Scritto da: Nick the Toll 24/09/2004 23.39 Mi ha incuriosito uno scritto trovato sul web a proposito di "A Salty Dog", la celebre canzone dei Procol Harum che è un po' il simbolo sonoro di questo forum. Si tratta di un'interpretazione del testo di Keith Reid, sul quale sinceramente non mi ero mai soffermato, e che riporto di seguito: ---------------------------------------------------- 'All hands on deck, we've run afloat!' I heard the captain cry 'Explore the ship, replace the cook: let no one leave alive!' Across the straits, around the Horn: how far can sailors fly? A twisted path, our tortured course, and no one left alive We sailed for parts unknown to man, where ships come home to die No lofty peak, nor fortress bold, could match our captain's eye Upon the seventh seasick day we made our port of call A sand so white, and sea so blue, no mortal place at all We fired the gun, and burnt the mast, and rowed from ship to shore The captain cried, we sailors wept: our tears were tears of joy Now many moons and many Junes have passed since we made land A salty dog, this seaman's log: your witness my own hand ---------------------------------------------------- Mi avventuro in una traduzione, forzatamente libera, come succede tutte le volte che si ha a che fare con i testi dei Procol Harum (sicuramente scriverò delle sciocchezze: Danko, fatti vivo e correggi a piene mani): ---------------------------------------------------- "Tutti in coperta, ci siamo disincagliati!" sentii gridare il capitano "Esplorate la nave, sostituite il cuoco: che nessuno sopravviva!" Attraverso gli stretti, intorno a Capo Horn: fin dove possono fuggire i marinai? Un sentiero difficile, una strada tormentata, e nessun sopravvissuto Partimmo per luoghi sconosciuti all'uomo, dove le navi vanno a morire Nessuna vetta elevata, nessuna fortezza poteva eguagliare l'occhio del nostro capitano Al settimo giorno di mal di mare trovammo l'approdo Una sabbia così bianca, un'acqua così azzurra, un posto tutt'altro che mortale Scaricammo il cannone, bruciammo gli alberi della nave e raggiungemmo la spiaggia a remi Il capitano gridava, noi marinai piangevamo: le nostre erano lacrime di gioia Molte lune e molte estati sono trascorse da quando siamo approdati Un lupo di mare, questo marinaio: la mia mano ti è testimone ---------------------------------------------------- La tesi, che a me sembra molto sensata, è che questa sia una canzone sulla fede in Dio e sul Paradiso. Dio è rappresentato nella figura del capitano, che conduce con mano ferma i marinai verso un posto di sogno. La cosa è ancor più convincente se calate queste parole nella tensione drammatica del pezzo, con la voce di Gary Brooker, con l'arrangiamento orchestrale e con la bellissima prova di tutti gli strumentisti, fra i quali una menzione particolare va al batterista B.J.Wilson, la cui performance in "A Salty Dog" andrebbe studiata da tutti i musicisti che vogliono accostarsi seriamente a questo strumento. Che ne pensate?