IT - di Stephen King

Tidus forever
00sabato 2 ottobre 2004 18:13


Ragazzi, il romanzesco è la verità dentro la bugia, e la verità di questo romanzo è semplice: la magia esiste (Stephen King)

A Derry, nel Maine, esiste una creatura spaventosa, ed un gruppo di amici, che già da ragazzini avevano combattuto contro IT (impossibile rappresentare altrimenti la creatura), si trova a dover fronteggiare il mostro. La storia si svolge in parallelo tra il presente e il passato, e mostra come siano cambiate le paure, ed il modo di combatterle, con il crescere dei protagonisti. In realtà la storia è semplicemente un pretesto per descrivere meravigliosamente il passaggio dall'età dell'infanzia a quella degli adulti.

Commento:

IT è stato il primo romanzo che ho letto di King, tra l'altro spinto dall'omonimo film per la TV, a mio avviso ben fatto e abbastanza fedele al racconto; il finale mi fece letteralmente ridere! Ma come? Una bella storia, misteriosa e psicologica, ben caratterizzata, si risolveva in una simile boiata? Fu così che fui spinto ad acquistare il libro, per approfondire alcune cose che non avevo bene afferrato e per verificare se il finale fosse proprio quello (bisogna stare attenti, alle americanate [SM=x520505]). Con mia grande sorpresa ho trovato il libro molto bello ed appassionante, molto psicologico e in alcune parti angosciante: peccato che il finale fosse proprio quello visto in TV! King ha il pregio di avere una discreta inventiva....ma spesso parte con un'idea, senza nemmeno sapere quale sarà la fine, restando intrappolato nella banalità. Ad ogni modo il romanzo (un bel malloppone di pagine), riesce a conquistare il lettore, specialmente nei capitoli dedicati all'infanzia. Un libro che amo, dunque...peccato per quel finale.

[SM=x520499]
Mamunia
00sabato 2 ottobre 2004 21:19
Io adoro Stephen King. Aspetto con trepidazione l'epilogo della torre e aspiro a leggere tutti i suoi libri nel giro di un paio d'anni (sono a quota 29).
Ho letto anche It, ma devo dire che non mi ha appassionato tanto quanto mi aspettavo. Ho avuto per la prima volta con King la sensazione di *doverlo* finire.. e ho fatto una faticaccia a leggerlo. Lo trovavo in alcuni punti gratuitamente logorroico, spesso scontato e i personaggi inverosimili. Non mi ha convinta, fin dall'inizio.
Diversamente invece è successo per molti altri libri di King. Da alcuni mi è stato addirittura impossibile staccarmi (Cose Preziose credo di averlo finito in un paio di round). Quando leggo Castle Rock da qualche parte divento pazza, basta già quello a mandarmi ai matti [SM=x520485]
I miei suoi libri preferiti - fino ad ora - sono: La chiamata dei tre e La Sfera Del Buio, per quanto riguarda la Torre Nera e Stagioni Diverse e Rose Madder, per il resto della produzione kinghiana. Tra i racconti brevi che ho preferito.. Il Bau bau e Gotham Cafè [SM=g27823]

Ciao Ciao [SM=x520505]

Jenny.
coccolino +
00sabato 2 ottobre 2004 22:11
Re:

Scritto da: Mamunia 02/10/2004 21.19
Tra i racconti brevi che ho preferito.. Il Bau bau
Jenny.



Mitico il bau bau!
E' da leggere ad un bimbo prima di mandarlo a nanna... [SM=x520493]
Mamunia
00domenica 3 ottobre 2004 10:02
Re: Re:

Scritto da: coccolino + 02/10/2004 22.11


Mitico il bau bau!
E' da leggere ad un bimbo prima di mandarlo a nanna... [SM=x520493]


Ho provato con la mia sorellina, ma mi sono spaventata più io che lo leggevo che lei che lo ascoltava.. [SM=x520501]

