Orlando Furioso (1975) (TV)
Regia di
Luca Ronconi
Scritto da:
Ludovico Ariosto (poema)
Luca Ronconi
Cast:
Massimo Foschi .... Orlando Furioso
Peter Chatel
Luigi Diberti
Enzo Garinei
Paola Gassman
Hiram Keller
Mariangela Melato
Sergio Nicolai
Ottavia Piccolo
Giacomo Piperno
Michele Placido
Vittorio Sanipoli
Marilù Tolo
Carlo Valli
Prodotto da
Bruno Paolinelli
Original Music by
Giancarlo Chiaramello
Fotografia di
Vittorio Storaro
Arturo Zavattini
Montaggio di
Pino Giomini
Scenografie di
Pier Luigi Pizzi
Costumi di
Pier Luigi Pizzi
Mi ricordo che in alcune scene utilizzavano dei binari (che si intravedevano) sui quali scorrevano le ruote del carro raffigurante o un drago o un grifone in posa statica. La recitazione era notevole e l'opera in sè innovativa.
Cita il Morandini:
"Sceneggiato TV di 293 minuti in 5 puntate fu presentato al Teatro Comunale di Ferrara in occasione delle celebrazioni del 5 centenario della nascita di Ludovico Ariosto (1474-1533), proiettato senza successo nelle sale cinematografiche in un'edizione di 113 minuti (2 e 5 episodio) nel dicembre 1974, mandato in onda ogni domenica alle 20.45 dal 16 febbraio 1975 in bianconero, e mai più trasmesso. Tratto dal poema (1516-32) di L. Ariosto e derivato dal celebre spettacolo-happening che fu messo in scena da Ronconi nel 1969 al Festival dei Due Mondi di Spoleto, è sceneggiato dal regista con Edoardo Sanguineti e si avvale dell'apporto di Pierluigi Pizzi (scene e costumi), Vittorio Storaro e Arturo Zavattini (fotografia), Giancarlo Chiaramello (musiche). Ebbe in TV un ascolto medio di 9 milioni di spettatori sul Programma Nazionale e un basso indice di gradimento (36 su 100). Fu generalmente accolto bene dai critici televisivi e con forti dissensi dagli intellettuali di turno che scesero in campo dopo averne vista una puntata, al massimo due. Da uno spettacolo che era una tumultuosa festa popolare, oltre che un'esibizione di teatranti scatenati, Ronconi ha cavato un audiovisivo che per alcuni versi è di segno opposto alla versione teatrale, pur conservandone la coniugazione di ironia e straniamento, la rottura delle tradizionali logiche espositive e narrative, l'audacia delle sperimentazioni registiche. Il fantastico vagabondaggio dei personaggi ariosteschi è chiuso in saloni, scale, soffitte e cortili del Palazzo Farnese di Caprarola (VT) o, in misura minore, delle Terme di Caracalla, trasformati in un arsenale di macchine, sorprese scenotecniche, carrelli invisibili che trasportano gli attori. Tra le due tendenze primigenie del cinema la realistica (Lumière) e la fantastica (Méliès) Ronconi ha scelto la seconda, in coerenza con l'Ariosto e la propria poetica. Tutto funziona benissimo (quasi sempre) nella visualità e nel silenzio. Quando interviene la parola le cose si complicano e si sentono le cadute di tensione, aggravate da un montaggio che lascia le immagini un po' abbandonate a sé stesse e dalle difficoltà di volgere i versi in prima persona."
Il disco:
[Modificato da Tidus forever 07/06/2006 20.36]
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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