I cento numeri di Tex che hanno fatto storia - Origini e sviluppo

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Tidus forever
00lunedì 9 agosto 2004 12:36
Che anno straordinario il 1969....L'uomo conquistava la Luna ed io non potevo non fantasticare. C'era un'atmosfera strana: per un attimo il genere umano smetteva di guardare in orizzontale e levava gli occhi verso il cielo; si restava immobili, a comtemplare quell'enorme mistero che risponde al nome di "uomo", che riuscì un giorno a spiccare il volo, anche grazie alla sua fervida fantasia. Ero lì, davanti alla TV, la notte della Luna. Sul tavolo della sala, delle riviste di "Epoca", abbondantemente sfogliate dai miei per gustarsi l'evento. C'era anche un Tex, il n° 99 della serie gigante, "La sconfitta", e quel titolo era inquietante; chissà perchè era finito lì! Non l'avevo letto, comunque: avevo altro a cui pensare! Altro che sconfitta! Fu soltanto l'anno successivo, nel 1970, sfogliando il Tex n° 113, "Tra due bandiere", alla pagina degli arretrati, che mi accorsi di quel numero magico: 99...come dire "qualcosa di particolare" in un anno particolare. Sembrava quasi la fine e l'inizio di una nuova era anche per Tex, il mio fumetto preferito. Mio fratello mi disse che, in quel numero, il ranger più famoso del mondo subiva la prima vera sconfitta in un duello, anche se l'avversario, un meticcio chiamato Ruby Scott, usava una fondina truccata: un perno permetteva alla stessa di ruotare e far sì che si potesse sparare senza estrarre il revolver. E non era che l'inizio delle sorprese:

n° 100 Supertex - 02.1969 = tutto a colori
n° 101 El Morisco - 03.1969 = splendida avventura "magica". Il raccapricciante Signore dell’Abisso rimesta nella lava bollente letali pietre verdi che mummificano all'istante.
n° 104 Il giuramento - 06.1969 = drammatica storia in cui Tex si vendica degli assassini che causarono la morte di Lilith, la moglie indiana.
n° 107 Gilas! - 09.1969 = Tex si finge un bandito, con la barba incolta e una benda nera sull’occhio, per sgominare una banda imprendibile.
n° 109 Massacro! - 11.1969 = uno dei più bei episodi, altamente drammatico e disegnato da un grandissimo Ticci.
n° 110 Chinatown - 12.1969 = inizia una delle avventure "cinesi" più belle di tutta l'intera saga texiana.

Era il marzo del 1970: non avevo mai letto i primi 100 numeri e li rimpiansi amaramente. Credevo di essermi perso il meglio, culminato in quel 1969 davvero magico. Ma non fu così. Gli anni '70 portarono Tex ad un livello qualitativo mai più eguagliato: sembrava impossibile, visto i precedenti; invece un Gian Luigi Bonelli particolarmente ispirato riuscì nell'impresa di creare autentici capolavori, sfornati in serie, un mese dopo l'altro.

Eccovi la lista. Mi piacerebbe molto commentarli assieme a voi.

