Habemus Papam

Nunzio Vobis Gaudium Magnum.
Habemus Papam.
Excellentissumus atque reverendissumus dominum..........
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis.............
Qui sibi nomen imposuit ................


I puntini li riempiremo tra poco.

Al posto dei puntini potete scrivere, rispettivamente:

1) Josephus
2) Ratzinger
3) Benedictus XVI

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Scritto da: elluas59 19/04/2005 18.47
Al posto dei puntini potete scrivere, rispettivamente:

1) Josephus
2) Ratzinger
3) Benedictus XVI

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E infatti...
E mò?

Mò lo ascoltiamo e sentiamo cosa dirà.
Sta per iniziare il suo discorso.

Non mi sembra si sia sbilanciato molto ma presto farà il suo discorso programmatico.
Non poteva comunque non citare subito Giovanni Paolo II.
Un'eredità pesante.

Si chiama Benedetto XVI e io lo sapevo che eleggevano Ratzinger

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Scritto da: Guapix 19/04/2005 19.00
Si chiama Benedetto XVI e io lo sapevo che eleggevano Ratzinger

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Bè stavolta si è trattato di un'elezione scontata.

Sono perplesso.
Per ora è un passo indietro da parte della chiesa.
Un conservatore ortodosso con molte chiusure.
Ma questo era il cardinale: vediamo cosa farà il Papa.

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Scritto da: coccolino + 19/04/2005 19.27
Sono perplesso.
Per ora è un passo indietro da parte della chiesa.
Un conservatore ortodosso con molte chiusure.
Ma questo era il cardinale: vediamo cosa farà il Papa.

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Cocco, ma leggi nel pensiero? Lo stavo per scrivere io.
Come Papa ha compiti ben diversi da quelli del Cardinale.
Capo della Chiesa Cattolica Universale.
E' troppo presto per giudicare. Vedremo.

Alla fumata bianca mi sono permesso una previsione pessimistica (ho i testimoni ), e... purtroppo ho avuto ragione.

Dico "purtroppo" perché avevo letto l'omelia pronunciata da Joseph Ratzinger alla messa solenne, prima che il conclave avesse inizio. Leggendo, mi è sembrato di tornare indietro di cinquant'anni. Quello era un discorso che stava bene pronunciato da Pio XII, non da un papa dei giorni nostri. Cito solo un passaggio, quello che mi è sembrato più significativo:

Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all'altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all'individualismo radicale; dall'ateismo ad un vago misticismo religioso; dall'agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull'inganno degli uomini, sull'astuzia che tende a trarre nell'errore.

Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare "qua e là da qualsiasi vento di dottrina", appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.

Della serie: ragazzi, adesso basta, la ricreazione è finita. Si torna alla dottrina ufficiale e all'obbedienza. Nessuno si sogni di ragionare, di interpretare la fede; nessuno cerchi di coniugare l'essere cattolici e il vivere in questo tempo complicato. La fede chiara è quella secondo il Credo della Chiesa, senza altre possibilità.

Io trovo queste parole molto, molto negative. Mi sanno tanto di ripiegamento, di chiusura verso qualsiasi vento di novità. Segnano una chiara inversione di rotta rispetto alla strada tracciata da Karol Wojtila. Con la forza di quella strada, Giovanni Paolo II si è posto come interlocutore autorevole nei confronti di tutti i leader politici del mondo e dei capi di altre religioni. Mi sembra assai improbabile che a Benedetto XVI venga riconosciuta la stessa autorevolezza.

Sarò lieto essere smentito dai fatti.

Mi ha stupito, tra le altre cose, l'estrema serietà (quasi incazzata), con la quale il cardinal (camerlengo ?) ha annunciato l'elezione del nuovo Papa.
Della serie: "adesso sono tutti fatti vostri".
Si è sciolto solo alla fine, quando ha salutato la folla agitando la manina.

Caro Franz,avevo scritto nel mio forum,20 minuti prima "speriamo non scelgano Ratzinger o Ruini."
Purtroppo l'ho beccata,ma non era difficile,in fondo.
Si torna al passato,un passato buio e di chiusura verso le innovazioni dottrinali.
La chiesa torna ad essere dogmatica,e 50 anni di continuo progresso vengono buttati allegramente nel cesso.
Certo che c'è da farsi venire un fegato così:Berlusconi da una parte,Ratzinger dall'altra.......

