La freccia nera - di Fabrizio Costa - con Martina Stella, Riccardo Scamarcio, Ennio Fantastichini

Giovedì sera la prima puntata della nuova versione de "La freccia Nera"....

...vidi la vecchia che ero bambina (ora la sto scaricando), ma dal promo che ho visto e ahimè come spesso capita, non lascia presagire nulla di buono....prima cosa che mi ha innervosito è che il romanzo di Stevenson è completamente stravolto, cambio d'epoca, cambio di luoghi ove si svolgono le vicende...insomma delle differenze basilari che mi fanno dire: "perchè cavolo chiamarlo la freccia nera??"

Certo per un'analisi più approfondita aspetto sempre di vederlo...

Purtroppo ricordo solo la sigla della vecchia serie cantata da Leonardo...

La freccia nera (2006) (TV)

Regia di
Fabrizio Costa

Scritto da:
Maria Carmela Cicinnati
Nicola Lusuardi
Riccardo Mazza
Robert Louis Stevenson (novel "The Black Arrow")
Giuseppe Zironi

Cast:
Martina Stella .... Giovanna di Fanes
Riccardo Scamarcio .... Marco di Monteforte
Ennio Fantastichini .... Raniero
Jane Alexander .... Magdalia
Vincenzo Alfieri .... Giovane delle Rovine
Franco Barbero .... Bernardo
Giulio Berruti .... Thomas
Sara Bertelà .... Lucia
Luca Calvani .... Padre di Giovanna
Carlo Cartier .... Marchese Di San Candido
Tiziana Catalano .... Erma
Valeria Cavalli .... Isabella
Fernando Cerulli .... Secondo Anziano
Giovanni Cianfriglia .... Capo Convoglio
Vanni Corbellini .... Gualtiero Di San Casciano
Renato Cravero .... Peter aka Padre Widho
Aldo Delaude .... Georg von Altenkirchen
Emilio De Marchi .... Braccio Squarcialupi
Armando De Razza .... Duca di Castelrovo
Maurizio Di Carmine .... Tobias
Carlo Dogliani .... Contadino Cusano
Maurizio Donadoni .... Keller
Piero Lorenzo Ferrero .... Cieco
Andrea Gherpelli .... Procopio
Alessia Goria .... Lucia
Francesca Guadagno .... Cuoca
Diego Guerra .... Tazio
Miguel Herz-Kestranek .... Nicolas Krebs Cusano
Joshua Karmann .... Conte del Tirolo
Samia Kassir .... Rosalba
Gea Lionello .... Lucrezia
Roland Litrico .... Rudolf
Alexander Lutz .... Michele Nidrist
Sarah Maestri .... Agata
Francesco Martino .... Widho
Valentina Mezzacappa .... Beatrice
Stefano Molinari .... Silvano Plaz
Maurizio Mosetti .... Hauner
Giulio Pampiglione .... Gofreddo di Fanes
Francesco Pennasilico .... Fra Biaggio
Armando Pizzuti .... Bruno
Galatea Ranzi .... Livia
Michele Riondino .... Tazio
Francesca Rizzotti .... Madre Rosemarie
Guido Roncalli .... Seraphino Gallus
Antonio Sarasso .... Contadino
Adriano Todaro .... Petruccio
Davide Umiliata .... Marchese di San Candido
Lucia Vasini .... Madre Brigitte
Francesco Venditti .... Cristiano
Bruno Verdirosi .... Soldato Convoglio
Giovanni Vettorazzo .... Artemio
David Winter .... Alessio

Prodotto da
Antonio De Simone
Angelo Rizzoli Jr.
Fulvio Rossi

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Scritto da: Mikayla Dryadia 10/10/2006 12.27
...è che il romanzo di Stevenson è completamente stravolto, cambio d'epoca, cambio di luoghi ove si svolgono le vicende...insomma delle differenze basilari che mi fanno dire: "perchè cavolo chiamarlo la freccia nera??"