n° 113 Tra due bandiere - 03.1970
n° 114 Quando tuona il cannone...- 04.1970
n° 115 Tramonto rosso - 05.1970
n° 116 La Dama di Picche - 06.1970
n° 117 El Paso - 07.1970
n° 118 La legge del più forte - 08.1970
n° 119 Senza tregua - 09.1970
n° 120 Sulle rive del Pecos - 10.1970
n° 121 Dugan, il bandito - 11.1970
n° 122 Sulle piste del Nord - 12.1970
n° 123 Tamburi di guerra - 01.1971
n° 124 Giubbe Rosse - 02.1971
n° 125 Il figlio di Mefisto - 03.1971
n° 126 I quattro amuleti - 04.1971
n° 127 Magia nera - 05.1971
n° 128 Il veliero maledetto - 06.1971
n° 129 Silver Star - 07.1971
n° 130 Il cacciatore di taglie - 08.1971
n° 131 Wanted - 09.1971
n° 132 Lo sfregiato - 10.1971
n° 133 Conestoga! - 11.1971
n° 134 Condor Pass - 12.1971
n° 135 Diablero - 01.1972
n° 136 La regina della notte - 02.1972
n° 137 Il ritorno di Montales - 03.1972
n° 138 Tragico assedio - 04.1972
n° 139 Adios, amigo! - 05.1972
n° 140 Arizona - 06.1972
n° 141 La trappola - 07.1972
n° 142 In nome della legge - 08.1972
n° 143 La cella della morte - 09.1972
n° 144 Mohaves! - 10.1972
n° 145 L'ombra del patibolo - 11.1972
n° 146 Terra promessa - 12.1972
n° 147 Cheyennes - 01.1973
n° 148 Kento non perdona - 02.1973
n° 149 Trading post - 03.1973
n° 150 "Sunset" Ranch - 04.1973
n° 151 L'ultimo poker - 05.1973
n° 152 Odio senza fine - 06.1973
n° 153 I predoni della sierra - 07.1973
n° 154 Una campana per Lucero - 08.1973
n° 155 San Francisco - 09.1973
n° 156 Lotta sul mare - 10.1973
n° 157 Il tiranno dell'isola - 11.1973
n° 158 I cacciatori di teste - 12.1973
n° 159 Lo sceriffo di Durango - 01.1974
n° 160 I killers - 02.1974
n° 161 Il fiore della morte - 03.1974
n° 162 Il ritorno di Yama - 04.1974
n° 163 Nel regno dei Maya - 05.1974
n° 164 La danza del fuoco - 06.1974
n° 165 Apache Kid - 07.1974
n° 166 La fine dei comancheros - 08.1974
n° 167 La notte degli assassini - 09.1974
n° 168 L'idolo di smeraldo - 10.1974
n° 169 La carica dei Navajos - 11.1974
n° 170 Sulle tracce di Tom Foster - 12.1974
n° 171 L'indiano bianco - 01.1975
n° 172 Il laccio nero - 02.1975
n° 173 L'ora della violenza - 03.1975
n° 174 L'artiglio ha colpito! - 04.1975
n° 175 I cacciatori di scalpi - 05.1975
n° 176 La città morta - 06.1975
n° 177 Fantasmi nel deserto - 07.1975
n° 178 I cavalieri della vendetta - 08.1975
n° 179 Assalto al treno - 09.1975
n° 180 Il quinto uomo - 10.1975
n° 181 Una stella per Tex - 11.1975
n° 182 Canyon Diablo - 12.1975
n° 183 Caccia all'uomo - 01.1976
n° 184 Mingo il ribelle - 02.1976
n° 185 Il giudice Maddox - 03.1976
n° 186 L'uomo dai cento volti - 04.1976
n° 187 Il mistero della miniera - 05.1976
n° 188 Il sentiero dei Broncos - 06.1976
n° 189 La mesa degli scheletri - 07.1976
n° 190 El Muerto - 08.1976
n° 191 La collina degli stivali - 09.1976
n° 192 Il tesoro di Victorio - 10.1976
n° 193 Trapper! - 11.1976
n° 194 Uomini senza paura -12.1976
n° 195 La corsa della freccia - 01.1977
n° 196 Dakotas! - 02.1977
n° 197 Gli scorridori del Rio Grande - 03.1977
n° 198 Nel covo dei banditi - 04.1977
n° 199 A sud di Nogales - 05.1977
Tidus forever
00martedì 7 settembre 2004 16:26
La Dama di Picche

Scritto da: Tidus forever 09/08/2004 12.36
n° 116 La Dama di Picche - 06.1970
n° 117 El Paso - 07.1970





Dal sito della Bonelli Editore:
"Una visione, un miraggio, un fantasma… eppure Madame de Thebe, apparsa a Tex e a Kit Carson nel deserto del New Mexico, sembra reale! La cartomante egiziana, che viaggiava con tutti i suoi averi su un carro accompagnata dal fedele servo Alì, era stata tradita tempo prima dalla sua guida: l’infame Tom Paxton aveva fatto inghiottire i due dalle sabbie mobili per derubarli! La donna, nota come la Dama di Picche, aveva maledetto il suo carnefice, mostrandogli l’anello di Anubi. Oggi, Madame de Thebe, o il suo spettro, affida il gioiello a Tex, incaricandolo di portare a Paxton un messaggio di morte."

Virgilio Muzzi, un disegnatore secondo me poco considerato, riesce nell'impresa di creare le giuste atmosfere per questa avventura paranormale. Lo avevo già "gustato" in avventure come "L'ultimo poker" e "Canyon Diablo", western classici che ci presentano un Tex sornione, deciso, ironico e terribilmente efficace. Perchè "La Dama di Picche" è un capolavoro? Le atmosfere, dicevo prima: il dito che appare sul comodino e si infila l'anello è assolutamente da cardiapalma! Oppure il carrozzone abbandonato nel deserto, in cui la Dama, sollevata dal fedele servitore, ormai completamente sprofondato, lancia la sua maledizione. Ed è proprio in quel deserto che Tex incontrerà lo spettro della Dama, che gli racconterà la sua triste vicenda. Tex non si rende subito conto che è un fantasma: poi, come gli era apparsa, col fedele servitore ed il carro, tutto cambia: il carro è distrutto, a pezzi, cose se fosse lì da chissà quanto tempo; ci sono le ossa dei cavalli...solo una cosa gli è rimasta...l'anello di Anubi. Il "bianco e nero", col tratto particolare di Muzzi, conferisce alla storia una sua particolare magia: avere tra le mani quell'albo è come fare un tuffo in una nuova dimensione, fuori dal tempo. Ci sono albi che il fedele lettore solitamente ama sfogliare, "annusando" di tanto in tanto quelle pagine che sanno di antico, quasi assaporandone l'oggetto; è un rituale che facevo spesso, da ragazzo, e "La Dama di Picche" rientra in quei capolavori senza tempo che si lasciano gustare ed amare.
[SM=x520499]
ugo.p
00mercoledì 8 settembre 2004 08:47
Anche per me la dama di picche e' uno dei piu' bei racconti del decennio, anche se devo dire che all'epoca (7anni) mi fece venire una bella strizza. Ricordo la scena finale quando lei appare a Paxton facendolo impazzire e lui comincia a scagliare dinamite distruggendo tutto compreso se stesso. Brrrr[SM=x520493]
Altrettanto belli anche se di diverso genere il n. 122 Sulle piste del Nord - 12.1970,n° 123 Tamburi di guerra - 01.1971
n° 124 Giubbe Rosse - 02.1971. Storia completamente diversa ma grandi disegni di Ticci; era il mio preferito. I disegni di Ticci mi davano la sensazione di guardare un film piu' che un fumetto tanto erano precisi e ricchi di particolari. un'emozione cosi' l'ho riprovata solo per l'ultimo Texone firmato dal grande Magnus. Che tratto, che stile.[SM=x520499]
coccolino +
00mercoledì 8 settembre 2004 19:15
Sono d'accordo con te, ugo.p, i disegni di Ticci sono cinematografici.
Nessuno, come lui, riesce a rendere animati i personaggi di Tex.
E' per questo che non mi piaceva Galeppini.
Magnus, poi, di un altro pianeta, naturalmente. Anche se pare avesse qualche problema a disegnare i cavalli... [SM=x520493]
Tidus forever
00giovedì 9 settembre 2004 20:14
n° 122 Sulle piste del Nord - 12.1970
n° 123 Tamburi di guerra - 01.1971
n° 124 Giubbe Rosse - 02.1971