Jenny
pholas
00domenica 3 ottobre 2004 12:14
anche secondo me IT è di gran lunga inferiore a "l'ombra dello scorpione" a tutt'oggi, a mio parere il miglior libro di King, ma rimane anche inferiore a molti altri libri come ad esempio "Shining" a "Cose preziose" a "La Zona morta" e ne metterei anche altri. Come ichard Bachman ha però scritto un libro, anzi un racconto, che adoro letteralmente e che si chiama "La lunga marcia" e che trovo, nel suo simbolismo, tremendamente attuale,.
Come racconto breve per me assolutamente insuperabile "il wordprocessor degli dei" [SM=x520506]
Mamunia
00domenica 3 ottobre 2004 15:25
Alla Zona Morta ho sempre preferito la Metà Oscura (non chiedetemi perchè ho sempre messo in relazione i due libri.. forse perchè ne ho letto uno in fila all'altro).
Ho visto non molto tempo fa la versione cinematografica, molto riuscita a mio parere. Anche se Il Miglio Verde, Le Ali Della Libertà e Stand By Me sono insuperabili. [SM=x520485]

Jenny.
caulfieldh
00giovedì 14 ottobre 2004 11:19
Nel libro King affronta le paure dei protagonisti, il senso di appartenenza, l'unione, l'amicizia, la scoperta dei sentimenti; differenti emozioni amalgamate in una storia a metà tra il thriller e l'horror. Ho sempre amato questo tomone inquietante, mentre del film tv, come molti altri ripresi dalle storie del Re decisamente superficiale, ricordo positivamente solo Tim Curry, il pagliaccio nonchè ex Frank'n'Furter del Rocky Horror. Ciaooo
John Trent
00venerdì 15 ottobre 2004 13:45
Anche questo non l'ho letto.
Ne ho apprezzato moltissimo però la versione televisiva (finale in stop-motion a parte), sopratutto la prima parte con i ripetuti flashback dei bambini che ad uno ad uno venivano chiamati al telefono: "It è tornato"...
Tidus forever
00venerdì 15 ottobre 2004 18:04
Re:

Scritto da: John Trent 15/10/2004 13.45
Anche questo non l'ho letto.
Ne ho apprezzato moltissimo però la versione televisiva (finale in stop-motion a parte), sopratutto la prima parte con i ripetuti flashback dei bambini che ad uno ad uno venivano chiamati al telefono: "It è tornato"...



Anche a me il film non è dispiaciuto, finale a parte. Il libro, però, è ancora meglio. [SM=x520499]
walloz
00domenica 17 ottobre 2004 22:57
Re:
Sono d'accordo (tra l'altro lo sto rileggendo proprio in questi giorni per la ... esima volta).
Immaginiamo che i protagonisti dei vari reality show nostrani, invece che venire nominati e, semplicemente, esclusi dai set, ricevano il congedo come i marciatori del libro di Bachman/King... come farebbe il povero Costanzo a tirare avanti il suo baraccone della domenica??! [SM=x520491] [SM=g27823]



Scritto da: pholas 03/10/2004 12.14

Come ichard Bachman ha però scritto un libro, anzi un racconto, che adoro letteralmente e che si chiama "La lunga marcia" e che trovo, nel suo simbolismo, tremendamente attuale.



coccolino +
00lunedì 25 ottobre 2004 22:34
Io ne ho letto una grossa porzione in una di quelle giornate infinite in cui sei così fortunato che ti designano scrutatore di seggio elettorale.
Era sicuramente un referendum, probabilmente quello sulla caccia, che non raggiunse il quorum.

Così, discorrendo di Pispola e Peppola (due passeracei dell'elenco infinito di volatili cui si sarebbe dovuto vietare la caccia), mi leggevo il mattonazzo.

Mattone solo in apparenza, poi, perchè in realtà il libro è molto bello.
Ha un finale cretinetto, come tanti libri di King, ma per il resto è avvincente.
Certo non un capolavoro di letteratura, ma godibile.
Soprattutto durante un referendum sulla Pispola.
walloz
00lunedì 25 ottobre 2004 23:58
Insomma, il finale di "IT" non è piaciuto proprio a nessuno ! [SM=g27828]

Bè, neanche a me è piaciuto particolarmente, però siccome "qualsiasi cosa mi cammini sul corpo, se ha più di due gambe mi fa morire", l'ho letto tutto con un certo "timore"... nel senso che ogni 5 minuti mi distraevo per scrutare le pareti della camera da letto in cerca di eventuali, piccoli ... IT ! [SM=g27816]

Però, a parte quel fastidioso inconveniente, me lo sono proprio goduto, finendolo in meno di un mese durante una vacanza estiva.

