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Il confine del Monopoli

Enrico Ruggeri

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    Martino Mio
    00 21/10/2004 17:26
    L'ho sempre considerato un grande autore per grandi interpreti: "Il mare d'inverno" per Loredana Bertè, "Quello che le donne non dicono" per Fiorella Mannoia, "Strada per un'altra città" per Patty Pravo, giusto per citarne tre.
    Dotato di una voce e di un'interpretazione molto particolare, ha sfornato successi a non finire quali "Polvere", "Nuovo swing", "Il portiere di notte", "Rien n'est va plus", "Mistero" e tante altre.
    Dall'album "Polvere" è tratta quella che io ritengo una tra le sue canzoni più significative, "Quindici righe":

    Non tornerà, non tornerà
    non mi ha certo detto parole di speranza,
    forse nemmeno si ricorderà
    di un cielo, una coperta e una stanza.
    E quando le anime le lasci da sole
    si mettono a fare rumore.
    E la notte si allunga e non finisce mai,
    e di giorno vorresti dormire
    e diventa il tuo letto una sala d'aspetto
    di un treno che non può arrivare.
    Nemmeno stasera ti chiama;
    per forza, lei non chiamerà più.
    Ma quando una donna non ti ama
    sta vendicando un'altra
    che non hai amato tu.

    Splendida canzone!
    [SM=x520497]


    Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
    perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?
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    clopat
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    Sante Gaiardoni
    00 23/10/2004 21:11
    Come autore e' indubbiamente molto bravo,come cantante ha un timbro che non mi entusiasma.I suoi dischi che apprezzo di piu' sono i primi,ultimamente(anche per l'accoppiata con Andrea Miro')ho trovato che i suoi testi piu' banali.I migliori album,per me,sono,"Presente","Tutto scorre"ed"Enrico VIII", i migliori brani:"Nuovo swing";"Rien ne va plus","Il portiere di notte","Con la memoria"(cover di"Foreign affairs"di Tom Waits) ,"Lettera dal fronte"e"Il Natale dei ricordi"


    "Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"
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    Tidus forever
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    Mavaffffffff!!
    00 24/10/2004 15:10
    Le mie preferite:

    Nuovo swing
    Ti avrò
    Contessa
    Vivo da re
    Polvere
    Poco più di niente
    Il mare d'inverno
    Il portiere di notte
    Rien ne vas plus
    Peter Pan
    La band

    Amo alla follia la canzone "Polvere", rockeggiante, dura, straordinariamente evocativa: la versione "live" è addirittura migliore, più veloce, incalzante, trascinante, vibrante, sospinta dalla chitarra elettrica e dalla batteria. Poche parole, sintetiche, senza giri di parole; tutte racchiuse in quel "non mi cercare, chè non mi riconoscerai", sentenzioso, deciso, perentorio. La forza di questo brano la ritroviamo tutta nel finale, con l'ingresso della seconda voce che si inserisce: acuta, tesa, ci dipinge un quadro decadente, rimandando al cielo tutta la polvere della precarietà umana.

    Polvere

    Piano americano
    e sfioro il tavolo con una mano.
    Pomeriggio strano,
    e un desiderio che è fuggito lontano.

    Polvere, gran confusione, un grigio salone,
    in quale direzione io caccerò la
    polvere dai miei pensieri? E quanti misteri
    coi pochi poteri che la mia condizione mi dà.

    Aria un po’ viziata,
    quella finestra andrebbe spalancata.
    Tela rovinata,
    e la cornice tutta consumata.

    Polvere, troppi ricordi, è meglio esser sordi
    e forse è già tardi per togliere la
    polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi
    coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà.

    Non mi cercare, chè non mi riconoscerai
    Non mi cercare, chè non mi riconoscerai
    Non mi cercare, chè non mi riconoscerai
    Non mi cercare, chè non mi riconoscerai
    Non mi cercare,
    (...polvere, gran confusione....)
    chè non mi riconoscerai
    (...un grigio salone...)
    Non mi cercare,
    (...in quale direzione...)
    chè non mi riconoscerai
    (...io caccerò la...)
    Non mi cercare,
    (...polvere dai miei pensieri?...)
    chè non mi riconoscerai
    (...E quanti misteri...)
    Non mi cercare,
    (...coi pochi poteri...)

    che la mia condizione mi dà.