Copertina gigante per un episodio gigante: sono tre numeri che hanno fatto la storia di Tex e del fumetto italiano. Ticci firma il suo capolavoro e G.L. Bonelli ci regala una storia che definire bellissima è poco. Eccone l'inizio della trama, direttamente dalla Bonelli:

Nel Grande Nord, le Giubbe Rosse di Jim Brandon sono alle prese con una brutta gatta da pelare: una tribù di indiani Fox, rifornita di armi e whisky in cambio di pepite dal bieco cacciatore Stan Jordan, si sbarazza dei nemici trafiggendoli con frecce nere, dopo averli legati a sinistre croci.

Apparentemente e superficialmente sembrerebbe un'avventura come tante: sempre indiani, sempre il cattivo commerciante, sempre le solite scaramucce. Grave errore di valutazione: c'è la vera essenza di Tex e rientra nei migliori 10 Tex di sempre!
Analizziamone i pregi, in quanto esente da qualsiasi difetto:

- Disegni: Ticci è stato uno dei maestri nel disegnare Tex. Le sue tavole non sono semplici disegni: sono quadri d'autore. Le grandi foreste del Nord, così come la natura ed i personaggi, ci trascinano dentro l'avventura; è come essere "dentro" le immense foreste...ci sembra quasi di sentire l'odore di muschio e la resina delle immense distese di abeti. I personaggi hanno una dinamicità straordinaria, dalle espressioni, ai movimenti, alle azioni convulse: nulla è lasciato al caso. Non è il disegno che si adatta alla storia: è la storia che si adatta al disegno, quasi G.L.Bonelli fosse accanto, fianco a fianco, tavola dopo tavola, al grande artista.

- Personaggi: giù il cappello davanti a questo Tex! E' un ranger sornione, capace di prendere a sberle il malcapitato come fosse uno straccio; e lo fa anche successivamente, mentendo spudoratamente, accendendosi una sigaretta, con un sorriso ed uno sguardo da faccia di bronzo come poche: il primo piano di Tex, in quel frangente, è la perfetta sintesi dell'eroe bonelliano. E quando volano i cazzotti, col malcapitato che svolazza da una parte all'altra della stanza, sorridiamo divertiti. Non è violenza gratuita: è Tex! In tutto questo, ovviamente, Ticci ha un ruolo fondamentale: i tratti somatici del ranger raggiungono vette altissime! I primi piani si sprecano: è anche attraverso di essi che il fumetto "parla" da solo. Quando mettono mano ai loro "clarinetti" sono devastanti: i suoi pards hanno il loro peso nella storia; non sono semplici comparse, ma autentici tizzoni d'inferno; ma senza mai perdere quell'ironia che si respira a piene pagine.

Da leggere e conservare in cassaforte, a doppia mandata.

[SM=x520499]
Paul the Templar
00mercoledì 15 settembre 2004 13:01
n° 113 Tra due bandiere - 03.1970
n° 114 Quando tuona il cannone...- 04.1970
n° 115 Tramonto rosso - 05.1970

Sono i tre albi che più amavo,perchè c'è un Tex umanizzato al massimo,costretto dal corso delle cose a stare,appunto,tra due bandiere.Ma conscio della logica suprema che vien fuori da tutto:la follia della guerra.
Paul the Templar
00venerdì 17 settembre 2004 07:23
n° 172 Il laccio nero -
n° 173 L'ora della violenza -
n° 174 L'artiglio ha colpito! -

Questa volta sono di scena i cinesi,in un'avventura epocale.
Memorabile l'avventura con le carrozze,in una Chinatown messa a ferro e fuoco dai 4 pard.

