10/06/2007 08:31 |
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| | | OFFLINE | Post: 562 | Registrato il: 14/01/2005 | Sesso: Femminile | Naufrago | | |
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come ben scriveva la Frankfurter Rundschau di qualche giorno fa, i pacifisti veri sono costretti a confrontarsi non solo con i fautori della globalizzazione e chi la rappresenta, ma anche con questi disgraziati che strumentalizzano un'idea, stravolgendola completamente (e quindi svuotandola del suo contenuto): come si fa a dire di essere pacifisti, di manifestare contro Bush e compagnia cantante in quanto rappresentanti di lobby armate etc. e poi fare violenza? e non voglio parlare dei cosiddetti anarchici, che snaturano i principi di base dell'ideologia. conosco persone che si indignano (giustamente) per tante cose ma che davanti all'uccisione di un poliziotto - o alla sua denigrazione - esultano con cori da stadio. secondo me è assurdo ed è la cartina di tornasole dell'autenticità di un'ideologia. se una vita umana non vale niente a seconda della sua identità (bambino, poliziotto, africano, palestinese, israeliano, etc. etc.), se la morte è un "male minore" per il successo della causa, io non ci sto più |
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