Dimenticare Lisa - di Salvatore Nocita - con Ugo Pagliai, Carlo Enrici, Marilù Tolo, Paola Gassman, Carlo Enrici

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Tidus forever
00lunedì 17 agosto 2009 13:16
Dimenticare Lisa (1976)

Regia:
Salvatore Nocita

Scritto da
Franca Cancogni
Francis Durbridge

Cast:
Ugo Pagliai .... Peter Goodrich
Marilù Tolo .... Lisa Carter
Emilio Cigoli .... Sir Arnold Wyatt
Carlo Enrici .... Claude Goodrich
Paola Gassman .... Maddalena
Sergio Rossi .... Colonnello Osbornel
Yanti Somer .... Greta Lehmann
Luciano melani .... Max Finney
Lucio Flauto .... Commissario Bonetti
Tonino Cuomo .... Il fotografo Marino
Marianella Laszlo .... Nancy Braitwhite
Daniela Guzzi .... Sarah
Ghita Sestito .... Mari

Musiche originali di
Pino Calvi

Trama:
Un antiquario inglese, Peter Goodrich (Ugo Pagliai) conosce in aereo Lisa Carter (Marilù Tolo) e se ne innamora perdutamente. Peccato che Lisa, dopo essere uscita un paio di volte insieme a Goodrich, sparisca dalla circolazione senza lasciare traccia di sé. Da un soggetto di Francis Durbridge ambientato a Napoli, una storia piena di intrighi e mistero.

[SM=x520499]
Tidus forever
00lunedì 17 agosto 2009 13:18
Riporto quanto scritto da Clopat nel topic "I grandi sceneggiati":

"Mi sono appena visto"Dimenticare Lisa",non l'avevo mai visto ed ora capisco perche',non mi e' sembrato un granche',c'e' qualche buon momento, ma il finale e' veramente farraginoso e nonostante le sole 3 puntate e diversi delitti ci sono molti momenti noiosi,peccato perche' Pagliai e' sempre valido e Marilu' Tolo e' veramente bella."

[SM=x520499]
ba1ba2
00giovedì 20 agosto 2009 23:08
non vedevo l'ora di commentare questo sceneggiato al quale sono molto legato in quanto è girato dalle mie parti.
Mi è capitato infatti, pochi giorni fa, di trovarmi sulla spiaggia di marina di Seiano dove Peter Goodrich teneva la sua barca e leggere il romanzo dal quale è tratto lo sceneggiato e cioè "La bambola sull'acqua" di Francis Durbridge giallo Mondadori n. 1847. [SM=x520505] Ebbene, anche se il romanzo è ambientato in Inghilterra, mentre leggevo ogni tanto alzavo gli occhi per vedere se passava Peter Goodrich oppure se Lisa Carter riportava la macchina o guardavo il baretto che è sempre li.
Devo dire che tutto era molto suggestivo e mi sembrava quasi di essere in una storia vera.
Il giallo è molto intricato e bello. Bellissima la musica iniziale di Pino Calvi nonchè la sigla finale cantata da Art Garfunkel. Non eccezzionale la regia di Nocita che non è riuscito a dare il giusto ritmo alla storia. Il finale dello sceneggiato è effettivamente un pò vago. Nel romanzo invece il finale è molto più credibile e coerente anche se un pò crudo.
Devo dire che la scelta delle sole tre puntate non mi pare sia stata molto felice.
Ricordo bene quel periodo quando i gialli televisivi iniziarono a perdere un pò di audience. Allora si decise appunto di accorciarli in tre puntate. La scelta, a mio avviso, non fù molto azzeccata in quanto dopo sole due puntate la suspance e l'attesa degli spettatori non riusciva a salire ai livelli giusti e quindi con la soluzione alla terza puntata l'interesse degli spettatori iniziò a scemare!!
Noto infine che nel DVD della Fabbri ci sono anche i riassunti iniziali che nelle registrazioni rai in mio possesso non ci sono.

