La poesia del silenzio

Notte afosa, calda, maledettamente irrespirabile e indigesta. Disteso sul letto, come un sacco di carbone, con la testa rivolta pesantemente verso il balcone. Gli occhi, assonnati, scrutano nell'arcana penombra. Rumori lontani, quasi impercettibili, tracce di vita che si allontanano, con la propria storia, il proprio imperscrutabile e misterioso destino. Sono le 05:00 e non riesco a dormire. Mi alzo lentamente, vado in cucina e mi preparo un caffè. Fuori continua il silenzio e la vita sembra per un attimo sospesa: lo sguardo fisso sulla moka, il dolce rumore del fuoco, il primo convinto riverbero di luce che filtra dalla finestra. Senza far rumore, mi lavo, mi vesto, esco e chiudo dolcemente la porta di casa. E la città è un quadro mai visto, una tela dipinta da un poeta.

[Modificato da Tidus forever 29/07/2007 22.26]

Mi avvicino ad una fontana. Si sente il rumore dell'acqua sovrastare il canto dei passeri. Non c'è nessuno. I colombi pigramente occupano le strade, ma non fanno rumore, contrariamente ai miei passi. Uno di loro, solitario, leggero come una piuma, si avventura lungo Galleria Porti, inconsapevole padrone del silenzio.

Fantastico Tid....
non puoi immaginare quante volte, senza sonno, mi alzo all'alba o ritorno a quell'ora da una serata particolare.
Non puoi immaginare quanto ami questi momenti del giorno, quante fotografie ho scattato nella mia mente.
Tu solo in una città a tua misura.
Davvero stupendo !

SEMPLICE - Gianni Togni (ma tanto già lo sapevate, no...?)

Come stare fuori dal tempo
quando fuori è mattina presto
cammino con un’aria da fortuna
so che in qualche tasca devo averne
ancora una da fumarmi dolcemente
conto i passi pensando a niente
la notte è ancora attaccata ai muri
va in mille pezzi se tu la sfiori

Semplice
come le storie che cominciano
come dar calci ad un barattolo
e respirare con un ritmo quasi uguale
a questi giorni che viviamo in due
Svegliati
c’è sempre un sogno da raggiungere
amore forza che è possibile
andare avanti anche se fa un freddo cane
e ci vogliono imbrogliare

Tutto quanto mi sembra giusto
quando fuori è mattina presto
ogni via ha ancora un suo colore
per farle tutte uguali basteranno
due ore ed io mi guardo in giro
tra me e la piazza soltanto cielo
un orologio senza lancette
un istante che sa di latte

Semplice
trovarsi in tasca qualche spicciolo
e dirsi ti amo per telefono
poi saltare anche la cena per parlare
per mangiare quattro chiacchiere
Svegliati
con un’idea che vuoi difendere
con un ricordo da dividere
insieme anche se ogni giorno è un’avventura
che a pensarci fa paura

Come stare fuori dal tempo
quando fuori è mattina presto
tra un po’ la gente scenderà per strada
ci sarà la fila alla fermata

Semplice
basta farsi un’autocritica
volersi bene forse è l’unica
se è una commedia allora avanti un’altra scena
per noi non c’è problema