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Notare che, essendo inventati luoghi, personaggi e contesto storico, il Duca di York è un'utopia
"Rosa rossa" o "rosa bianca"? Semplicemente "Crisantemo mediatico".
Ma vaffffffffff!!!

Compratevi(se non li avete gia')i 4 dvd del vecchio sceneggiato di Majano.Sul sito di Elleu ,fino al 16/10,sono in offerta a 23,80 euro e non guardatevi queste emerite boiate realizzate da Fabrizio Costa.

Non lo guarderò perchè sicuramente avranno stravolto tutto la stessa sorte è toccata anche ad Assunta Spina, stravolto in tutto e per tutto Salvatore Di Giacomo si starà rivoltando nella tomba

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Scritto da: Guapix 10/10/2006 16.50
Non lo guarderò perchè sicuramente avranno stravolto tutto la stessa sorte è toccata anche ad Assunta Spina, stravolto in tutto e per tutto Salvatore Di Giacomo si starà rivoltando nella tomba

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Straquoto...prendono dei vecchi capolavori e li fanno diventare delle emerite stronzate...

ma che schifo!!!

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Scritto da: Tidus forever 10/10/2006 13.17

Joshua Karmann .... Conte del Tirolo

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Questo sceneggiato, così com'è impostato, mi sarà d'aiuto (anche se non lo vedrò) per l'ode barbara dedicata a Foca One quando diventerà gabbiano

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Scritto da: Tidus forever 10/10/2006 13.17
La freccia nera (2006) (TV)

Scritto da:
Maria Carmela Cicinnati
Nicola Lusuardi
Riccardo Mazza
Robert Louis Stevenson (novel "The Black Arrow")
Giuseppe Zironi

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Volevo solo evidenziarvi la situazione, ovver con chi si trova affiancato RLS.... fermo restando il mio odio per i remake, ancor di più odio i rifacimenti televisivi di capolavori, girati in pellicola, recitati da grandi attori, tutti di scuola teatrale, fedeli alla storia, apprezzati in tutto il mondo, studiati nelle scuole di televisione per la loro qualità. Provo tristezza per come si dia lavoro a veri mestatori di letame. E mi dispiace che chi scrive oggi di televisione consideri il pubblico composto da lobotomizzati ignoranti. Cos'è, era difficile spiegare cosa fosse l'Inghilterra di quei secoli, dire chi era stato il Duca di York? Ma via, dovevano pur far lavorare quella piccola st di Martina Stella, che ancora piange perché il suo Lapo non ha ancora il coraggio di rivederlo? Ed io cosa dovrei dire, che venni piantato in asso da una fidanzata, una notte di capodanno dopo essermi recato in vacanza ad alto tenore di bollenti spiriti da lei, a Roma? Mi sarei dovuto sparare? Ora, onde non divagare, traggo alcune righe dal giudizio del professor Aldo Grasso su "La freccia nera":"Efficacemente disegnati i cattivi del romanzo: sir Oliver (Tino Bianchi), un vescovo disonesto, travagliato dai sensi di colpa, il malefico duca di Gloucester(Adalberto Maria Merli), truccato con gobba e parrucchini e il crudele sir Daniel Brackley (Foà!!!!!!!!! ), signorotto di campagna avido e violento, pronto a apassare dall'una all'altra fazione secondo le opportunità del momento, il quale prima di venir giustiziato afferma: "Sono i tempi duri che fanno gli uomini spietati", ricavando una personale morale della storia. Lo sceneggiato è realizzato con le elettronics cams (telecamere con pellicola), che consentono una migliore definizione delle immagini. Numerose, per l'epoca, le riprese in esterni, tra cui la celebre sequenza della battaglia tra York e Lancaster, realizzata grazie ad un vero prodigio artigianale, con soli diciotto uomini e dodici cavalli. Al successo dello sceneggiato (premiato da una media di ascolto di sedici milioni e mezzo di telespettatori) ha notevolmente contribuito la sigla di sandro Tuminelli (che esordisce con "La freccia nera fischiando si scaglia e la sporca canaglia il saluto ti dà"), la cui epica cadenza è rimasta impressa nella memoria di una generazione di giovani telespettatori, affascinati dalle romanzesche vicende di donne, cavalier, arme ed amori." Aldo Grasso, Enciclopedia della Televisione, Le Garzantine, Garzanti editore, voce Freccia nera, La .