[SM=x520499]


Tidus forever
00venerdì 21 agosto 2009 18:45
Copertina DVD Fabbri


[SM=x520499]
Tidus forever
00venerdì 21 agosto 2009 20:23
Re:
ba1ba2, 20/08/2009 23.08:

non vedevo l'ora di commentare questo sceneggiato al quale sono molto legato in quanto è girato dalle mie parti.



Sono pronto. Tra 10 minuti mi piazzo davanti alla TV con coca-cola ghiacciata e condizionatore sparato. Qui fa un caldo boia, con un'umidità spaventosa! [SM=x520513]

[SM=x520499]


Tidus forever
00sabato 22 agosto 2009 01:46
"Notte alta e sono sveglio", cantava Eduardo De Crescenzo. E' l'una e quindici e sono sudato come un panno inzuppato. Le tre puntate dello sceneggiato sono filate via una dietro l'altra, appassionandomi. La storia è molto complicata, ma una volta assimilati i nomi dei protagonisti (e attraverso l'uso sapiente del tasto REWIND) si riesce tranquillamente a dipanare l'intera matassa e ad arrivare al gran finale, davvero molto originale: c'è un signor Delta che non esiste (anzi, esiste), ma non è un criminale, però è il colpevole (ma non è un comune assassino) e frega tutti, tranne l'Ugone nazionale, che decide di restare: ma per fare cosa? Giocare a tressette col fratello celebrepianistaimprovvisatodetectiveaffettabambolemanonsisaperchè?
Ecco, quest'ultima domanda è rimasta nel vuoto ed è il primo sceneggiato TV di mamma Rai che è riuscito nell'ardua impresa di farmi esclamare, all'una di notte, con le finestre aperte, in pieno silenzio, il fatidico "MAVAFFANCULO!". Dico io: ma si può??? [SM=x520518] L'incazzatura finale, comunque, non pregiudica il personale giudizio di quest'opera: ottima recitazione, con un fantastico Pagliai su tutti (la scena al bar, quando è mezzo sbronzo, è da antologia), una bellissima Marilù Tolo ed una storia complessivamente intrigante. Qualcuno, però, mi dovrà spiegare l'atteggiamento e la credibilità di un personaggio come Claude Goodrich: un famoso pianista che stenta a credere alle farneticazioni/visioni del fratello, ma che trova del tutto normale (e pretende di esserlo agli occhi del fratello) prendere una bambola e farla a pezzi con un rasoio, in piena notte (manco fosse a casa sua!) Non solo! Continua a rompergli i maroni sul fatto di raccontare tutta la verità alla polizia, salvo poi prendere iniziative private (il viaggio ad Amburgo) decisive ai fini delle indagini, sbattendosene di tutto e di tutti. Complimenti agli autori! [SM=x520518]
"Tutto il casino fatto per averti", cantava Eduardo De Crescenzo.....[SM=x520499]
clopat
00domenica 23 agosto 2009 07:00
Il fratello pianista,anche per il volto,doveva essere per forza coinvolto oppure era un pazzo(la bambola fatta a pezzi,ancor prima che conoscesse la storia non si puo' spiegare altrimenti).Pagliai/Peter,a mio parere,rimane perche' e' ancora innamorato di Lisa e spera di poterla riconquistare
Lucawenz
00lunedì 24 agosto 2009 22:24
battuta infelice

Lo sceneggiato è bello e Pagliai è grande come al solito, ma c'è una delle battute più infelici della storia degli sceneggiati, quando Goodrich dice a un fruttivendolo ambulante: "Due chili di piselli!"... Ora dico, ma cosa se ne farà un ricco antiquario inglese, viveur e playboy, di due chili del suddetto ortaggio? Mah... [SM=g27833]
ba1ba2
00lunedì 24 agosto 2009 23:42
Re:
Tidus forever, 22/08/2009 1.46:

