00 16/10/2004 07:41
Umberto Tozzi/Howard Jones
Forse poi mi correggerò, ma mi sembra che l'esibizione dal vivo di Howard Jones sia una tra le cose più penose alla quali ho assitito. Lontano dalle sale di registrazione, dalla sua strumentazione elettronica che gli garantiva di poter cantare, il belloccio inglese stona in modo clamoroso e dimostra al mondo che la sua voce è tutta un trucco realizzato in sala d'incisione. Davvero da dimenticare, o da ricordare, a seconda del punti di vista. Mi spiace per Tidus, ma trovo il testo della canzone di Tozzi (del solito Bigazzi) davvero sconcertante. Vado a memoria:
"i muri vanno giù
al soffio di un'idea
Allah come Gesù
seduti dentro a una moschea"
brrrrrrr
[SM=x520497]


Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?