[Modificato da bibba 10/10/2006 20.07]

www.animamia.net/JANIMA_CONTENTS/JANIMA_CANZONI/JANIMA_CANZONI_MEDIA/LA_FRECCIA...

E VAI UNIAMOCI ALLA FRECCIA NERA PER SCONFIGGERE I PUZZONI TELEVISIVI.

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Scritto da: Tidus forever 10/10/2006 18.57


Questo sceneggiato, così com'è impostato, mi sarà d'aiuto (anche se non lo vedrò) per l'ode barbara dedicata a Foca One quando diventerà gabbiano

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Devo cominciare a preoccuparmi ?

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Scritto da: focaone 11/10/2006 10.01


Devo cominciare a preoccuparmi ?

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Scritto da: bibba 10/10/2006 20.05


Volevo solo evidenziarvi la situazione, ovver con chi si trova affiancato RLS.... fermo restando il mio odio per i remake, ancor di più odio i rifacimenti televisivi di capolavori, girati in pellicola, recitati da grandi attori, tutti di scuola teatrale, fedeli alla storia, apprezzati in tutto il mondo, studiati nelle scuole di televisione per la loro qualità. Provo tristezza per come si dia lavoro a veri mestatori di letame. E mi dispiace che chi scrive oggi di televisione consideri il pubblico composto da lobotomizzati ignoranti. Cos'è, era difficile spiegare cosa fosse l'Inghilterra di quei secoli, dire chi era stato il Duca di York? Ma via, dovevano pur far lavorare quella piccola st di Martina Stella, che ancora piange perché il suo Lapo non ha ancora il coraggio di rivederlo? Ed io cosa dovrei dire, che venni piantato in asso da una fidanzata, una notte di capodanno dopo essermi recato in vacanza ad alto tenore di bollenti spiriti da lei, a Roma? Mi sarei dovuto sparare? Ora, onde non divagare, traggo alcune righe dal giudizio del professor Aldo Grasso su "La freccia nera":"Efficacemente disegnati i cattivi del romanzo: sir Oliver (Tino Bianchi), un vescovo disonesto, travagliato dai sensi di colpa, il malefico duca di Gloucester(Adalberto Maria Merli), truccato con gobba e parrucchini e il crudele sir Daniel Brackley (Foà!!!!!!!!! ), signorotto di campagna avido e violento, pronto a apassare dall'una all'altra fazione secondo le opportunità del momento, il quale prima di venir giustiziato afferma: "Sono i tempi duri che fanno gli uomini spietati", ricavando una personale morale della storia. Lo sceneggiato è realizzato con le elettronics cams (telecamere con pellicola), che consentono una migliore definizione delle immagini. Numerose, per l'epoca, le riprese in esterni, tra cui la celebre sequenza della battaglia tra York e Lancaster, realizzata grazie ad un vero prodigio artigianale, con soli diciotto uomini e dodici cavalli. Al successo dello sceneggiato (premiato da una media di ascolto di sedici milioni e mezzo di telespettatori) ha notevolmente contribuito la sigla di sandro Tuminelli (che esordisce con "La freccia nera fischiando si scaglia e la sporca canaglia il saluto ti dà"), la cui epica cadenza è rimasta impressa nella memoria di una generazione di giovani telespettatori, affascinati dalle romanzesche vicende di donne, cavalier, arme ed amori." Aldo Grasso, Enciclopedia della Televisione, Le Garzantine, Garzanti editore, voce Freccia nera, La .