    [SM=x520499]


    --------------------------------------------------
    "Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
    "Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
    --------------------------------------------------
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    principenero717
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    Vampirus terribilis
    00 24/10/2004 15:23
    La canzone di Ruggeri che preferisco è senza dubbio "il portiere di notte"
    Il testo è di una dolcezza e di una malinconia incredibili:
    Il testo

    Vanno via, e non tornano più
    non danno neanche il tempo di chiamarli.

    E non lasciano niente
    non scrivono dietro il mittente
    e nelle stanze trovo solo luci spente.

    Sapeste che pena per chi organizza la scena
    restare dietro al banco come un cane
    con la sua catena

    E lei che viene spesso a notte fonda
    è così bella, è quasi sempre bionda
    è lei che cambia sempre cavaliere
    e mi parla soltanto quando chiede da bere.

    Ma la porterò via
    e lei mi seguirà
    prenoterò le camere
    in tutte le città
    la porterò lontano
    per non lasciarla più
    la porterò nel vento
    e se possibile più su
    e quando ci sorprenderà l'inverno
    non sarò più portiere in questo albergo.
    Sapeste che male quando la vedo entrare
    non la posso guardare senza immaginare.

    Ma è lei che non immagina per niente
    cosa darei per esserle presente
    ma lei non vede e allora parlo piano
    con la sua forma in un asciugamano.

    Ma la porterò via
    non l'abbandonerò
    la renderò partecipe
    di tutto ciò che ho
    la porterò lontano
    per non lasciarla mai
    e mi dirà "ti voglio
    per quello che mi dai".

    E quando insieme prenderemo il largo
    non sarò più portiere in questo albergo
    e insieme dentro al buio che ci inghiotte
    non sarò più il portiere della notte




    Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
    -------------------------------


    www.vicolostretto.net
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    prilla1972
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    Naufrago
    00 30/10/2004 23:29
    Ci siamo fatti una bella chiaccherata con Red quest'estate riguardo al "Rouge" .
    Anche a me piace moltissimo,anche se condivido con Clopat una maggiore banalità dei testi da quando nella fase creativa è entrata la Mirò (della quale mi da fastidio anche il timbro di voce, che purtroppo ormai si infila in parecchie canzoni del buon Ruggeri).

    La mia preferita in assoluto è "La canzone della verità". Ma anche "Contessa", "Ti avrò","Peter Pan" (bellissimo il "moriremo crescendo"),"Polvere", "Quello che le donne non dicono" (bellissima sia nella sua versione che in quella della Mannoia), "il futuro è un ipotesi", "Poco più di niente", "Anna e il freddo che ha", "Marta che parla con Dio"....FERMATEMI !!!!

    L'ho visto i n concerto un paio di anni fa : ottimo spettacolo, lui molto disponibile anche nel dopo concerto, come pure la sua band (il fisarmonicista, Brambilla, si è fermato a chiaccherare con noi fuori dal teatro...Purtroppo c'era già la Mirò...





    **************
    "Vi supplico di essere sempre indignati" - M.L.King

    **************
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    elluas59
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    Naufrago

    00 31/10/2004 00:33
    Grandissimo autore, grande interprete.
    Le mie preferite? Quello che le donne non dicono e Il portiere di notte.
    Quest'ultima interpretata divinamente anche da Mina.


    "Solo una vita vissuta per gli altri è una vita degna di essere vissuta" (Albert Einstein)
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    Martino Mio
    00 31/10/2004 05:35
    Polvere
    Dopo aver fondato i Decibel ed aver partecipato al Festival di Sanremo del 1980 con "Contessa" ed al Festivalbar dello stesso anno con "Vivo da re", Enrico Ruggeri lascia il gruppo, che registrerà ancora qualche brano senza di lui per poi perdersi definitvamente.
    "Calde sere di Milano" presentata a Premiatissima 1982 è l'unico titolo che mi viene in mente al momento.

