Angeli e demoni - di Dan Brown

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Scritto da: Paul the templar 29/03/2005 8.30
Un libro dalla comicità irresistibile.
Come resistere infatti ai grossolani errori,alle incredibili defaillance sia sul piano temporale che storiche contenute in questo romanzaccio alla Carolina Invernizio?
Clamoroso l'errore già in copertina:dal diamante degli illuminato viene trasposto,sbagliandolo incredibilmente l'elemento wind,trasformato in winter (in basso alla copertina,angolo destro)
Una trama che non convince,con un Langdon che sembra un lontano parente di quello del Codice Da Vinci.
Il papa con un figlio e altre amenità del genere,tipo la relazione con una suora sembrano più un attacco risibile alle dottrine cristiane che un tentativo di fare un romanzo con un minimo di attendibilità storica.Del resto la stessa cosa è avvenuta poi con quel cumulo di falsità che è il Codice Da Vinci.
Un romanzo che traballa da subito,per terminare con l'happy end di prammatica,inverosimile e stupido,a cominciare da quel lancio senza paracadute mentre c'è un esplosione nucleare e culminato con un tuffo nel Tevere.
Se Brown avesse studiato un pò di fisica saprebbe,per esempio,che
mettere in moto un jet in uno spazio chiuso significa carbonizzare tutto ciò che c'è nel raggio di 5 chilometri;che l'antimateria esiste solo nello spazio e che un solo frammento distruggerebbe una zona di migliaia di chilomteri,figuriamoci portarla a spasso in una borsetta.
Un libro ridicolo,brutto,sciocco e inutile.

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Mah, Paolo, formalmente non hai torto. Ma la questione è un'altra: fino a che punto gli scrittori devono essere attendibili?

Mi spiego meglio con un esempio. Tutti noi siamo andati a cinema per anni a vedere i film di James Bond. I primi erano credibili, gli altri via via sempre meno, eppure ci piacevano e ci divertivano lo stesso. Ricordi la scena d'apertura di non so quale film, in cui Roger Moore veniva lanciato giù da un aereo senza paracadute, e riusciva ad avvinghiarsi in volo ad un altro che invece il paracadute ce l'aveva, riuscendo a toglierglielo e a metterselo lui? Questa scena, peraltro simile ad una di "Angeli e Demoni", non è certamente verosimile, così come non lo sono molte altre che abbiamo visto a cinema, eppure quei film erano ugualmente godibili.

Qui l'operazione non è molto diversa. Tutto il libro di Dan Brown è pieno di cose discutibili: e allora? (come dice Fiorello quando imita Cassano...) Quando l'ho letto, io ho trovato l'intreccio avvincente e pieno di colpi di scena, e non mi sono soffermato minimamente a considerare quanto esagerate fossero certe invenzioni. Mi sono divertito, e tanto basta. E' fiction, mica ricostruzione storica o scientifica...

Ciò non toglie caro Nick che il libro è una cagata pazzesca, tanto valeva mettere James Bond come protagonista principale invece di Robert Langdon

Non ho letto ancora Angeli e Demoni, ma ho letto il Codice da Vinci e sottoscrivo pienamente il pensiero di Nick.
Non abbiamo da giudicare trattati o saggi storici o artistici ma un romanzo che, per quanto documentato, sempre romanzo rimane. E come tale è giusto che abbia come obbiettivo principale l'intrattenimento dei lettori. Mi pare che questo obbiettivo l'abbia centrato in pieno... quindi, tanto di cappello.

Se proprio vogliamo accusare l'autore di qualcosa, forse lo accuserei di aver calcato un po' la mano con una (finta) pretesa di attendibilità, che invece - e ovviamente, visto che si tratta di fiction - non c'è.
Ma forse, anche questo escamotage faceva parte del suo intento narrativo...