[Modificato da Paul the Templar 17/09/2004 7.24]

Tidus forever
00giovedì 24 febbraio 2005 19:24
Finalmente ho fatto ordine nella mia collezione: tutti i Tex dal 400 ad oggi sono stati imballati e portati in garage, mentre i primi favolosi 200 numeri sono ritornati a casa [SM=x520516] Sono passati 3 anni dall'ultima volta che li ho letti: il n° 2 è uno storico "Tex gigante": la copertina riporta il prezzo di L. 200, mentre gli altri numeri, ristampe anni '70, L. 350

A risentirci per qualche curiosità e per commentare ancora qualche mitica avventura.

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 24/02/2005 19.25]

Petgirl
00giovedì 24 febbraio 2005 19:27
Alla fiera del disco e del fumetto di Genova c'erano le bancarelle strapiene di Tex di ogni tipo: vecchi, nuovi, a striscia, etc... roba da portarsi via tutto!
[SM=x520506]
Tidus forever
00giovedì 24 febbraio 2005 19:52
Re:

Scritto da: Petgirl 24/02/2005 19.27
Alla fiera del disco e del fumetto di Genova c'erano le bancarelle strapiene di Tex di ogni tipo: vecchi, nuovi, a striscia, etc... roba da portarsi via tutto!
[SM=x520506]



A Vicenza qualche mese fa c'è stata la mostra di Tex nei pressi della Basilica Palladiana. Ho visto finalmente dal vivo le mitiche striscie e non nascondo che avrei fatto volentieri una rapina [SM=x520495] Si respirava aria di antico, di leggendario, di un modo di fare fumetti decisamente più artigianale di adesso. Una volta c'erano Tex, Zagor, Mister NO, Piccolo Ranger; adesso la Bonelli sforna serie nuove, salvo chiuderle, alla faccia di chi le ha amate, se non "tirano". Nick Raider è uno di questi e Mister No sarà il prossimo. Tex campa di rendita, tra ristampe e controristampe e qualche scemo (come me) che si ostina a comprarlo anche oggi nonostante sia alla frutta. E' diventato un mito e come tale destinato a durare nel tempo; ma il vecchio Tex era un'altra cosa...

[SM=x520499]
Petgirl
00mercoledì 2 marzo 2005 12:42
Re:

Scritto da: coccolino + 08/09/2004 19.15
Magnus, poi, di un altro pianeta, naturalmente. Anche se pare avesse qualche problema a disegnare i cavalli... [SM=x520493]



Appena letto. Splendido, per me ancor più bello dei Tex originali.
Magnus è stato davvero un Grande[SM=x520489]
[SM=x520556]
Tidus forever
00domenica 27 marzo 2005 21:37
Ecco il primo articolo su Tex. Ne avevo previsti 3, ma credo che saranno almeno 5 o 6 [SM=x520505]

Tex Killer - parte prima

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 27/03/2005 21.37]

clopat
00lunedì 28 marzo 2005 11:29
Complimenti Tidus,un articolo veramente bello[SM=x520497] [SM=x520499]
Tidus forever
00lunedì 28 marzo 2005 12:08
Re:

Scritto da: clopat 28/03/2005 11.29
Complimenti Tidus,un articolo veramente bello[SM=x520497] [SM=x520499]



Grazie Clopat [SM=x520497] Lo scopo di questo "viaggio" non è soltanto raccontare a grandi linee la storia del personaggio (interessante per chi non ha mai letto tutta la collezione), quanto evidenziare alcune sfaccettature della sua personalità che l'hanno poi portato ad essere il protagonista di quei famosi 100 numeri da antologia: lì c'è l'essenza di Tex, quello che ancora oggi viene rimpianto dagli appassionati.

[SM=x520499]
DoctorStrange
00mercoledì 30 marzo 2005 00:57
Re: La Dama di Picche

Scritto da: Tidus forever 07/09/2004 16.26


Perchè "La Dama di Picche" è un capolavoro? Le atmosfere, dicevo prima: il dito che appare sul comodino e si infila l'anello è assolutamente da cardiapalma! Oppure il carrozzone abbandonato nel deserto, in cui la Dama, sollevata dal fedele servitore, ormai completamente sprofondato, lancia la sua maledizione. Ed è proprio in quel deserto che Tex incontrerà lo spettro della Dama, che gli racconterà la sua triste vicenda. Tex non si rende subito conto che è un fantasma: poi, come gli era apparsa, col fedele servitore ed il carro, tutto cambia: il carro è distrutto, a pezzi, cose se fosse lì da chissà quanto tempo; ci sono le ossa dei cavalli...solo una cosa gli è rimasta...l'anello di Anubi. Il "bianco e nero", col tratto particolare di Muzzi, conferisce alla storia una sua particolare magia: avere tra le mani quell'albo è come fare un tuffo in una nuova dimensione, fuori dal tempo. Ci sono albi che il fedele lettore solitamente ama sfogliare, "annusando" di tanto in tanto quelle pagine che sanno di antico, quasi assaporandone l'oggetto; è un rituale che facevo spesso, da ragazzo, e "La Dama di Picche" rientra in quei capolavori senza tempo che si lasciano gustare ed amare.
[SM=x520499]