Qualcuno, però, mi dovrà spiegare l'atteggiamento e la credibilità di un personaggio come Claude Goodrich: un famoso pianista che stenta a credere alle farneticazioni/visioni del fratello, ma che trova del tutto normale (e pretende di esserlo agli occhi del fratello) prendere una bambola e farla a pezzi con un rasoio, in piena notte (manco fosse a casa sua!) Non solo! Continua a rompergli i maroni sul fatto di raccontare tutta la verità alla polizia, salvo poi prendere iniziative private (il viaggio ad Amburgo) decisive ai fini delle indagini, sbattendosene di tutto e di tutti. Complimenti agli autori! [SM=x520518]


ma non pretende di essere normale... dice che lo ha fatto per istinto!
Il perchè poi prende delle iniziative private è molto semplice!!
Il fratello è nei guai e visto che non vuole raccontare tutto alla polizia decide di aiutarlo facendo indagini per conto suo! [SM=x520513]


ussalin
00martedì 25 agosto 2009 00:30
personalmente ritengo sia uno dei classici "trabocchetti" tipici di Durbridge pero' a differenza di altri episodi dove ogni mossa aveva un suo preciso perche' qua sembra tutto molto tirato via giusto per far lievitare la suspense tra una puntata e l'altra tanto piu' che il dialogo successivo tra i due fratelli e' all'insegna del "non pensiamoci piu'" eppure rimane l'immagine della bambola fatta a pezzi non tanto per gioco ma per trovare qualcosa....

PS: pero' io la posizione di Finney mica l'ho tanto capita...
EffeCi61
00martedì 25 agosto 2009 01:02
La sigla era "I only have eyes for you", cantata da Art Garfunkel... ho ancora il 45 giri da qualche parte, forse addirittura con la copertina originale... [SM=x520490]
Tidus forever
00martedì 25 agosto 2009 13:35
Re: Re:
ba1ba2, 24/08/2009 23.42:


ma non pretende di essere normale... dice che lo ha fatto per istinto!
Il perchè poi prende delle iniziative private è molto semplice!!
Il fratello è nei guai e visto che non vuole raccontare tutto alla polizia decide di aiutarlo facendo indagini per conto suo! [SM=x520513]





Alla faccia dell'istinto! Se lo facessi io, con le bambole di mia sorella, finirei scaraventato fuori dalla finestra all'istante! [SM=x520487] E' un atteggiamento da neuropsichiatria! Si vede benissimo che lo fa per trovarvi qualcosa, escamotage evidentemente suggerito dagli sceneggiatori per insinuare negli spettatori un suo coinvolgimento; il problema è che alla fine, nel contesto generale, quell'atto inconsulto è totalmente ridicolo, così come la reazione di Pagliai di fronte a quella "visione" notturna e alla semplicistica spiegazione del fratello. Se trovi normale l'atteggiamento di Claude, occhio a non invitarmi a casa tua: entro, prendo un vaso e lo fracasso. A notte fonda, ovviamente, perchè come Peter Goodrich a quell'ora non ho un cazzo di meglio da fare [SM=x520505] [SM=x520499]




Tidus forever
00martedì 25 agosto 2009 13:36
Re:
ussalin, 25/08/2009 0.30:

...eppure rimane l'immagine della bambola fatta a pezzi non tanto per gioco ma per trovare qualcosa....



Esatto. Stessa sensazione. [SM=x520499]


Tidus forever
00martedì 25 agosto 2009 21:26
Re: battuta infelice
Lucawenz, 24/08/2009 22.24:


Lo sceneggiato è bello e Pagliai è grande come al solito, ma c'è una delle battute più infelici della storia degli sceneggiati, quando Goodrich dice a un fruttivendolo ambulante: "Due chili di piselli!"... Ora dico, ma cosa se ne farà un ricco antiquario inglese, viveur e playboy, di due chili del suddetto ortaggio? Mah... [SM=g27833]



...e meno male che non erano due chili di fagioli! Sarebbe esploso il negozio di antiquariato [SM=x520569] [SM=x520499]


ba1ba2
00venerdì 4 settembre 2009 21:20
Re: Re: Re:
Tidus forever, 25/08/2009 13.35:



Alla faccia dell'istinto! Se lo facessi io, con le bambole di mia sorella, finirei scaraventato fuori dalla finestra all'istante! [SM=x520487] E' un atteggiamento da neuropsichiatria! Si vede benissimo che lo fa per trovarvi qualcosa, escamotage evidentemente suggerito dagli sceneggiatori per insinuare negli spettatori un suo coinvolgimento; il problema è che alla fine, nel contesto generale, quell'atto inconsulto è totalmente ridicolo, così come la reazione di Pagliai di fronte a quella "visione" notturna e alla semplicistica spiegazione del fratello.







credo che dopo aver sentito il racconto del fratello che gli parla della bambola sullo yacht di Lisa e di quella in mano alla bambina
debba per forza incuriosirsi di quella bambola trovata nel lavandino
della casa del fratello. Aprirla per vedere dentro mi sembra una conseguenza di ciò.

[SM=x520513]


Tidus forever
00sabato 5 settembre 2009 14:51
Re: Re: Re: Re:
ba1ba2, 04/09/2009 21.20:



credo che dopo aver sentito il racconto del fratello che gli parla della bambola sullo yacht di Lisa e di quella in mano alla bambina
debba per forza incuriosirsi di quella bambola trovata nel lavandino
della casa del fratello. Aprirla per vedere dentro mi sembra una conseguenza di ciò.

[SM=x520513]





Sotto questo punto di vista la sua azione sarebbe anche comprensibile, ma ci sono tre questioni da tenere conto:

1) non si entra di soppiatto in casa d'altri, anche se è quella del fratello, senza preavviso ed in piena notte.
2) prima di prendere qualsiasi iniziativa, riguardo qualsiasi elemento, fosse anche un'enigmatica bambola, se ne parla col diretto interessato
3) il dialogo tra i due fratelli, riguardante proprio quella bambola, non rispecchia la logica da te evidenziata, anzi ne conferma l'assurdità:

Claude: "Peter, esattamente cosa hai pensato stanotte quando mi hai trovato che squartavo la bambola?"
Peter: "Non lo so, che eri impazzito o che forse era successo qualcos'altro; che qualcuno ti aveva avvisato e che ti aveva mandato a frugare nella bambola. Già, sembrava che tu sapessi cosa cercare"
Claude: "Invece non ho assolutamente nulla. E' stato un gesto che ho fatto d'istinto, senza ragionarci"

Come vedi, è lo stesso Claude che si tira la zappa sui piedi parlando di gesto impulsivo. Diversamente, come sottolinei tu stesso, perchè non rispondere "volevo vedere se la bambola nascondeva qualcosa"

[SM=x520499]
ba1ba2
00mercoledì 16 settembre 2009 18:47
Re: Re: Re: Re: Re:
Tidus forever, 9/5/2009 2:51 PM:



Sotto questo punto di vista la sua azione sarebbe anche comprensibile, ma ci sono tre questioni da tenere conto:

1) non si entra di soppiatto in casa d'altri, anche se è quella del fratello, senza preavviso ed in piena notte.
2) prima di prendere qualsiasi iniziativa, riguardo qualsiasi elemento, fosse anche un'enigmatica bambola, se ne parla col diretto interessato
3) il dialogo tra i due fratelli, riguardante proprio quella bambola, non rispecchia la logica da te evidenziata, anzi ne conferma l'assurdità:

Claude: "Peter, esattamente cosa hai pensato stanotte quando mi hai trovato che squartavo la bambola?"
Peter: "Non lo so, che eri impazzito o che forse era successo qualcos'altro; che qualcuno ti aveva avvisato e che ti aveva mandato a frugare nella bambola. Già, sembrava che tu sapessi cosa cercare"
Claude: "Invece non ho assolutamente nulla. E' stato un gesto che ho fatto d'istinto, senza ragionarci"

Come vedi, è lo stesso Claude che si tira la zappa sui piedi parlando di gesto impulsivo. Diversamente, come sottolinei tu stesso, perchè non rispondere "volevo vedere se la bambola nascondeva qualcosa"

[SM=x520499]




allora per il punto 1) Claude ha la chiave e non entra di soppiatto (vedi dialogo in barca con Claude dove Peter dice che le chiavi sono 3 , la sua quella di Claude e quella di Margherita);
2) in situazioni normali hai ragione ma lui sospetta qualcosa su quella bambola e quindi secondo me è autorizzato ad aprirla;
3) la risposta di Claude non è molto logica ma non esclude la mia teoria; istintivamente ha avvertito qualcosa che lo ha portato ad aprire la bambola.