    La carriera solista di Enrico Ruggeri comincia ad "Azzurro" nel 1983. La gara vedeva scendere in campo sette squadre, capitanate da altrettanti artisti affermati e in ogni squadra vi erano gli "azzurri" e gli "azzurrini", oltre ad un ospite finale particolarmente prestigioso.
    Enrico Ruggeri era un "azzurrino" e presentò il brano "Polvere" che riuscì ad ottenere un discreto successo, anche maggiore di quello avuto da cantanti più affermati di lui.
    L'album "Polvere" è disponibile su CD CGD, catalogo 9031-70584-2.
    Accompagnato dal gruppo Champagne Molotov, composto all'epoca da Luigi Schiavone, Renato Meli e Fabio Amodio, ecco i titoli dei dodici brani che ne fanno parte:

    Va tutto bene
    Fuoco sui giocattoli
    Polaroide
    Il rock'n roll
    Salviamo Milano
    Gerarchie
    Polvere
    Un altro testo
    Generazione combustibile
    Qualcosa (per prenderti il cuore)
    Non c'è Penelope
    Quindici righe.

    I brani sono tutti di Enrico Ruggeri, escluso "Polvere", scritto a quattro mani con Luigi Schiavone.
    Oltre a "Quindici righe", del quale ho già scritto in un precedente post, i miei brani preferiti sono "Un altro testo", "Polvere" e "Qualcosa (per prenderti il cuore).

    da "Qualcosa (per prenderti il cuore)":

    "Spesso l'amore è un castigo
    è il caso che punirà
    chi non sa rimanere da solo
    e grazie ad un altro soffire potrà...."

    Un ottimo esordio del Ruggeri solista, un CD venduto a prezzo speciale del quale consiglio l'acquisto; nonostante i suoi 21 anni trovo che sia ancora attuale ed ascoltabilissimo.

    [SM=x520497]



    Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
    perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?
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    Guapix
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    Hau dippe profonne ior ammore
    00 31/10/2004 16:26
    Re:

    Scritto da: clopat 23/10/2004 21.11
    Come autore e' indubbiamente molto bravo,come cantante ha un timbro che non mi entusiasma.



    Idem [SM=x520497]
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    New Redarrow
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    Martino Mio
    00 01/11/2004 20:20
    Ruggeri senza Mirò

    Scritto da: prilla1972 30/10/2004 23.29
    Ci siamo fatti una bella chiaccherata con Red quest'estate riguardo al "Rouge" .
    Anche a me piace moltissimo,anche se condivido con Clopat una maggiore banalità dei testi da quando nella fase creativa è entrata la Mirò (della quale mi da fastidio anche il timbro di voce, che purtroppo ormai si infila in parecchie canzoni del buon Ruggeri).



    Già, carissima, ricordo perfettamente.
    Bene, vedremo allora di parlare il più possibile dei bei dischi di Ruggeri prima maniera ed il meno possibile di quelli dove è protagonista la Mirò. Ce ne sono tanti[SM=g27822]
    [SM=x520497]


    Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
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    New Redarrow
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    Martino Mio
    00 01/11/2004 20:28
    Presente
    Posso solo supporre che Ruggeri, quando partecipò al Festival di Sanremo del 1984 per la prima volta con "Nuovo swing" non avesse ancora pronto un nuovo album da promuovere con la manifestazione sanremese.
    L'album "Presente" del 1984, infatti, è un album piuttosto anomalo. E' diviso in due facciate distinte, una live ed una da studio.
    In quella live ci sono:
    Vecchio frac (di Modugno)
    Vivo da re
    Contessa
    Senorita
    Il rock'n roll
    Polvere.
    In quella da studio, invece, troviamo:
    Nuovo swing
    La donna vera
    Qualcosa/remix
    Non cercare il sole/remix
    Il mare d'inverno.

