L'anima dei nostri cari amici

principenero717
00giovedì 19 ottobre 2006 15:55
Questo topic nasce a seguito del toccante topic aperto da Claudio riguardo la sua Lulù.
Ieri sera mi è arrivato un sms da un caro amico e collega che mi annunciava la morte del cagnolino vissuto con lui per 16 anni.
Un piccolo cane cieco dalla nascita amorevolmente accudito da lui e dalla sua famiglia.
In quel messaggio traspariva un forte dolore.

Io non ho mai avuto un cane o un gatto, anche se vorrei molto.
Ricordo un psciolino, che è stato con noi per diversi anni, quando ti avvicinavi al vetro dell'acquario si faceva incontro e con la bocca seguiva il tuo dito contro il vetro.
Quando morì ricordo che lo chiusi in una scatoletta nella quale misi un mio oggetto caro e del cibo, lo portai presso un fiume, con mio padre e l'appoggiai all'acqua, per facilitargli l'arrivo al mare.
Soffrii molto in quella circostanza, immaginando Gandalf (così l'avevo chiamato [SM=x520488] ) che avrebbe nuotato in un luogo libero dal vetro che in qualche modo limitava la sua libertà.
adoro gli animali, credo di avere con loro un rapporto in generale migliore e più istintivo di quello che ho con il genere umano.

Sono assolutamente convinto che anche loro hanno un anima e che anche loro sopravvivano alla morte terrena.
Diventano persone della famiglia e rimangono con noi grazie all'amore che ci hanno donato quando erano in vita.

Mi piace davvero pensare così...
Tidus forever
00venerdì 20 ottobre 2006 13:39
Io ne sono più che convinto. Adoro cani e gatti, anche se non ne ho mai posseduti (questione di spazio). Il cane di mio fratello mi fa le feste e mi salta in braccio, previa rincorsa, ogni volta che vado a casa sua (e sono pochissime); idem col cane del mio amico, che corre giù lungo la rampa di scale, appena mi sente arrivare, scodinzolando ed in qualche modo "piangendo", lasciandosi accarezzare e guardandomi con due occhioni che chiedono soltanto affetto.
Il gatto della mia ex mi saltava sulla pancia quando guardavo la TV seduto in poltrona, tastando con le zampe per trovare la giusta posizione e fare girella per poi accartocciarsi beata. Faceva immediatamente le fusa, lasciandosi dolcemente accarezzare.
Avevo anche dei bengalini, piccoli uccellini bianchi dal becco rosso, nati in casa dopo che il maschio e la femmina avevano costruito il nido utilizzando il cotone che avevamo infilato nella gabbietta. Quando la mattina accendevamo la luce, partiva immediatamente una raffica di cinguettii: era il loro saluto quotidiano. Uno di loro sopravvisse a mia madre (quando nacquero mia madre era ancora al mondo) e contribuiva a perpetuarne il fresco ricordo. Visse in totale la bellezza di 10 anni e quando morì io e mio padre lo portammo a Monte Berico, per seppellirlo sotto una pianta.

[SM=x520499]
principenero717
00venerdì 20 ottobre 2006 16:42
Re:

Scritto da: Tidus forever 20/10/2006 13.39
Io ne sono più che convinto. Adoro cani e gatti, anche se non ne ho mai posseduti (questione di spazio). Il cane di mio fratello mi fa le feste e mi salta in braccio, previa rincorsa, ogni volta che vado a casa sua (e sono pochissime); idem col cane del mio amico, che corre giù lungo la rampa di scale, appena mi sente arrivare, scodinzolando ed in qualche modo "piangendo", lasciandosi accarezzare e guardandomi con due occhioni che chiedono soltanto affetto.
Il gatto della mia ex mi saltava sulla pancia quando guardavo la TV seduto in poltrona, tastando con le zampe per trovare la giusta posizione e fare girella per poi accartocciarsi beata. Faceva immediatamente le fusa, lasciandosi dolcemente accarezzare.
Avevo anche dei bengalini, piccoli uccellini bianchi dal becco rosso, nati in casa dopo che il maschio e la femmina avevano costruito il nido utilizzando il cotone che avevamo infilato nella gabbietta. Quando la mattina accendevamo la luce, partiva immediatamente una raffica di cinguettii: era il loro saluto quotidiano. Uno di loro sopravvisse a mia madre (quando nacquero mia madre era ancora al mondo) e contribuiva a perpetuarne il fresco ricordo. Visse in totale la bellezza di 10 anni e quando morì io e mio padre lo portammo a Monte Berico, per seppellirlo sotto una pianta.

[SM=x520499]



Bellissimo post Andrea, davvero [SM=x520497] [SM=x520497] [SM=x520497]
clopat
00sabato 21 ottobre 2006 07:19
Il mio approccio con gli animali non e' stato molto bello,avevo 5 anni e presi il povero gatto vagabondo del paese(amatissimo da mio padre)e lo lanciai dalla finestra del secondo piano,fortunatamente non si fece nulla e continuai ,imperterrito, tirando sassi alle lucertole o bruciando formicai.Passata quell'eta' vivace,nelle estati, in campagna. mi affezionai ai vari gatti o cani che giravano randagi alla ricerca di un tozzo di pane.Solo nel 1995,pochi mesi dopo il nostro matrimonio,mia moglie tornando da Cuneo,arrivo' con un gattino di 2 o 3 mesi,bellissimo, nero e bianco,una sorta di gatto Silvestro.Pensando fosse una micina,la chiamammo Lulu',solo dopo qualche mese ,scoprimmo i suoi..attributi ,tentammo di cambiargli il nome,ma alla fine rimase Lulu',che non era assolutamente poco virile,perche' qualche anno dopo,grazie al contributo di una micia,nacquero ,in casa nostra 3 gattini,di cui ,uno Tiger,e' rimasto con noi.
Non ho la fede, pero' spero,che un domani possa tornare ad accarezzare e sentire le fusa del mio micione.
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