Ferale notizia, pur trattandosi di un fumetto
Da ragazzino leggevo Tex e mi colpì molto come fu pubblicizzato nelle sue pagine "Mister No": irriverente, dongiovanni, ubriacone, simpatico, bugiardo ecc..Ero abituato ad un eroe tutto d'un pezzo! Mi meravigliai che "Casa Bonelli" si concentrasse su un personaggio così particolare! Quando la serie arrivò al numero 13 mi capitò per sbaglio tra le mani quell'albo, "Rio Negro", e lo lessi. La storia raccontava di un certo Dana Winter, un simpatico pianista jazz di colore dal nome femminile; purtroppo per lui i clienti del night-club dove si esibisce si aspettavano una bella cantante e Mister No ha il suo bel da fare per salvare Dana dalla furia degli avventori
E' proprio in questo albo che Mister No incontra Patricia, una bellissima archeologa dalle curve mozzafiato, impegnata nella ricerca di alcune rovine maya nella giungla amazzonica. Sarà stato per la simpatia di Mister No, per la presenza di una bella ragazza e di un pizzico di erotismo, per l'avventura ambientata nel bel mezzo della foresta amazzonica, tra trappole e trabocchetti.....saranno state tutte queste cose, ma quell'episodio mi rimase proprio impresso.Il personaggio "Mister No" mi piacque per la sua originalità, molto diverso dagli eroi dei fumetti che mi era capitato di leggere; non continuai a leggerlo perchè all'epoca ero impegnato a collezionare tutti gli arretrati di Tex ed il mio budget di ragazzino non me lo consentiva
In seguito, con le ristampe, mi sono riletto i primi 30 numeri ed era mia intenzione continuare la raccolta: però, come spesso accade a chi non ha molto spazio in casa, ho dovuto scegliere di interromperne la lettura in quanto già collezionista di Tex e Ken Parker (ed ora anche di Julia, giunta al 100° numero). Certo, avrei potuto comperarlo mensilmente, leggerlo e poi buttarlo, ma sarebbe stato più forte di me ed alla fine il "buttato fuori" sarei stato io
Ed eccoci qui a "celebrarne" la fine, anche se la Bonelli ci ha abituato agli specials più disparati (che personalmente ritengo ridicoli). Posso capire l'amarezza degli appassionati di Mister No, ma questo è l'attuale "leit motiv" del classico mondo del fumetto, probabilmente un genere destinato più ai nostalgici collezionisti che alle nuove generazioni di lettori.
Anche Tex è morto da un pezzo e campa soltanto perchè "tira" ancora, anche grazie ai disperati malinconici come il sottoscritto, che non si arrendono mai, nemmeno di fronte all'evidente ed inesorabile declino. Non conosco la qualità della saga di "Mister No", ma forse proprio Tex, oggi, meriterebbe un "de profundis".
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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