Tidus, dici bene. La Dama di Picche è uno di quei TEX-Feticcio, al pari di altri albi del nostro come potrebbero essere DIABLERO, o IL FIGLIO DI MEFISTO (guarda caso tutte storie "magiche"), che hanno un non so che di particolare, di magnetico, di conturbante.
Il Bivio di Alamogordo: solo questo nome ci immette in un mondo scuro, buio, inquietante. TEX e CARSON dopo poche pagine sono gia' permeati da questa atmosfera indefinibile, rarefatta, onirica, che pervade la storia.
Anche dopo il "TEX! dimmi che non sto sognando" pronunciato da Carson quando tutto è gia' successo, è inutile: l'atmosfera cupa e incombente non si rompe..... i pards se ne vanno, si reincamminano, ma la presenza-assenza della Dama e di quanto è successo, rimane anche nelle scene diciamo cosi' "cittadine", normali, di vita quotidiana diciamo cosi'......
Uno dei momenti piu' "forti" è quando TEX mostra a Paxton l'anello di Anubi che porta al dito: non ricordo le parole precise, ma mi pare che Tex pronunci : "QUESTO?"...e a Paxton prende un colpo quasi da infarto.
Paxton morira bruciato nel suo appartamento, con al dito l'anello. Finale leggendario di una storia leggendaria, che come scrissi tanto tempo fa in un altro forum, uno si domanda come possa aver fatto GLB ad inventarsi.
Alle matite il grandissimo Muzzi. Senza di lui, la Dama di Picche non esisterebbe.
Il KID
00venerdì 1 aprile 2005 08:19
Ciao ragazzi, qui si parla del GRANDISSIMO TEX, che (oramai) fu....LA DAMA DI PICCHE, mi vengono i brividi solo a ripensarci, uno degli albi più belli in assoluto (ma dal 100 al 200, difficile fare una classifica[SM=g27836] )....LA DAMA DI PICCHE....un sogno...che GL BONELLI, tramuta in realtà!!!

Il KID
coccolino +
00venerdì 1 aprile 2005 09:14
Re:

Scritto da: Il KID 01/04/2005 8.19
Ciao ragazzi, qui si parla del GRANDISSIMO TEX, che (oramai) fu....LA DAMA DI PICCHE, mi vengono i brividi solo a ripensarci, uno degli albi più belli in assoluto (ma dal 100 al 200, difficile fare una classifica[SM=g27836] )....LA DAMA DI PICCHE....un sogno...che GL BONELLI, tramuta in realtà!!!

Il KID


Complimenti lei è il nostro centesimo cliente.
Per festeggiare l'evento ha diritto ad offrire da bere a tutti i restanti 99 componenti del Vicolo.
Beh, se vuole, può offrire da bere anche a se stesso: siamo generosi!


Benvenuto IL KID! [SM=x520512] [SM=x520497]
Giangi47
00venerdì 1 aprile 2005 12:04
ingresso libero
Ohe' Tidus in che posto trovo da risponderti? Giangi 1947
Tidus forever
00venerdì 1 aprile 2005 13:46
Re: ingresso libero

Scritto da: Giangi47 01/04/2005 12.04
Ohe' Tidus in che posto trovo da risponderti? Giangi 1947



Esattamente qui! [SM=x520505] Questo è il topic (argomento) dove puoi parlare liberamente di Tex. A dire il vero ho parecchia carne al fuoco ed aspetto solo di finire altri due o tre articoli sul Ranger per poi approfondirli qui. Sei liberissimo, comunque, di iniziare da dove vuoi o ti guida l'ispirazione (mi sembra di essere un mentecatto a parlare così a mio fratello [SM=x520495])

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 01/04/2005 13.46]

Tidus forever
00venerdì 1 aprile 2005 13:48
Re:

Scritto da: Il KID 01/04/2005 8.19
Ciao ragazzi, qui si parla del GRANDISSIMO TEX, che (oramai) fu....LA DAMA DI PICCHE, mi vengono i brividi solo a ripensarci, uno degli albi più belli in assoluto (ma dal 100 al 200, difficile fare una classifica[SM=g27836] )....LA DAMA DI PICCHE....un sogno...che GL BONELLI, tramuta in realtà!!!

Il KID



Ola Kid! [SM=x520507] Benvenuto anche a te! Vedrai che qualcosa di buono riusciremo ad estrapolare dal Ranger! Mi sento ispiratissimo! [SM=x520505] [SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 01/04/2005 14.46]

DoctorStrange
00venerdì 1 aprile 2005 15:24
Re:

Scritto da: Il KID 01/04/2005 8.19
Ciao ragazzi, qui si parla del GRANDISSIMO TEX, che (oramai) fu....LA DAMA DI PICCHE, mi vengono i brividi solo a ripensarci, uno degli albi più belli in assoluto (ma dal 100 al 200, difficile fare una classifica[SM=g27836] )....LA DAMA DI PICCHE....un sogno...che GL BONELLI, tramuta in realtà!!!