Mi è piaciuta soprattutto la parte del romanzo ambientata negli anni 50. King ha la capacità straordinaria di rendere particolarmente vive le sue descrizioni, sia per quanto riguarda i personaggi che per i paesaggi. Il cinema, il campo dei giochi, la strada principale, i negozi... tutti questi luoghi sono riuscito ad immaginarmeli fin nei minimi dettagli solo grazie alle sue parole e ritengo che questa dote non sia cosa da poco. Lo stesso dicasi per i personaggi e la loro psicologia. Alcuni sono stati tratteggiati meglio di altri, è vero, ma nell'insieme non ne ho trovato nessuno che fosse completamente privo di spessore.

Un romanzo fiume, che parla di innocenza perduta da parte di ragazzini costretti a combattere un mostro che solo loro potevano vedere, e che solo grazie alle loro forze unite avrebbero potuto sconfiggere. Poi, una volta adulti, sono stati costretti a tornare al paese della loro infanzia da Mike Hanlon, il bibliotecario che non se ne era mai andato da Derry e l'unico della cerchia di amici che non aveva fatto strada nella vita, per affrontare nuovamente tutte le loro vecchie paure, ricreando quella magia che, come tanti anni prima, gli permetterà di sconfiggere nuovamente IT in uno scontro finale stupidotto, ma, almeno dal mio punto di vista, da brividi giù per la schiena !!

[SM=x520497] [SM=x520499]
prilla1972
00sabato 30 ottobre 2004 23:56
Ho visto il film e ho letto il libro : il primo non mi è piaciuto, il secondo sì.

Del libro mi è rimasta impressa (e mi fa tuttora venire un brividino per nulla piacevole lungo la schiena, se ci penso) la scena in cui la protagonista sta prendendo il thè con una dolce vecchietta, la quale nel corso della piacevole conversazione, tra un pasticcino e l'altro si trasforma gradualmente in una creatura mostruosa...
Tidus forever
00domenica 11 gennaio 2009 13:52
Re:
John Trent, 15/10/2004 13.45:

...sopratutto la prima parte con i ripetuti flashback dei bambini che ad uno ad uno venivano chiamati al telefono...



Oggi ho comprato il DVD di questo appassionante racconto di King. Pur essendo inferiore al libro, sono proprio i flashback che riescono a ricostruire alla perfezione l'atmosfera dei luoghi dove si svolge la storia. Nella locandina allegata, ho scoperto che Jonathan Brandis, interprete di William Denbrough bambino, si è suicidato nel novembre del 2003 ad appena 27 anni. Non lo sapevo. [SM=x520526]



[SM=x520499]


EffeCi61
00martedì 13 gennaio 2009 20:57
Considerando che hai riesumato un thread del 2004, si può essere in perfetta sintonia con Stephen King nel dire che "a volte ritornano"... [SM=x520512]

Film decente, ma assolutamente non a livello del libro...
principenero717
00venerdì 16 gennaio 2009 03:09
Re:
EffeCi61, 13/01/2009 20.57:

Considerando che hai riesumato un thread del 2004, si può essere in perfetta sintonia con Stephen King nel dire che "a volte ritornano"... [SM=x520512]

Film decente, ma assolutamente non a livello del libro...




Il film nin effetti non si avvicina lontanamente al libro...
ricordo che durante la lettura ho avuto quella sana paura e commozione legata alla vicenda dei ricordi d'infanzia dei protagonisti, raccontati in modo stupendo.....
Nel film non ho notato nulla di tutto questo.
La parte relativa alla discesa in bicicletta, quella finale l'ho letta decine di volte...


a proposito, dopo la lettura di IT, chiamai silver il mio bolide, ovviamente una bicicletta mezza scassata [SM=x520505]
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