Quando ho detto " rimpiangeremo Giovanni Paolo II " intendevo proprio il fatto che l'eredità lasciata era estremamente ardua per chiunque.
Non voglio esprimermi sul nuovo Papa, spero che dall'alto il suo predecessore lo possa illuminare.

io invece sono contenta e credo che sia riduttivo etichettare Ratzinger come reazionario o antiquato. Nell'omelia Ratzinger faceva riferimento all'annacquamento della religione cattolica con pizzichi di altre cose prese un po' di qua e di là - della serie io credo ma credo in quello che voglio e che mi fa comodo - che alla fine snaturano la religione cattolica. mi pare normale che chi dice di credere in qualcosa non la cambi mettendoci cose diverse...

Ci sono cinque cose che mi rendono ottimista (tanto per cambiare ):

1) Joseph Ratzinger è "straniero" come lo era Karol Wojtyla e questo mi sta più che bene: un tocco di internazionalità
2) Wojtyla aveva grandissima stima di Ratzinger
3) Per un credente, il Papa è ispirato da Dio e quindi il suo operato di pontefice è tutto un programma
4) Wojtyla, in Polonia, non era certo un innovatore, anzi! Eppure tutti lo compiangono e ne riconoscono la grandezza.
5) Per chi non crede, è una scelta "politica". Per i credenti, è l'uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto. Cambierà il modo di proporsi, verrà fuori una diversa personalità (ma ogni uomo è diverso), sarà forse meno simpatico o "aperto" o spontaneo, ma queste cose sono secondarie.

Sono personalmente contento? Boh! Chi vivrà, vedrà.

Leggendo qui è là, ho notato che il nuovo pontefice è da tutti considerato di transizione. Beh...ricordo che anche un certo Giovanni XXIII era considerato tale, e proprio da chi l'ha eletto, salvo poi stravolgere tutto col Concilio Vaticano II. Non voglio dire che Benedetto XVI sarà un innovatore o chissà che cosa, ma le persone le giudico sempre dall'operato e lui ha appena iniziato. Vedremo.

[Modificato da Tidus forever 19/04/2005 21.11]

La chiesa sente la concorrenza spietata di tutte le altre dottrine/filosofie citate proprio da da Ratzinger e ha due sole possibilità per uscirne: rinunciare a qualche dogma oppure serrare le fila. Benedetto XVI sembra appartenere alla seconda. Mah, staremo a vedere.
Mi prendo la libertà di autocitarmi : il protagonista del raccontino sulla Lanterna di Genova si chiama Benedetto, guardiano silenzioso e notturno del faro che illumina la via...

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Scritto da: Petgirl 19/04/2005 21.10
Mi prendo la libertà di autocitarmi : il protagonista del raccontino sulla Lanterna di Genova si chiama Benedetto, guardiano silenzioso e notturno del faro che illumina la via...

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Telepatia?

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Scritto da: Tidus forever 19/04/2005 21.13


Telepatia?

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E chi lo sa? Non è la prima volta che mi capitano 'ste cose
Una cosa è certa: se fossi vissuta nel medioevo a quest'ora ero un mucchietto di cenere insieme a tutti i miei adorati gatti

Tornando a Ratiznger, ha già 78 anni, ma quanto può tirare ancora? C'avesse ragione Malachia...

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Scritto da: Petgirl 19/04/2005 21.10
...rinunciare a qualche dogma oppure serrare le fila. Benedetto XVI sembra appartenere alla seconda.

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Rinunciare ai dogmi: il "problema" (se lo vogliamo chiamare così) è che l' "inquilino del piano di sopra" non è d'accordo. Non si tratta di politica, dove ci si siede ad un tavolo e si trova un accordo, che possa andare bene per tutti: o così o pomì. Del resto problemi non ce ne sono: siamo sempre comunque liberi di agire e pensare come vogliamo, secondo coscienza; se sei cattolico, ci credi e cerchi di attenerti alle "direttive", altrimenti non sei cattolico e vivi lo stesso