Il problema non è tanto nelle sciocchezze,peraltro abbondanti,con le quali Brown infarcisce i suoi romanzi,quanto nella evidente malafede che lo anima.
Sia Il codice che Angeli e demoni soffrono del tentativo,maldestro e puerile,di spacciare come verità assolute le panzane più incredibili che esistano per screditare la religione cattolica.
Più volte nel corso di Angeli e del Codice Brown cita,a sproposito,libri,fatti o eventi storici come se fossero a visione univoca.
Il che non è,ovviamente.
Basti pensare alla cavolata dei libri del mar morto,spacciati per tali e viceversa consistenti in rotoli che non hanno assolutamente sconvolto la visione storica degli anni di Gesù,ma solo ampliato le conoscenze su quel periodo.
Il codice,ancor più di Angeli,contiene falsità tali da ridurre il libro ad una ben riuscita operazione commerciale,che ha ottenuto una cosa di sicuro:l'arricchimento oltre misura dell'autore.
Fiction,è vero.
E allora la pianti di darsi arie da saputello o di continuare a difendere il suo originario punto di partenza con tesi puerili.
Brown continua a difendere le sue creature,ma la storia,per fortuna,è un'altra cosa.

[Modificato da Paul the templar 29/03/2005 15.05]

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Scritto da: Paul the templar 29/03/2005 15.03
Il problema non è tanto nelle sciocchezze,peraltro abbondanti,con le quali Brown infarcisce i suoi romanzi,quanto nella evidente malafede che lo anima.
Sia Il codice che Angeli e demoni soffrono del tentativo,maldestro e puerile,di spacciare come verità assolute le panzane più incredibili che esistano per screditare la religione cattolica.
Più volte nel corso di Angeli e del Codice Brown cita,a sproposito,libri,fatti o eventi storici come se fossero a visione univoca.
Il che non è,ovviamente.
Basti pensare alla cavolata dei libri del mar morto,spacciati per tali e viceversa consistenti in rotoli che non hanno assolutamente sconvolto la visione storica degli anni di Gesù,ma solo ampliato le conoscenze su quel periodo.
Il codice,ancor più di Angeli,contiene falsità tali da ridurre il libro ad una ben riuscita operazione commerciale,che ha ottenuto una cosa di sicuro:l'arricchimento oltre misura dell'autore.
Fiction,è vero.
E allora la pianti di darsi arie da saputello o di continuare a difendere il suo originario punto di partenza con tesi puerili.
Brown continua a difendere le sue creature,ma la storia,per fortuna,è un'altra cosa.

[Modificato da Paul the templar 29/03/2005 15.05]

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Sottoscrivo in toto Se da un lato la penso come Nick e Mavalà (mi sono divertito a leggerli entrambi), dall'altro ho trovato insopportibili le sue affermazioni, portate senza un minimo di incertezza e quindi assolutamente risibili. Un conto fantasticare, un altro farle passare come la santissima verità. Già...perchè comunque si giri la frittata, i suoi libri sono talmente eretici e infarciti di banalità che rasentano l'offesa all'intelletto umano. Non c'è stato nessun "media" che abbia riportato in toto le cagate che ha sparato: se ci fossero stati libri con riferimenti blasfemi (tengo a precisare che non sono un "baciabanchi" nè un bacchettone) all'ebraismo o al Corano chissà che bel casino sarebbe saltato fuori! Come dire: fatti cagare in testa solo una volta e poi diventi una cloaca.

Non vedo il problema: si tratta di un romanzo e come tale va considerato.
Ma forse sono io che sono speciale, persino lo stimatissimo ( )vescovo di Genova, Cardinal Bertone ha detto peste e corna dei romanzi di Brown.