[SM=x520556]

Tidus forever
00mercoledì 16 settembre 2009 19:14
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ba1ba2, 16/09/2009 18.47:




allora per il punto 1) Claude ha la chiave e non entra di soppiatto (vedi dialogo in barca con Claude dove Peter dice che le chiavi sono 3 , la sua quella di Claude e quella di Margherita);
2) in situazioni normali hai ragione ma lui sospetta qualcosa su quella bambola e quindi secondo me è autorizzato ad aprirla;
3) la risposta di Claude non è molto logica ma non esclude la mia teoria; istintivamente ha avvertito qualcosa che lo ha portato ad aprire la bambola.

[SM=x520556]




1) giusto, ma Peter non era abituato a ricevere visite notturne, anche da parte del fratello, tant'è vero che nota subito che qualcosa non va, entrando in casa.
2) e 3) certo, ma lo sceneggiatore ha messo in bocca a Claude una battuta infelice

A parte ciò, comunque, come già detto, lo sceneggiato nel suo insieme mi è piaciuto.

[SM=x520499]


ba1ba2
00lunedì 28 settembre 2009 23:48
una curiosità: sul biglietto che Peter trova sull'auto con l'appuntamento con Lisa dal dentista c'è scritto Piazza Amedeo.
In realtà invece la scena è girata a Piazza dei Martiri che dista circa
1 km da piazza Amedeo. [SM=x520504]
Ma non si poteva scrivere sul biglietto Piazza dei Martiri visto che è li che si è girata la scena? [SM=x520504] Boh!!

a.scaglioni
00sabato 14 settembre 2013 17:49
"Dimenticare Lisa" contiene un piccolo mistero che ancora non sono riuscito bene a decifrare. Condivido l'opinione di chi ha detto che il finale è farraginoso e di difficile comprensione. Invece leggendo anni fa il romanzo che ne è stato tratto l'ho trovato molto bello e assai più convincente di quello televisivo. Ora dato che lo script tv è stato realizzato prima del romanzo, cosa ne dobbiamo dedurre? Che Durbridge, non convinto di come gli era venuto il primo finale, ha approfittato per riscriverlo? Oppure che l'adattamento italiano ha reso inutilmente confusa e poco comprensibile la conclusione? Forse qualche chiarimento mi verrà dalla visione dell'originale inglese, la cui copia DVD dovrebbe arrivarmi prossimamente (ho dovuto ordinarlo in Germania dato che in Inghilterra non esiste!)Spero che il mistero si chiarisca e non mancherò di farvelo sapere.
Lucawenz
00lunedì 23 settembre 2013 23:07
Re:
EffeCi61, 25/08/2009 01:02:

La sigla era "I only have eyes for you", cantata da Art Garfunkel... ho ancora il 45 giri da qualche parte, forse addirittura con la copertina originale... [SM=x520490]




