Mi è arrivato e l'ho visto; si tratta non della versione originaria in due puntate, ma di quella 'condensata' in un'unica puntata di 95 minuti, comunque penso che la sostanza non cambi.
La trama, più o meno, è quella che ho già brevemente accennato: siamo nel luglio 1982, e l'ingegner Roberto Lovari, che lavora presso gli impianti di TeleSpazio, in Abruzzo, riceve e registra su nastro uno strano segnale acustico proveniente dallo spazio; iniziano anche a capitargli strani e inquietanti fenomeni di sfasamento temporale, per cui l'uomo si trova a vivere eventi non ancora accaduti. Con l'aiuto di amici e colleghi, Roberto riesce a decifrare il segnale: si tratterebbe di un messaggio alieno riguardante un prossimo atterraggio, con tanto di coordinate della località prescelta. Intanto, anche a causa dei ricorrenti disturbi psichici cui è soggetto, il rapporto tra Roberto e la moglie si deteriora.
Passano gli anni e i decenni, ma gli alieni non arrivano.
Ma un giorno...
Non un capolavoro, ma un'opera interessante, con i pregi e i difetti tipici di Biagio Proietti: un ottimo spunto iniziale (con palesi citazioni da 'A come Andromeda' ed 'Extra'), ma sviluppato in un modo un po' confuso e verboso. Molto poco convincente, ad esempio, il modo in cui viene decifrato il segnale alieno.
Volendo riassumere il tutto con un voto, direi un 6 e mezzo.
- Pensi che un uomo possa cambiare il suo destino?
- Penso che un uomo fa quello che può, finché il suo destino non si rivela.
(L'ultimo samurai)