00 23/08/2004 21:31
Novembre 2001: finalmente Alice è a portata di mano.
Il suo non è un concerto, bensì un recital, ma va bene lo stesso, anzi è anche meglio.
Canta e recita per quasi due ore: lei sola sul palco con le sole tastiere ammalia ed incanta il pubblico.
Recita poesie di Pasolini, canta Battisti, Battiato, Fossati.
Il teatro sembra un salotto, quello che si vede in tanti film, dove Alice sembra avvolta da un alone di luce propria.
Una visione magica.
E chi mi tiene? Mi fiondo nel suo camerino: lei è molto gentile e disponibile, non si fa attendere né pregare.
Risponde con una calma ed una tranquillità che è contagiosa; sembra un'amica che si è persa di vista per anni e che poi si incontra di nuovo per caso.
Una grande Artista, una grande donna, una grande personalità.
Sono contento di averla potuta incontrare e conservo gelosamente la copertina del suo CD sul quale mi ha scritto "Non devi avere paura", titolo di una sua canzone del 1981.
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Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?