Il KID



Il KID qui?? E cos'è, un Pesce d'Aprile?[SM=x520515]
Benvenuto![SM=x520505] [SM=x520507] [SM=x520499]
Il KID
00venerdì 1 aprile 2005 17:31
Ciao ragazzi!!! Ciao grandissimo TIDUS!!!

Grazie a tutti per il benvenuto!!![SM=x520508]

COCCOLINO, dove ci troviamo per bere???[SM=x520524] [SM=x520518]

Il KID
Il KID
00venerdì 1 aprile 2005 17:33
ULLALLA'!!![SM=x520522]

Grazie DOTTORE!!![SM=x520513] [SM=x520514] [SM=g27811] [SM=x520556]

Il KID
Giangi47
00venerdì 1 aprile 2005 22:00
Anche il Kid e' qui. Benvenuto, ci ritroveremo spesso a commentare il grande Tex.Giangi 1947
DoctorStrange
00sabato 2 aprile 2005 00:18
Reprise SULLE PISTE DEL NORD

Scritto da: Tidus forever 09/09/2004 20.14
n° 122 Sulle piste del Nord - 12.1970
n° 123 Tamburi di guerra - 01.1971
n° 124 Giubbe Rosse - 02.1971



Copertina gigante per un episodio gigante: sono tre numeri che hanno fatto la storia di Tex e del fumetto italiano.




Tre numeri e un po', la storia comincia nel 121, non ricordo il n. di pagine precise comunque c'è tutto il prologo del sacrificio umano sulla Croce Tragica (titolo della Storia) e compare Brandon che ha il guizzo di far chiamare Tex a Fort Black.

Se comincio a parlare di questa storia finisco domanimattina, allora butto sul tavolo solo una semplice considerazione, anzi un elenco: questa storia ha uno dei cast - a livello comprimari - piu' leggendari e indimenticabili della saga texiana.
Escludendo i Pards e Brandon, ecco un veloce elenco (scusandomi per eventuali dimenticanze):

Bonnet e socio
Colonnello Strobel
Sergente Mendes
Madame Duchesne
Sokami
Lacoste
Ho-Kuan (e corvo "parlante")


PS ogni pagina di questa storia è leggenda.
Ora come ora, mi viene di citare la faccia sollevata del Col. Strobel - che si penti' come non mai di avergli dato in precedenza 24h di mano libera - quando Tex gli comunica che l'indomani leveranno le tende da Winnipeg. Semplicemente grandioso.
DoctorStrange
00sabato 2 aprile 2005 00:40
Altra roba sul tappeto.
Sempre in merito a SULLE PISTE DEL NORD, e allargandomi alle due storie di Ticci successive (quella che io chiamo "trilogia ticciana"), butto qualche mio pensiero sul tavolo, che vuole essere stimolo alla discussione con voi fratelli texiani.


Da sempre sono stato incuriosito dalle numerose assonanze tra queste tre storie:


SULLE PISTE DEL NORD (121/122/123/124)
TERRA PROMESSA (146/147/148/149)
LA NOTTE DEGLI ASSASSINI (166/167/168 )
tutte e tre disegnate da Giovanni Ticci, che veniva da VENDETTA INDIANA e MASSACRO!

E' come se ci fosse (e c'è) un "canovaccio" simile, o meglio in tutte e tre le Avventure esistono situazioni e personaggi che -pur nella loro diversita' - hanno elementi di analogia sorprendenti.

BONNET/GOLDFIELD/BILLING.
I tre "cattivi"......Bonnet finanzia la rivolta indiana con armi concedendo sacrifici umani alla tribu' di Sokami, Goldfield spenna le carovane dirette in California attraverso un meccanismo oliato e rodato, con l'aiuto di KENTO che prende accordi con Clayton, Bert Adams, e Harport.
Billing invece riduce alla fame il villaggio di Padre Fulton per poi impossessarsi delle pepite d'oro della zona....
Tre "bastardi" diversi, ma simili. Ciccioni tutti e tre, tutti e tre vengono sbatacchiati da TEX, e i primi due sempre di notte, quando i pards si infiltrano nei loro appartamenti sorprendendoli a bruciare nella stufa carte compromettenti).

Continuando sui parallelismi delle tre storie su citate:
La "confessione" dei due Sergenti.
MENDES, connivente nel losco "giro" di Bonnet a Winnipeg, era la "talpa" all'interno del comando della Mounted Police, irretito tra l'altro dalle grinfie di Madame Duchesne, maliarda ammialiatrice e strafighissima.
SLATER, invece, era al soldo di Billing e fu complice nel mancato invio dei rifornimenti a padre Fulton e ai suoi Dakotas.

