00 09/08/2004 12:35
Pochi fumetti possono vantare la longevità di Tex. La sua fortunata saga è anche dovuta a storie fantastiche ed a una grande caratterizzazione dei suoi nemici; tra tutti, Mefisto e Yama, negli anni '70, hanno rappresentato qualità e avventura. Questo articolo li vuole ricordare.


LE ORIGINI IN BREVE

Mefisto. Chi era costui? Se ci riferiamo alla serie "gigante", appare per la prima volta nel numero 3 di Tex, nel 1959, col nome di Steve Dickart. Semplice illusionista, era una spia al soldo dei messicani durante il conflitto tra Mexico e Stati Uniti; arrestato, ricomparirà nel 1964 col numero 39: non è più un mago da strapazzo, ma ha appreso alcune tecniche medianiche grazie ad alcune conoscenze di magia nera. Apparentemente ucciso da Tiger Jack, eccolo rispuntare nel 1967 con il numero 78 e pronto a prendersi la sua vendetta: la sua conoscenza dei poteri oscuri è approfondita grazie ad un saggio tibetano, Padma, che lo inizia, suo malgrado, nella speranza di un suo ravvedimento. Mefisto arriva quasi alla vittoria, ma l'omicidio del monaco tibetano si ritorce contro di lui e dopo una terrificante visione impazzirà, finendo in manicomio. Anno 1968: nel numero 93 Mefisto fugge dalla casa di cura e si rifugia in Florida, protetto dalle mura di un castello medievale e circondato da feroci guerrieri neri seguaci del vudù: è in compagnia del diabolico Baron Samedi, alias Jean de Lafayette, ricco piantatore di Haiti, un maniaco religioso evaso assieme a lui dal manicomio criminale. Finirà in tragedia, col castello bombardato dall'esercito e che si trasforma in una diabolica tomba.


MARZO 1971 - IL FIGLIO DI MEFISTO - TEX N° 125



Il numero 124 si chiudeva con un avvertimento:
"Se siete facilmente impressionabili, amici, NON leggete il prossimo numero"

Mefisto è sepolto vivo nella cripta del castello del Baron Samedi. Incomincia l'ultima e agghiacciante storia per il nemico storico di Tex: Galep disegna in maniera sublime questo angoscioso albo che entra di diritto nella storia del fumetto mondiale! Non è una storia....leggerlo è un'esperienza allucinante, un capolavoro gotico ed horror che resiste al tempo. Le visioni infernali trasudano tensione e la grande e lugubre sfera di cristallo, sorretta da quattro braccia villose, è il sottile filo che lega Mefisto a questo mondo, prima del grande balzo verso la morte. Succede all'improvviso: i grandi e famelici topacci lo assalgono e viene divorato vivo....tra un grido d'orrore, una vana supplica e disperate invocazioni, il malvagio mago Mefisto riesce a comunicare con il figlio Blacky, avuto in passato dalla cartomante Myriam, ed a ottenere un giuramento di vendetta. Una tetra pagina accompagna Mefisto nell'ultimo viaggio: un susseguirsi di grida, disperazione e morte. Chi può dimenticare quel dito squamoso, soprannaturale, che traccia una infuocata lettera M tra i vapori che fluttuano all'interno della grande sfera sotterranea? E' così che Yama, il nome che gli stessi inferi hanno dato a Blacky, entra in contatto con il defunto padre, che ormai ha varcato in nero cancello; egli prepara i suoi piani diabolici in compagnia di Loa, sacerdotessa voodoo, a bordo di un sinistro veliero ormeggiato nella baia della savana. Lì verranno consumati i riti più diabolici: viaggi allucinanti nei Mondi di Pietra, attraverso oscuri paesaggi desolati e creature striscianti nei profondi abissi dello spazio-tempo; orribili zombie dallo sguardo vitreo, sospesi tra la vita e la morte, che uccidono senza pietà e aprono porte nella semi-oscurità, pronti a colpire; spaventose evocazioni, tra sguardi luciferini e bestie immonde. Tutto questo non basterà, perchè Tex ed i suoi pards possiedono dei magici bracciali forniti dal loro stregone indiano; ecco, allora, l'idea della trappola: condurli dov’era morto Mefisto, nel sottorraneo, affinchì diventi la loro tomba e possano soffrire una lunga agonia. Ma i nostri eroi hanno mille risorse e sfuggono all'orribile sorte; e come spesso accade, anche il più mortale nemico, sconfitto, riesce a fuggire, ma in balìa degli elementi marini, sospinto con il suo veliero da una tempesta e nel buio della notte. Per chi ama le forti emozioni, questa avventura è un passo obbligato: un capolavoro dei '70 che ci viene data da un grandissimo Galep e uno sceneggiatore senza pari, G.L. Bonelli.


APRILE 1974 - IL RITORNO DI YAMA - TEX N° 162



Tempesta infernale. Il veliero è sbattuto tra terrificanti ondate e folate di vento, con fulmini che si stagliano nel cielo e che si scagliano sugli alberi della nave. L'equipaggio è scaraventato in mare, compresa Loa, la sacerdotessa, che chiede aiuto a Yama, inutilmente: la sua ultima maledizione è soffocata dal mare che la inghiotte. Yama, guidato dalle potenze infernali e dallo spettro di suo padre Mefisto, invocato a grande voce, urla disperatamente: "Notte mille volte maledetta!" Quando anche lui sarà scagliato in mare, la tempesta si placherà, paga del suo debito di sangue. Svegliato da un richiamo mediatico, approda miracolosamente al largo dello Yucatan, ospitato da pacifici indios. Facendo uso delle sue doti magiche, Yama si spaccia per l'incarnazione del dio Kukulkan e inizia un traffico di diamanti per rafforzare il suo regno e per preparare l'ennesima trappola a Tex ed i suoi pards: c'è un vecchio giuramento da mantenere! Mefisto, sebbene non più di questo mondo, interagisce con Yama, apparendo sinistramente ora in braciere, ora nella sfera di cristallo: non ha ancora varcato definitamente la soglia che lo condurrà "davanti al trono di pietra di colui che regna nei neri abissi"; il suo odio è inestinguibile e "quando Tex morirà, un grande grido di gioia si leverà dai prodondi abissi e dai neri cieli". Anche questa volta Yama è sul punto di vincere, ma gli indios vengono informati sulla sinistra natura dello stregone e liberano Tex per poi scagliarsi contro Yama. E' la fine di tutto! Il suo più grande trionfo è una disfatta! Non resta che la fuga, all'interno del tempio maya, fino al fatale errore: aziona la leva sbagliata, una leva che avrebbe dovuto aprire un varco nella foresta ma che invece gli spalanca la porta per un profondo abisso; come Lucifero, eccolo precipitare nel fiume sotterraneo, attraverso un viaggio senza ritorno.


EPILOGO

Mefisto e Yama: due personaggi legati da un diabolico destino, segnato da odio e morte: non esiste redenzione, ma solo malvagità; irrecuperabili, senza speranza, vittime della loro brama di potere e della loro sete di vendetta. Due personaggi che hanno fatto la storia di Tex di quegli anni, ripresi in seguito, fino alla "resurrezione" ignobile di Mefisto. Ma questa è un'altra storia.....

(dedicato a Galep, G.L. Bonelli e a tutti gli appassionati del vecchio Tex)[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 07/09/2004 15.42]



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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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