a.scaglioni
00mercoledì 9 ottobre 2013 18:40
In attesa di tornare ad occuparmi del mio articolo a puntate su Francis Durbridge, sono qui per mantenere una promessa. Qualche settimana fa avevo postato un messaggio su questa pagina dedicata a "Dimenticare Lisa", scrivendo delle mie perplessità sulla differenza tra il finale dello sceneggiato italiano e il romanzo che Durbridge aveva tratto dal suo copione originale. Ora sono in grado di dare una risposta, dato che ho visto lo sceneggiato inglese del 1975, The Doll" (recentemente edito in DVD in Germania, per fortuna in doppia lingua tedesco/inglese). Il finale della versione italiana è DIVERSISSIMO da quello scritto da Durbridge. Il romanzo, edito anni fa sul Giallo Mondadori col titolo "La bambola sull'acqua" è invece fedelissimo all'originale, e quindi se volete sapere come va davvero a finire "The Doll" cercate di ritrovare quello. Sono passati tanti anni, ma in qualche libreria dell'usato è ancora possibile trovarlo e credo che sia disponibile anche su ebay a prezzi accessibilissimi. Oppure, se sapete l'inglese, potete ordinare anche voi il DVD tedesco (ma ripeto con anche l'audio inglese) DIE PUPPE facilmente ordinabile su Amazon.
Lucawenz
00mercoledì 9 ottobre 2013 21:31
Io ho letto "La bambola sull'acqua" anni fa, e in effetti era molto diverso dallo sceneggiato Rai.
a.scaglioni
00giovedì 10 ottobre 2013 18:19
Mi fa piacere che tu l'abbia letto, così puoi capire cosa intendo senza che io debba entrare nei dettagli. Nelle prossime settimane, mi rivedrò la versione italiana che è qualche tempo che non rivedo per intero, cercando di capire, se possibile, quale strano ragionamento possa avere spinto regista e sceneggiatore (che dovrebbe essere la sola Franca Cancogni a cui nei titoli di testa viene attribuito anche l'adattamento) a stravolgere completamente (perché in questo caso parlare di stravolgimento non mi pare affatto esagerato!) il finale originale di Durbridge. Un eccesso di romanticismo, o invece la solita mania dietrologica tutta italiana di dare sempre la colpa di ogni mistero ai cosiddetti "poteri occulti"? [SM=g27833]
veu
00sabato 12 ottobre 2013 14:27
Una curiosità: ma quali sono le differenze tra lo sceneggiato inglese e quello italiano, a parte il finale?
a.scaglioni
00domenica 13 ottobre 2013 10:58
Attenzione, questa mail potrebbe contenere alcuni spoilers!

In realtà, non ci sono grandi differenze tra le due versioni (a parte i soliti cambi di nomi dei personaggi) fino praticamente agli ultimi 15-20 minuti della terza puntata, dove praticamente cambia tutto rispetto alla versione italiana che edulcora moltissimo le responsabilità del vero colpevole, distribuendo le colpe tra i vari personaggi della vicenda, e seminando dubbi sui veri scopi di coloro che conducono le indagini, rendendo però così molto confuso l'epilogo. Insomma un tipico finale più in tema con il cinema e la tv d'inchiesta di quegli anni che con un giallo di Durbridge. Ma non vorrei entrare troppo nei dettagli. Come dicevo, cerca di procurarti il romanzo e capirai quello che voglio dire.
a.scaglioni
00domenica 3 novembre 2013 12:26
Mentre sto preparando la nuova puntata di FRANCIS DURBRIDGE E LA RAI dedicato appunto a "Dimenticare Lisa", mi sto rileggendo il romanzo, riguardando la versione inglese della miniserie, e anche consultando questo topic per essere più o meno sicuro di non trascurare nulla. E quindi mi sono imbattuto nelle vostre mail che dimostrano più che giustificate perplessità sul comportamento di Claude,il fratello di Peter, quando viene sorpreso al termine della prima puntata mentre sventra la bambola. Proverò anche ad inserire un paragrafo in proposito nel capitolo che sto scrivendo, ma nel caso non mi fosse possibile a causa della lunghezza, posso rispondere anche qui: il comportamento di Claude appare pazzesco, perché nell'adattamento italiano quella scena è COMPLETAMENTE INVENTATA. Durbridge non l'ha mai scritta. Nella versione originale, in realtà solo successivamente alla scoperta che la bambola che Peter ha rinvenuto nella sua vasca da bagno non è quella della nipotina di Sir Arnold Wyatt, i due fratelli insieme, su suggerimento di Claude, decidono di frugare l'interno della bambola per vedere se nasconde qualcosa e ovviamente non trovano niente. Ecco chiarito l'enigma dell'assurdo comportamento di Claude. [SM=x520510]
nedparker
00giovedì 7 novembre 2013 13:17
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:124051378=a.scaglioni, 03/11/2013 12:26]Mentre sto preparando la nuova puntata di FRANCIS DURBRIDGE E LA RAI dedicato appunto a "Dimenticare Lisa", mi sto rileggendo il romanzo, riguardando la versione inglese della miniserie, e anche consultando questo topic per essere più o meno sicuro di non trascurare nulla. E quindi mi sono imbattuto nelle vostre mail che dimostrano più che giustificate perplessità sul comportamento di Claude,il fratello di Peter, quando viene sorpreso al termine della prima puntata mentre sventra la bambola. Proverò anche ad inserire un paragrafo in proposito nel capitolo che sto scrivendo, ma nel caso non mi fosse possibile a causa della lunghezza, posso rispondere anche qui: il comportamento di Claude appare pazzesco, perché nell'adattamento italiano [G]quella scena è COMPLETAMENTE INVENTATA[/G]. Durbridge non l'ha mai scritta. Nella versione originale, in realtà solo successivamente alla scoperta che la bambola che Peter ha rinvenuto nella sua vasca da bagno non è quella della nipotina di Sir Arnold Wyatt, i due fratelli insieme, su suggerimento di Claude, decidono di frugare l'interno della bambola per vedere se nasconde qualcosa e ovviamente non trovano niente. Ecco chiarito l'enigma dell'assurdo comportamento di Claude. [SM=x520510] [/QUOTE][/POSTQUOTE]


