Argomento tipicamente natalizio, almeno per il sottoscritto. Esiste un genere di cibaria che non manca mai sulla mia tavola in questo periodo dell'anno ed è quella che dà il titolo al topic.
Il cren, per chi non lo sapesse (e vi giuro che conosco persone che manco sa cosa sia) è la radice della pianta erbacea perenne dell'Europa centro-meridionale. Ha i fiori bianchi e da questa specie si ricava l' essenza di senape, che contiene un glucoside, detto sinapina, e contiene anche mirosina, sali minerali, grassi.
Altrimenti conosciuto come Rafano, la radice viene grattugiata (occhio agli occhi!) per poi essere immersa in un barattolo contenente aceto di vino. Segni particolari: è una bomba!!
Particolarmente indicata sulle carni bollite, sugli arrosti e cotechini in genere.
Ricordo un episodio divertente: mia cognata, di origini meridionali, abituata al cibo piccante, non sapeva cose fosse il Cren. L'avevamo avvertita circa le sue potenzialità esplosive (se fatto in casa: in commercio esistono versioni molto, ma molto più soft), ma se ne sbattè altamente e ne ingurgitò una bella cucchiaiata. Nel giro di due secondi, tutto il trucco colò a picco e le cronache narrano di una precipitosa fuga in bagno!
Ecco la radice del Cren:
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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