24 - serie TV con Kiefer Sutherland

Dopo essere giunto al giro di boa di questa seconda serie, non posso che riconfermare l'alta qualità e la bellezza delle avventure di Jack Bauer. La figlia, Kim, come precedentemente segnalato, è l'unica nota stonata nonchè autentica palla al piede: quando appare, si può solo sperare che tiri le cuoia e si tolga definitivamente dalla balle. Kim è una ragazza sfigatissima il cui unico compito è quello di saltare da un guaio all'altro, da un casino all'altro: è talmente improbabile la sequenza di sfiga, da far credere che il regista o i produttori abbiano pensato di prendere in giro la tipica ragazzotta bionda americana di buona famiglia. Ma lasciamo Kim Bauer alle prese con le sue croniche ed assurde sfighe e concentriamoci sul prodotto generale: sono un "drogato", uno che si "spara" 4 episodi di fila e non vede l'ora di vedere il seguito! Questa volta il CTU è alle prese con una bomba atomica che terroristici islamici vorrebbero sganciare su Los Angeles; ma non c'è facile retorica e propaganda politica alla "Bush": oltre a mostrarci il lato buono dell'Islam, quello che condanna la morte di innocenti, ci mostrano un Presidente degli Stati Uniti, un uomo di colore, un uomo onesto (magari improbabile, ma chi siamo noi per non sperarlo?) che deve combattere anche la corruzione ed i nemici all'interno dello suo stesso staff, nonchè della CIA e dei reparti speciali. E' un crescendo, un insieme di colpi di scena che rapiscono lo spettatore, lo schiaffeggiano, lo esaltano, lo incitano a gridare "che figata!"; recitazione, carisma dei personaggi e sceneggiatura completano il quadro di un capolavoro. Ragazzi, che telefilm!!