TEX sbatacchia tutti e due all'interno dei rispettivi comandi, e con Mendes utilizza il vecchio trucco del "i tuoi compari hanno gia' cantato", inducendolo alla fuga, prontamente fermata, e con successivo pestaggio.
Con Slater invece metodi ancora piu' grezzi e sbrigativi, senza "trucco"....va subito al sodo menzionandogli le pepite.

Comune è anche l'incredulita' dei rispettivi superiori, Col. Strobel in SULLE PISTE DEL NORD, e Col. Ramsey in LA NOTTE DEGLI ASSASSINI, nello scoprire di avere tali serpi in seno.

In TERRA PROMESSA manca un episodio analogo....li', la grade confessione, la fece Bert Adams dopo essere stato estratto dalla buca in cui lo ficcarono Kento e i suoi, lasciandogli fuori solo la testa e con una lancia ficcata in terra a tormentargli il petto. Imbavagliato, in attesa degli avvoltoi.


Una costante in queste tre storie è che i rispettivi tutori dell'ordine (Col. Strobel delle Giubbe Rosse di Winnipeg/ Sceriffo di Cedar City - vi siete mai accorti che non ne sappiamo il nome? - /Sceriffo di Great Falls, ovverosia Bart Logan, ex- sergente di Fort Defiance, faccia non nuova a Tex e Carson), se pur in maniera diversa, sono esterrefatti dalla rapidita' con cui Tex Willer & Pards scoperchiano il marcio che domina Winnipeg/Cedar City/Great Falls.

Se il Col. Strobel, uomo vecchio stampo, dai caratteri discretamente rigidi e dalla scarsa elasticita' mentale (ma non uno stupido, tutt'altro)non arriva a credere se non dopo essere stato messo di fronte al fatto bruto che nel suo Comando è presente una spia (Serg. Mendes), lo sceriffo di Cedar City è piu' disincantato nell'apprendere man mano del nauseabondo traffico di Goldfield.
Bart Logan, invece, diventa piu' "complice" di Tex e Carson nello smascherare Billing, l'affamatore dei Dakotas di Padre Fulton.

Tre personaggi, tre psicologie, tre tutori dell'ordine diversi, ma uniti nell'avere di fronte un uomo che in 24 ore piomba in town, fotografa la situazione, e alla sua maniera arriva a fiutare il marcioe a raccogliere indizi, prove, confessioni in situazioni apparentemente "calme" ma che celavano un marcio e una puzza di zolfo percettibile solo da olfatti ultraallenati quali erano quelli del magico quartetto di Glb.
Nel tris capolavoro che si sta analizzando nelle sue assonanze e differenze interne (e non), ecco balzare all'occhio, sul versante personaggi femminili, che

1. Ne IL MESSAGGIO DEI DAKOTAS ("La notte degli Assassini") non c'è una donna che sia una (a parte le squaw del villaggio di P.Fulton)
2. Le due donne presenti invece in LA CROCE TRAGICA ("Sulle Piste del Nord) e TERRA PROMESSA sono quanto di piu' agli antipodi ci possa essere, come rappresentanti del gentil sesso.


RITA DUCHESNE (Sulle Piste del Nord). Appare verso i 2/3 del 122, dopo che TEX & Pards hanno scoperchiato e messo a ferro e fuoco Winnipeg, sotto gli occhi esterrefatti delle Giubbe Rosse, del Col Strobel e di Bonnet stesso e i suoi accoliti, le cui promettenti carriere sono state definitivamente sepolte sotto un buon metro di terra fresca.
TEX ne ha sentito parlare dal Sergente Mendes nella sua confessione fatta in guardina, e dopo l'episodio della Carrozza, dello Scuttergun, e della leggendaria sparatoria, TEX decide di andare a trovare al Cafe' de Paris la suddetta Rita.
Siamo verso l'imbrunire della giornata se non ricordo male, ed ecco apparirci Madame Duchesne.
Un "puttanone" di classe, che con fatica ha messo in piedi il suo locale e non vuole vederselo sfasciare dai 4 tizzoni d'inferno. La sua entrata in scena, con lo sparo verso il soffitto per calmare la rissa, e il successivo invito a TEX nel suo salottino, e via fino al tentativo del suo "socio" di impiombarla dalla finestra essendosi accorto che stava per "cantare" con TEX, sono un frammento texiano di levatura leggendaria. E poi la Tigre diventa gattina, e confessa tutto al nostro, sotto le orecchie del pards che erano piombati nel salottino ai primi spari.
Maliarda, ammaliatrice, di classe, bionda e longilinea, le darei un'eta' tra i 35 e i 40 perfettamente portati, con quel neo sul viso e il suo bocchino extralungo, è per me la miglior donna mai apparsa sulle pagine di TEX.