[Modificato da bibba 10/10/2006 20.07]

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quoto appieno il tuo intervento..per manifesto autolesionismo lo guarderò...ma solo per poter domani dire il peggio possibile!!!

Solo guardando la differenza di spessore nel cast si capisce che sarà una emerita stronzata...solo costantino vitaliano manca!! e poi ci sono tutti...

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Scritto da: Mikayla Dryadia 12/10/2006 17.41


quoto appieno il tuo intervento..per manifesto autolesionismo lo guarderò...ma solo per poter domani dire il peggio possibile!!!

Solo guardando la differenza di spessore nel cast si capisce che sarà una emerita stronzata...solo costantino vitaliano manca!! e poi ci sono tutti...

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E dico il peggio...vista la prima puntata....ahimè ragazzi che catastrofe!!!!

la lotta è tra impero (austro-ungarico pare...) e papato....ma guarda..

Il papato mostrato come lo stato sfigato con quattro guardie e un vescovo vestito come un contadinotto che ha appena di che sfamarsi...e questo già la dice lunga sulla correttezza della ricostruzione storica.
La battaglia...e ragazzi sulle battaglie siamo ferrati facendole noi abitualmente nelle manifestazioni di ricostruzione...quattro principianti appena arrivati avrebbero saputo far di meglio....una vera schifezza.

Gli attori...che dire anche Ennio Fantastichini che normalmente non è nemmeno male, sembrava persin imbarazzato per quello che stava facendo...
la struttura "freccia nera" pressocchè invisibile nella prima puntata...sulla Stella stenderei un plaid piuttosto spesso...

[Modificato da Mikayla Dryadia 13/10/2006 22.22]

Dal sito di Mediaset:

Trama:

"La Freccia Nera", liberamente tratta dal romanzo omonimo di Robert Louis Stevenson, è un'avventurosa storia d'amore e di avventura ambientata nell'Italia del XV secolo. Protagonisti sono il giovane Marco (Riccardo Scamarcio), figlio del nobile e defunto Riccardo, e la bella e coraggiosa Giovanna (Martina Stella), i cui genitori sono misteriosamente scomparsi quando lei era ancora piccola.
Marco è stato adottato da Raniero di Rottenburg (Ennio Fantastichini) che guida lo schieramento dei principi fedeli all'Impero, in lotta contro la fazione dei vescovi legati al Papato, capeggiati dall'illuminato Cusano (Miquel Herz-Kestranek), il principe-vescovo di Bressanone.
Marco s'imbatte per la prima volta in Giovanna durante una battaglia. Non accorgendosi che il soldato che ha di fronte è in realtà una ragazza, la fa prigioniera: Giovanna, infatti, pur di partecipare alla battaglia per difendere Cusano, si era travestita da uomo.
L'avventura che li porterà a scontrarsi e poi ad unirsi è una meravigliosa storia di crescita e di formazione: Marco e Giovanna impareranno a conoscersi e a iniziare un percorso che li porterà alla ricerca della verità nei confronti di un passato carico di menzogne.
Sullo sfondo del periodo storico che vede opposti Impero e Papato, simboli di una mentalità ancora medievale il primo, e di uno spirito innovatore e umanista il secondo, Marco comincerà a crescere, scegliendo per sé un destino nuovo, che gli farà comprendere la differenza tra le scelte giuste e quelle sbagliate. Per Giovanna, invece, la lotta per difendere Cusano e il suo amore per Marco saranno l'occasione per diventare adulta, in una maturazione che la porterà ad accettare la sua femminilità, la sua completa identità di donna.


