"Notte alta e sono sveglio", cantava Eduardo De Crescenzo. E' l'una e quindici e sono sudato come un panno inzuppato. Le tre puntate dello sceneggiato sono filate via una dietro l'altra, appassionandomi. La storia è molto complicata, ma una volta assimilati i nomi dei protagonisti (e attraverso l'uso sapiente del tasto REWIND) si riesce tranquillamente a dipanare l'intera matassa e ad arrivare al gran finale, davvero molto originale: c'è un signor Delta che non esiste (anzi, esiste), ma non è un criminale, però è il colpevole (ma non è un comune assassino) e frega tutti, tranne l'Ugone nazionale, che decide di restare: ma per fare cosa? Giocare a tressette col fratello celebrepianistaimprovvisatodetectiveaffettabambolemanonsisaperchè?
Ecco, quest'ultima domanda è rimasta nel vuoto ed è il primo sceneggiato TV di mamma Rai che è riuscito nell'ardua impresa di farmi esclamare, all'una di notte, con le finestre aperte, in pieno silenzio, il fatidico "MAVAFFANCULO!". Dico io: ma si può???
L'incazzatura finale, comunque, non pregiudica il personale giudizio di quest'opera: ottima recitazione, con un fantastico Pagliai su tutti (la scena al bar, quando è mezzo sbronzo, è da antologia), una bellissima Marilù Tolo ed una storia complessivamente intrigante. Qualcuno, però, mi dovrà spiegare l'atteggiamento e la credibilità di un personaggio come Claude Goodrich: un famoso pianista che stenta a credere alle farneticazioni/visioni del fratello, ma che trova del tutto normale (e pretende di esserlo agli occhi del fratello) prendere una bambola e farla a pezzi con un rasoio, in piena notte (manco fosse a casa sua!) Non solo! Continua a rompergli i maroni sul fatto di raccontare tutta la verità alla polizia, salvo poi prendere iniziative private (il viaggio ad Amburgo) decisive ai fini delle indagini, sbattendosene di tutto e di tutti. Complimenti agli autori!
"Tutto il casino fatto per averti", cantava Eduardo De Crescenzo.....