E ad essa, ecco contrapporsi invece una "ragazza da oratorio", la figlia di KANAB, la futura guida dei Mormoni assassinata nelle prime pagine di TERRA PROMESSA.
JUDY KANAB, ragazza "acqua e sapone" oserei dire, ma donna del West, con una sua fortezza interiore, che traspare dalla dignita' con cui affronta il lutto improvviso.
Ma anche lei che ha una sua sensualita'.....certo, diversa da quella di Rita. Mora, di un'eta direi sui 25/28 al massimo, molto carina, "donna da sposare", al contrario della Madame, con la quale i pensieri volano verso ben altri lidi =)
E Kit Willer la guardava, e pure con l'occhio dolce, Judy.....soprattutto dopo il tentato rapimento da loro sventato nel cuore della notte.
Poi venne accudita dallo sceriffo di Cedar City quando i Pards si presero il compito di scortare i Mormoni verso la Terra Promessa, avendo fiutato il marciume nauseabondo che emanava dalla carovana di Clayton.

Due donne "forti", dunque, ma agli antipodi, dalle personalita' diversissime; tutte e due uscite dalla penna di Glb e dalle matite di Ticci, che le donne le sapeva disegnare, eccome. Anche se dice ancora adesso che non gli piace farlo......



Tidus forever
00sabato 2 aprile 2005 14:22
Beh...Doctor....un intervento magnifico che passerò subito ad analizzare. Il tempo di riordinare le idee (nonchè i ricordi) e mi ci fiondo. Questo intervento soltanto per segnalarti che non sei passato inosservato [SM=x520505]

A risentirci tra qualche minuto.

[SM=x520497] [SM=x520556]
DoctorStrange
00sabato 2 aprile 2005 14:29
Re:

Scritto da: Tidus forever 02/04/2005 14.22
Beh...Doctor....un intervento magnifico che passerò subito ad analizzare. Il tempo di riordinare le idee (nonchè i ricordi) e mi ci fiondo. Questo intervento soltanto per segnalarti che non sei passato inosservato [SM=x520505]

A risentirci tra qualche minuto.

[SM=x520497] [SM=x520556]





[SM=x520556] [SM=x520497] [SM=x520499]
Tidus forever
00sabato 2 aprile 2005 14:37
Re: Reprise SULLE PISTE DEL NORD

Scritto da: DoctorStrange 02/04/2005 0.18



Tre numeri e un po', la storia comincia nel 121, non ricordo il n. di pagine precise....



"Dugan, il bandito" - pagina 87.

(Tidus, il pignolo [SM=x520505])

[SM=x520499]
Tidus forever
00sabato 2 aprile 2005 15:09
Re: Altra roba sul tappeto.

Scritto da: DoctorStrange 02/04/2005 0.40
Da sempre sono stato incuriosito dalle numerose assonanze tra queste tre storie:


SULLE PISTE DEL NORD (121/122/123/124)
TERRA PROMESSA (146/147/148/149)
LA NOTTE DEGLI ASSASSINI (166/167/168 )
tutte e tre disegnate da Giovanni Ticci, che veniva da VENDETTA INDIANA e MASSACRO!

E' come se ci fosse (e c'è) un "canovaccio" simile, o meglio in tutte e tre le Avventure esistono situazioni e personaggi che -pur nella loro diversita' - hanno elementi di analogia sorprendenti.




Ammetto di non avere mai sospettato o pensato una possibile analogia: tre storie fantastiche che si divorano e si rileggono sempre come se fosse la prima volta. In effetti, però, i punti in comune sono notevoli e forse proprio per questo sono avventure che ci piacciono particolarmente: il cattivo di turno che viene sbatacchiato come un sacco di concime, l'ironia di Tex e Carson, gli sceriffi o i tutori dell'ordine esterrefatti (ma in fondo simpaticoni nelle loro pungenti ed ironiche esternazioni), disegni straordinari, dialoghi mai banali e prolissi, azione quanto basta e, soprattutto, un Tex con una personalità ben definita (argomento che tratterò in uno dei futuri articoli dedicati al Ranger): un Tex che rimpiangiamo ancora oggi, ormai completamente stravolto e, per me, irrimediabilmente scomparso. Ma questa è un'altra storia e ritorno a bomba alla nostra discussione.
Una prima cosa che salta all'occhio del lettore più attento sono i disegni delle tre storie:
- SULLE PISTE DEL NORD, graficamente parlando, è un'apoteosi visiva che prosegue la strada intrapresa da Ticci con "Vendetta indiana" e "Massacro". C'è abbondanza di "tavole" particolareggiate, alcune più grandi del normale (rettangolari anzichè quadrate) ed i dettagli abbondano: in altre parole, una vera e propria delizia per i nostri occhi!
- TERRA PROMESSA ne è l'ideale seguito: il "tratto" è sempre ben caratterizzato, affatto spigoloso, con dei bei primi piani di Tex (specie quando si accende una sigaretta e fa, ironicamente, il "finto tonto": cose già viste nell'avventura sopra citata).
- LA NOTTE DEGLI ASSASSINI, pur nella sua splendida collocazione geografica (foreste e neve), comincia a farci intravedere un Ticci più "spigoloso": basta vedere i tratti somatici dei personaggi (sopracciglia, profili, bocca...); nel complesso, i 4 pards non denotano molto questo cambiamento, ma negli altri comprimari è abbastanza evidente. Questa "spigolosità" verrà successivamente accentuata.

[SM=x520499]
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