Questa è una notte di pensieri e di ricordi, accendo le luci della mia anima per poter tornare indietro in quei giorni in cui la tua mano incerta scriveva parole d'amore che ho poi scolpito nel cuore.
qual'è stato il mio errore? aver capito troppo tardi che ciò che mi stavi donando non erano semplici fogli di carta ricchi di pensieri, ma la comunione tra due anime troppo diverse tra loro.
Ti leggo oggi, sono passati dieci anni, ti leggo con gli occhi di chi è cambiato, si è trasformato, ma ti riconosco ancora, sento ancora la tua presenza, la tua delicata presenza.
Chi sono oggi? non chi avresti voluto fossi, so che è troppo tardi, non sono forse nemmeno io quello che speravo di essere, sono solo un uomo che ha avuto il grande dono, la grande fortuna di poter dire di aver amato, di aver sognato attraverso le proprie gioie e le proprie insicurezze.
Mi manchi, mi scrivevi, ma non puoi immaginare nemmeno lontanamente quanto tu mi sia mancata in ogni attimo della mia vita senza, una vita di te, quando esploravo sgomento il vuoto che tu hai lasciato.
Darei la vita ora per un tuo abbraccio, per chiudere gli occhi e sentire di fianco a me la tua voce senza tempo, troppo bella per essere racchiusa dall'infinito stesso.
Non sei qui, non ci sarai più e la parte di me che ti ha amata e che ti ama è lontana, fuori dal tempo, dallo spazio, persa per sempre.
Non mi manchi, caro angelo, quello che provo è di più, non mi mancano gli attimi eterni che ho racchiuso in me, mi manca la quotidianità di uno sguardo, di un dialogo, mi manca l'incomprensione, il non riuscire a capire una parte di te che oggi mi è invece teneramente e crudelmente chiara.
Mi manca il poterti guardare, il poterti stringere a me in quella stretta che racchiudeva spazio e tempo, quella stretta che mi rendeva immortale, al di sopra di qualsiasi pensiero, di qualsiasi sofferenza.
Eri la mia forza, la sottile differenza tra una vita vissuta ed una vita aspettata.
Eri tutto ciò che non ho più trovato in qualsiasi persona ho avuto al mio fianco, eri parte del mio cuore, della mia anima.
Non ho capito allora chi avevo vicino a me, perso ad inseguire quella che gli altri chiamano vita, esperienza, non mi sono accorto che la vita e l'esperienza era parte indivisibile di te, sgorgava libera da ogni tuo gesto.
Mi manchi tanto caro Angelo, mi manchi come donna, come compagna , come amica, come costode del mio cuore.
Ti sento vicina e cerco di spingerti via, ti sento presente e cerco di evitarti, ti sento e .... non riesco ad allontanarti.
Mi hai lasciato un dono che maledico a volte, la sensazione di aver toccato il paradiso ma l'incapacità di averlo afferrato.
Mi rimangono lettere, la tua voce, il momento dell'addio, che poi sarebbe stato per sempre.
Le ho sfogliate, consapevole del male che mi fanno, consapevole di un ritorno solo apparente, privo però della componente eterea e unica che solo la tua presenza poteve rendere magica.
Non so dove tu sia ora, non so se la comprensiva voce della notte ti può far arrivare questo mio dolore.
So solo che un giorno eravamo un'unica anima ed ora rimane un'anima troppo sola e persa in questo grande universo.
Questo è ciò che ti voglio scrivere, quello che sento dal profondo del cuore, un messaggio che mai ti arriverà ma che deve fortemente uscire da me, non per raggiungerti, ma per perdersi nell'infinito, quell'infinito ove si perdono i pensieri degli amanti, quell'infinito che ti ha accolta come regina e che ti protegge come una figlia.
Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
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