutti e due[SM=x520508]


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03/08/2006 17:50
 
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Il cammino di Francesco
Dal 18 al 28 di Settembre mi incamminerò per questi luoghi QUI

Chi volesse unirsi sarebbe il benvenuto.
Farò i primi giorni a piedi ed il resto mi muoverò a cavallo.
Se però si forma una compagnia sarei lieto di sostituire il cavallo con la bicicletta, a meno che siate provetti fantini ovviamente.

[SM=x520488]





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04/08/2006 00:44
 
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Re: Il cammino di Francesco

Scritto da: principenero717 03/08/2006 17.50
Dal 18 al 28 di Settembre mi incamminerò per questi luoghi QUI

Chi volesse unirsi sarebbe il benvenuto.
Farò i primi giorni a piedi ed il resto mi muoverò a cavallo.
Se però si forma una compagnia sarei lieto di sostituire il cavallo con la bicicletta, a meno che siate provetti fantini ovviamente.

[SM=x520488]







MOlto bello, caro Stefano.
Io alcuni di questi luoghi li ho già visitati mentre sarò ad Assisi dal 3 al 5 Settembre per la preghera per la pace organizzata dalla Comunità di S. Egidio.
Sono effettivamente luoghi di riconciliazione tra l'uomo e la natura e ti aiutano,molto, anche a concentrarsi spiritualmente sulla parola di Dio e sull'amore di Francesco, per la natura ed i poveri.


"Solo una vita vissuta per gli altri è una vita degna di essere vissuta" (Albert Einstein)
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