Maria Montessori

Mikayla Dryadia
00martedì 29 maggio 2007 10:23
Maria Montessori, figlia di Alessandro e Renilde Stoppani, nasce il 31 agosto 1870 a Chiaravalle (AN) in una casa sita al civico 10 di Piazza Mazzini come testimoniato dal certificato di battesimo dell'insigne pedagogista. Pochi anni dopo si trasferisce, con tutta la famiglia, a Roma, da poco capitale. Fin dai primi anni di studio si interessa alle materie scientifiche. Si iscrive alla Facoltà di Medicina dell'università di Roma e nel 1896 è la prima donna a diventare medico dopo l'unità d'Italia.

Ottiene la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell'università, dedicandosi al recupero dei bambini con problemi psichici, da lei chiamati anormali.

Partecipa a numerosi convegni su materie Pedagogiche, recandosi in numerose città europee dove apprende il metodo sperimentale di rieducazione dei minorati mentali, applicato da J. Itard e E. Séguin.

Contribuisce con il suo impegno all'emancipazione femminile ed è rimasto famoso un suo intervento al Congresso femminile di Berlino nel 1896. Diventa direttrice della scuola magistrale ortofrenica di Roma, dove vi istituisce, a San Lorenzo nel 1907, la prima Casa dei Bambini, in cui applica una nuova concezione di scuola d'infanzia: Il metodo della pedagogia scientifica, volume scritto e pubblicato a Città di Castello (Perugia) durante il primo Corso di specializzazione (1909), viene tradotto e accolto in tutto il mondo con grande entusiasmo. Nel 1913, ad esempio, il suo metodo riscosse un discreto interesse nel Nord America, e dopo una successiva fase di declino fu riportato in auge da Nancy McCormick Rambusch, fondatrice, nel 1960, della Società Montessori Americana.

Dal successo del suo esperimento nasce il movimento montessoriano, dal quale avrà origine nel 1924 la scuola magistrale Montessori.

Nel 1924 fonda l'Opera Nazionale Montessori, eretta in Ente Morale e volta alla conoscenza, alla diffusione, all'attuazione e alla tutela del suo Metodo. Maria Montessori ne diviene Presidente onoraria.

Nel 1929 viene fondata l'Associazione Montessori Internazionale (A.M.I.) di cui attualmente è presidente la nipote Renilde Montessori. Nei primi anni '30 incontra incomprensioni e crescenti difficoltà da parte del regime fascista che aveva tentato di farne uno strumento di propaganda politica e nazionalistica e soprattutto da parte del regime nazista che fece sì che la sua immagine e i suoi libri venissero dati alle fiamme prima a Berlino e poi a Vienna.

Nel 1933 Maria e il figlio Mario Montessori decidono di dimettersi dall'Opera Nazionale, che in pratica verrà definitivamente chiusa nel 1936, insieme alla "Scuola di metodo" operante a Roma dal 1928. A causa degli ormai insanabili contrasti con il regime fascista si trova costretta ad abbandonare l'Italia, nel 1934. Continuano così i suoi viaggi in vari paesi per diffondere la propria teoria educativa. Si reca in India, durante la seconda guerra mondiale, dove continua a diffondere la sua opera pedagogica, per tornare poi in Europa nel 1946. Ovunque viene accolta con onori.

Al suo rientro in Italia, nel 1947, si preoccupa innanzitutto di ricostruire l'Opera Nazionale alla quale vengono affidati praticamente gli stessi compiti previsti dallo Statuto del 1924, la cui attuazione e il cui sviluppo venne favorito anche attraverso la presenza di "Vita dell'infanzia" di cui ispirò e determinò la nascita.

Grazie all'impulso datole da Maria Jervolino e Salvatore Valitutti, l'Opera Montessori poté riprendere e sviluppare le proprie finalità valorizzando i principi pedagogici della fondatrice e diffondendo la conoscenza e l'attuazione del Metodo.

A causa di una grave crisi finanziaria ed organizzativa ne fu commissariata la gestione fino al 1986, quando, completamente risanata, riacquistò la propria fisionomia statutaria che ancor oggi la caratterizza.

Maria Montessori muore il 6 maggio 1952 nella città di Noordwijk in Olanda.

Il pensiero pedagogico montessoriano parte dallo studio dei bambini con problemi psichici, successivamente lo espande allo studio dell'educazione per tutti i bambini. Lei stessa sosteneva che il metodo applicato su persone subnormali aveva effetti stimolanti anche se applicato per l'educazione di bambini normali.

Il suo pensiero identifica il bambino come essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali (come l'amore), che l'adulto ha ormai compresso dentro di sé rendendole inattive. L'adulto ha la tendenza a reprimere la personalità del bambino e spesso lo costringe a vivere in un ambiente di altra misura con ritmi di vita innaturali.

Il principio fondamentale deve essere la libertà dell'allievo, poiché solo la libertà favorisce la creatività del bambino già presente nella sua natura. Dalla libertà deve emergere la disciplina. Un individuo disciplinato è capace di regolarsi da solo quando sarà necessario seguire delle regole di vita.



tratto da Wikipedia.

Aggiungo che la Montessori da una relazione con un suo insegnante, il dott. Montesano, ebbe un figlio che non potè crescere in quanto gli fu portato via dal padre che si rifiutò di sposarla, ma che poi gli fu vicino nelle sue battaglie..
maured
00martedì 29 maggio 2007 12:35
una grandissima donna che ammiro incondizionatamente [SM=x520527]
principenero717
00mercoledì 30 maggio 2007 02:05
Ammirazione incondizionata per questa grande Donna [SM=x520527] [SM=x520527] [SM=x520527]
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