La Q del q-disc più che "quattro" stava a significare "quality". In realtà i discografici della RCA pensavano che il prodotto offerto in questi termini dovesse essere necessariamente un prodotto di buona qualità, considerando che fare un LP intero comportava incidere una decina di brani. Insomma: la filosofia è che meno pezzi ci sono maggiore è la qualità dell'insieme.
All'elenco del sempre preciso Red qualcosina manca. Ricordo per esempio "La donna cannone" di Francesco De Gregori, "Calore" di Renato Zero, un mini LP di Mauro Nova, altro disco di un certo Ugo Rapezzi e un q-disc dei Madness (di questi ultimi tre al momento i nomi mi sfuggono).
[Modificato da domiix 20/03/2005 19.49]