Dunque, visto anche il secondo DVD. Da segnalare, dal punto di vista tecnico, l'ennesimo blackout video che dura qualche secondo all'inizio (vado a memoria) della terza puntata: si sente l'audio, ma lo schermo rimane desolatamente nero. Inoltre, qui è là qualche fotogramma che se ne va a spasso. Sarà un caso, ma gli ultimi sceneggiati marchiati Fabbri presentano una serie continua di difetti che, se non imputabili al supporto digitale, sembrano scaturire da un archivio RAI decisamente compromesso. Questione di sfiga oppure soltanto questo passa il convento?
Tornando a bomba, invece, sull'aspetto qualitativo di questa produzione targata Daniele D'Anza, l'episodio che preferisco in assoluto è quello conclusivo e non necessariamente per l'esperimento finale condotto da Gerard Croiset. Il viaggio a Norimberga, la visita al campo di Dachau, la voce medianica, sussurrata ed angosciata, di una compagna di prigionia: il tutto in un bianco e nero evocativo, dannatamente efficace, che imprigiona il cuore dello spettatore, facendolo riflettere su quell'oscuro e drammatico periodo della storia umana.
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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