Il fatto (da La gazzetta dello Sport)
INDIANAPOLIS (Usa), 19 giugno 2005 -
Altro che un secondo GP negli Usa a Las Vegas… La F.1 stavolta l’ha combinata grossa, proprio davanti a un pubblico da sempre un po’ freddo nei confronti di questa categoria automobilistica. Un pubblico che oggi ha assistito a Indianapolis a uno spettacolo mai visto, un GP farsa corso da solo sei vetture: due Ferrari, due Jordan e due Minardi. Cioè le squadre con gomme Bridgestone. Tutte le altre, cioè quelle gommate Michelin (McLaren, Bar, Williams, Renault, Red Bull, Sauber e Toyota) hanno preso la decisone più drastica ma alla fine inevitabile, ritirarsi dopo il giro di ricognizione senza disputare il GP mancando le condizioni di sicurezza delle coperture francesi.
Il pubblico non sapeva nulla del caos gomme di questi due giorni e ha visto solo l’allucinante effetto conclusivo: solo sei macchine schierate al via e una gara con tutti gli altri protagonisti subito ai box. Inevitabili i fischi e qualcuno ha anche lanciato bottigliette in pista.
Ha quindi vinto lo sport e la sicurezza, ma hanno perso i tifosi che hanno assistito ad una gara farsa: come andare all'Opera ed assistere soltanto allo sculattamento di una velina. Chi era a casa poteva spegnere la TV, chi era al circuito, previo pagamento del biglietto, poteva soltanto alzare il dito medio nei confronti della FIA che aveva respinto qualsiasi tipo di proposta, per la sicurezza, da parte dei teams.