Devo rileggere bene il romanzo che ho perchè in effetti il finale è differente dall'originale ma non è il solo finale durbridgiano che varia nel finale . Ad esempio Lungo Il Fiume sull'Acqua (L'Altro Uomo) presenta un finale differente più semplice e meno allungato dello sceneggiato..
a.scaglioni
00giovedì 7 novembre 2013 13:51

E' proprio così. Del resto, se vai a leggerti l'articolo che sto postando a puntate sul topic FRANCIS DURBRIDGE E LA RAI, vedrai che non è neanche l'unica altra variazione che traduttori, adattatori o sceneggiatori italiani hanno fatto ai copioni originali di Durbridge. Nella prossima puntata, che penso di postare tra domani e sabato, mi occuperò di "Dimenticare Lisa", ma purtroppo non potrò scendere nei dettagli di tante differenze tra la versione originale e quella italiana. Di alcune dovrò parlare per forza, ma non di tutte perché rivelerei particolari importanti per il finale. Tuttavia magari più avanti, proprio su questo topic relativo allo sceneggiato scriverò di più, con un bell'avviso di SPOILER per chi non vorrà leggerlo. [SM=x520510]
ryeyereryyer
00mercoledì 8 gennaio 2014 17:41
Re:
a.scaglioni, 14/09/2013 17:49:

"Dimenticare Lisa" contiene un piccolo mistero che ancora non sono riuscito bene a decifrare. Condivido l'opinione di chi ha detto che il finale è farraginoso e di difficile comprensione. Invece leggendo anni fa il romanzo che ne è stato tratto l'ho trovato molto bello e assai più convincente di quello televisivo. Ora dato che lo script tv è stato realizzato prima del romanzo, cosa ne dobbiamo dedurre? Che Durbridge, non convinto di come gli era venuto il primo finale, ha approfittato per riscriverlo? Oppure che l'adattamento italiano ha reso inutilmente confusa e poco comprensibile la conclusione? Forse qualche chiarimento mi verrà dalla visione dell'originale inglese, la cui copia DVD dovrebbe arrivarmi prossimamente (ho dovuto ordinarlo in Germania dato che in Inghilterra non esiste!)Spero che il mistero si chiarisca e non mancherò di farvelo sapere.




Quando vorrai farlo te ne sarò grato
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