    Praticamente solo due i brani nuovi, per il resto si tratta di versioni diverse di brani già pubblicati, oltre la sua personale versione de "Il mare d'inverno", che però preferisco senza ombra di dubbio nella versione di Loredana Bertè.
    Resta il fatto che le due canzoni "La donna vera" (forse una prova generale per la successiva "Quello che le donne non dicono") e "Nuovo swing" sono brani interessanti e non privi di fascino.
    L'album è stato ristampato su CD dalla CGD nel 1990 - catalogo 9031 70585-2.
    [SM=x520497]


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    walloz
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    Cavaliere di Pork
    00 10/11/2004 01:18
    Re: Polvere
    Guarda caso, ieri mi trovavo a fare la spesa in un supermercato. Ho fatto appena in tempo a scorgere in lontananza la zona CD/DVD, che lasciare il carrello alla moglie e dirigermi verso gli scaffali è stato un attimo ! [SM=x520488]

    ....

    Non mi ricordavo di questa recensione, ma il brano che da il titolo al disco è uno di quelli di Ruggeri che mi piace maggiormente, e, visto il prezzo davvero conveniente del CD (4 euro!), non ho potuto fare a meno di comperarlo.

    [SM=x520497] [SM=x520499]





    Scritto da: New Redarrow 31/10/2004 5.35
    Dopo aver fondato i Decibel ed aver partecipato al Festival di Sanremo del 1980 con "Contessa" ed al Festivalbar dello stesso anno con "Vivo da re", Enrico Ruggeri lascia il gruppo, che registrerà ancora qualche brano senza di lui per poi perdersi definitvamente.
    "Calde sere di Milano" presentata a Premiatissima 1982 è l'unico titolo che mi viene in mente al momento.

    La carriera solista di Enrico Ruggeri comincia ad "Azzurro" nel 1983. La gara vedeva scendere in campo sette squadre, capitanate da altrettanti artisti affermati e in ogni squadra vi erano gli "azzurri" e gli "azzurrini", oltre ad un ospite finale particolarmente prestigioso.
    Enrico Ruggeri era un "azzurrino" e presentò il brano "Polvere" che riuscì ad ottenere un discreto successo, anche maggiore di quello avuto da cantanti più affermati di lui.
    L'album "Polvere" è disponibile su CD CGD, catalogo 9031-70584-2.
    Accompagnato dal gruppo Champagne Molotov, composto all'epoca da Luigi Schiavone, Renato Meli e Fabio Amodio, ecco i titoli dei dodici brani che ne fanno parte:

    Va tutto bene
    Fuoco sui giocattoli
    Polaroide
    Il rock'n roll
    Salviamo Milano
    Gerarchie
    Polvere
    Un altro testo
    Generazione combustibile
    Qualcosa (per prenderti il cuore)
    Non c'è Penelope
    Quindici righe.

    I brani sono tutti di Enrico Ruggeri, escluso "Polvere", scritto a quattro mani con Luigi Schiavone.
    Oltre a "Quindici righe", del quale ho già scritto in un precedente post, i miei brani preferiti sono "Un altro testo", "Polvere" e "Qualcosa (per prenderti il cuore).

    da "Qualcosa (per prenderti il cuore)":

    "Spesso l'amore è un castigo
    è il caso che punirà
    chi non sa rimanere da solo
    e grazie ad un altro soffire potrà...."

    Un ottimo esordio del Ruggeri solista, un CD venduto a prezzo speciale del quale consiglio l'acquisto; nonostante i suoi 21 anni trovo che sia ancora attuale ed ascoltabilissimo.

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    clopat
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    Sante Gaiardoni
    00 23/05/2005 08:37

    Il Natale dei ricordi


    Abbiamo avuto tempi in cui

    quei rami di agrifoglio

    vestivano quaderni e pensierini,

    mentre l'albero già spoglio

    di cartone e cellophan

    si colorava a festa

    per attendere la visita del prete.

    E poi le luci intermittenti.

    come i nostri più segreti sentimenti.

    Ed eravamo tanti:

    amici coi parenti,

    vicini e conoscenti

    che non ci sono più.



    Abbiamo avuto tempi

    con il vischio sulla porta,

    tovaglie rosse e luci di candela.

    C'era sempre una signora

    che non si sposava mai,

    torrone nella cesta,

    telefonate giunte da lontano

    con gli auguri da Piacenza

    e il panettone stava sopra la credenza

    in quella grande stanza,

    fra quella confidenza.

    E c'era una presenza

    che non ritrovo più.



    "Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"