Il delitto Notarbartolo - di Alberto Negrin - con Ivo Garrani, Luigi la Monica, Paolo Falace, Pierluigi Giorgio

Il delitto Notarbartolo (1979)

Regia di
Alberto Negrin

Cast:
Ivo Garrani .... Emanuele Notarbartolo
Pierluigi Giorgio .... Leopoldo Notarbartolo
Antonio Fussone .... Garufi
Gilberto Idonea .... Carollo
Paolo Falace .... Fontana
Bruno Alessandro .... Onorevole Palizzolo
Sebastiano Indelicato .... Sanfilippo
Sebastiano Iacobello .... questore Ballabio
Fernando Jelo .... ispettore Di Biasi
Luigi La Monica .... avvocato Marchesano
Angela Leontini .... Santa Sorge
Giambattista Spampinato .... capitano Ortolani
Giuseppe Ventura .... Diletti
Antonio Di Grazia .... Filippello

Musica di
Egisto Macchi

Trama:
Il 1 febbraio 1893, sulla ferrovia tra Termini Imerese e Trabia, è assassinato nello scompartimento di prima classe sul quale viaggia il marchese Emanuele Notarbartolo (Ivo Garrani), la prima vittima "eccellente" della mafia. Dopo essersi difero da ventisette coltellate inflitte da due uomini saliti sul treno, il suo corpo è gettato fuori dal finestrino e di notte rinvenuto sul ciglio della ferrovia. Ma chi era il marchese Notarbartolo? Un uomo di larghe vedute, sostenitore del liberalismo conservatore, aveva studiato storia ed economia a Parigi e Londra e si unì alla spedizione dei Mille. Sindaco di Palermo dal 1870 al 1873, Notarbartolo fu direttore del Banco di Sicilia, pestandi i piedi a Cosa Nostra mentre reggeva entrambe le cariche.

Viste stamattina le prime due puntate. E' il classico racconto sulla mafia, basato su una storia vera, ben confezionato, con attori in parte, che si lascia guardare volentieri. IMHO non è un capolavoro indimenticabile, ma sicuramente interessante. Ban ricostruita la vicenda narrata con interessanti spunti di riflessione sul fenomeno che, pur mutato ed ancor più radicato nel corso dei decenni, è ancor oggi attualissimo. Giudizio finale rimandato alla visione dell'ultima puntata.

Tidus forever, 20/08/2010 17.51:

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Giudizio finale rimandato alla visione dell'ultima puntata.

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Un'ultima puntata basata interamente sul processo ai mandanti del delitto. Punto.

E' uno sceneggiato molto istruttivo, dal quale apprendiamo che i contesti "mafiosi" hanno spesso a che vedere con la fame e il malessere sociale ma molto più spesso con il potere e con gli uomini che lo esercitano. Perchè questi ultimi dovranno pur trarre da qualche parte i voti che gli sono utili per governare...
Questo vale per tutti, per i maggiorenti siciliani di fine ottocento che orchestravano le speculazioni delle banche (all'epoca c'erano "le banche", e non la "Banca d'Italia") ma anche per i politici locali degli anni settanta del secolo scorso che offrivano il loro pacchetto di voti ai notabili DC in cambio di un ministero o di un sottosegretariato dove farsi gli affari propri...