Note di regia:

È difficile pensare che un romanzo come La Freccia Nera possa essere di qualche interesse per un pubblico abituato, da un po' di tempo, a seguire storie, in televisione, che sanno di realismo, tratto dalle cronache dei quotidiani o che illustrano, in maniera più o meno veritiera, biografie "eccellenti" e "santificanti". Questo pensavo, tra me e me, il giorno in cui mi fu proposto di raccontare, in ben sei parti, il popolare romanzo dello scrittore scozzese Robert L. Stevenson. Inoltre mi aveva già preceduto, quasi quarant'anni fa, il solito Majano, che di storie con intreccio popolare non se ne perdeva una.
Confesso che non avevo letto il libro (dello stesso autore ricordavo bene Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde e il romanzo più letto, L'isola del tesoro) e confesso anche che da ragazzo non avevo particolarmente amato la versione con Reggiani e la Goggi.
Insomma l'unico interesse che nutrivo per questo progetto era di cimentarmi in un film avventuroso di "cappa e spada" che per uno che fa il mio mestiere è sempre un bel "gioco".

Partii dal copione, dopo aver letto qualche nota descrittiva del romanzo. Notai che il testo si era preso molte libertà nei confronti del romanzo originale, però mi sembrava che avesse risolto molti problemi di narrazione, evidenziando nella vicenda spunti di modernità tematica, sui quali si poteva lavorare. Innanzi tutto, la figura femminile della protagonista era molto più sviluppata, diventando così, importantissima per la crescita e formazione della coscienza del giovane Marco di cui Giovanna è innamorata. Inoltre anche Giovanna aveva un percorso psicologico complesso e per nulla banale. Poi, tema a noi vicinissimo, il punto di vista dei giovani protagonisti verso il mondo, era tutto teso alla soluzione della guerra tramite la conciliazione delle parti. Insomma, in una parola la PACE. Pace, come unica condizione per un mondo più giusto e più umano.
Tutto questo mi sembrava sufficiente per gettarmi, con entusiasmo, nella riproposta televisiva de "La Freccia Nera".

Non credo che l'enorme successo popolare dello sceneggiato precedente fosse slegato dal periodo in cui andò in onda: erano gli anni tra il '68 e il '69, quelli, per intenderci, della contestazione giovanile dove gli ideali di amore e pace avrebbero di molto cambiato la coscienza delle masse "piccolo-borghesi" di allora. Evidentemente i temi focalizzati dagli sceneggiatori di oggi erano contenuti già nel racconto scritto da Stevenson nel 1889.

Insomma abbiamo lavorato duramente, ma credo, alla fine, siamo riusciti a raccontare una storia piena di avventura, amore, ma anche saggezza, che può diventare spunto di riflessione per i giovani e per qualcuno dei loro genitori. La ricerca dell'identità famigliare è al centro dell'azione dei due ragazzi, ed è solo grazie alla scoperta delle loro differenze dai genitori che Marco e Giovanna diventano finalmente adulti e riescono a realizzare i loro desideri. Sembra poco, ma in questo Stevenson è molto esemplificativo, influenzato come era dalla recente, per allora, scoperta e successo della psicoanalisi. E riproporlo oggi, come spunto di riflessione in uno spettacolo a carattere fortemente popolare, mi è sembrato giusto.

I protagonisti e gli attori tutti hanno dato un contributo fondamentale alla credibilità e "freschezza" dello spettacolo, impegnandosi artisticamente, ma anche fisicamente, fino allo stremo delle forze. Per questo devo ringraziarli, e augurare anche a loro il successo che si meritano.
Fabrizio Costa


Tratto dalla serie è anche uscito nelle librerie il libro a cura di Edi Vesco e distribuito dalla SPERLING & KUPFER:





Ecco qua qualche immagine:

Tidu l'hai proprio odiata questa serie! eheheheh.

A noi non è dispiaciuta, per carità non ha nulla a che fare con "La Freccia Nera", è praticamente un'altra storia, però non l'abbiamo trovata così male. Forse l'avremmo fatta più breve, tipo 4 puntate invece che 6...