Comunque sia ho per voi un'anticipazione clamorosa: a breve uscirà un nuovo romanzo di Dan Brown.
Pare che il titolo sia: "Quando il Genoa vinse la coppa dei campioni"

[Modificato da coccolino + 29/03/2005 15.34]

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Scritto da: coccolino + 29/03/2005 15.32


Comunque sia ho per voi un'anticipazione clamorosa: a breve uscirà un nuovo romanzo di Dan Brown.
Pare che il titolo sia: "Quando il Genoa vinse la coppa dei campioni"

[Modificato da coccolino + 29/03/2005 15.34]

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Scritto da: coccolino + 29/03/2005 15.32
Comunque sia ho per voi un'anticipazione clamorosa: a breve uscirà un nuovo romanzo di Dan Brown.
Pare che il titolo sia: "Quando il Genoa vinse la coppa dei campioni"

[Modificato da coccolino + 29/03/2005 15.34]

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Ma vafffffffffff!!! Tiè...tutto tuo e senza ritorno ----->

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Scritto da: coccolino + 29/03/2005 15.32
Non vedo il problema: si tratta di un romanzo e come tale va considerato.

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Mi starebbe bene se fosse stato UN romanzo, non DUE sulla stessa lunghezza d'onda: lui "pigia" sempre là....

Ritornando al tema della fantasia: una trasmissione come Voyager piace ed è godibile perchè ci presenta delle tematiche interessanti a 360°, ma senza avere la presunzione di scoprire chissà quali verità e farle passare per oro colato. Fa riflettere e fa discutere, come è giusto che sia, tenendo ben saldi i piedi per terra. Al contrario, Dan Brown fa miliardi raccontando sì storie, ma lanciando frecciatine e sparando amenità varie e senza controbilanciarle con altre all'opposto. Noi siamo adulti e vaccinati, ma ho letto e sentito in giro ragazzini che farneticavano sulle boiate sparate da questo scribacchino....auguri!

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Scritto da: Tidus forever 29/03/2005 15.45


Mi starebbe bene se fosse stato UN romanzo, non DUE sulla stessa lunghezza d'onda: lui "pigia" sempre là....

Ritornando al tema della fantasia: una trasmissione come Voyager piace ed è godibile perchè ci presenta delle tematiche interessanti a 360°, ma senza avere la presunzione di scoprire chissà quali verità e farle passare per oro colato. Fa riflettere e fa discutere, come è giusto che sia, tenendo ben saldi i piedi per terra. Al contrario, Dan Brown fa miliardi raccontando sì storie, ma lanciando frecciatine e sparando amenità varie e senza controbilanciarle con altre all'opposto. Noi siamo adulti e vaccinati, ma ho letto e sentito in giro ragazzini che farneticavano sulle boiate sparate da questo scribacchino....auguri!

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ma cosa intendi per "pigiare la'"?
il fatto di spacciare - in un romanzo, ricordiamolo... - per vere delle idee di fantasia in sé e per sé non mi sembra un problema, no? Suonerebbe abbastanza strano che il protagonista esprimesse teorie più o meno funzionali alla storia (ma comunque facenti parte della storia stessa) facendole precedere da un "aho, guardate che comunque sono boiate, eh?"

In realtà, nella prima edizione del Codice Da Vinci c'era una specie di prefazione in cui l'autore dichiarava l'autenticità di tutto quello che si trovava scritto all'interno. Questo era sbagliato. E difatti non c'è più...
Ma per il resto, perchè dovrebbe controbilanciare frecciatine o tesi con altro all'opposto? A causa di Dan Brown dobbiamo introdurre la par condicio anche in letteratura...?

Continuo a non capire dove stia il problema e nemmeno questo accanimento generalizzato verso un autore che, tutto sommato, non fa altro che scrivere, con il chiaro intento di vendere più libri possibile. E ci riesce. Quindi ha ragione lui...

O forse lo capisco... ma preferisco non capirlo

Ed io che pensavo fosse:Come non vincemmo la coppa campioni

Torno a bomba.
Se al posto di un romanzo che sbeffeggia i cattolici,Brown avesse fatto come Salomon Rushdie,ovvero preso per i fondelli i musulmani,oggi avrebbe killer sguinzagliati alle calcagna.
Voglio dire cioè che ha potuto scrivere le sciocchezze che ha scritto proprio perchè c'è molta tolleranza,in ambito cattolico.
Sono finite le guerre di religione,e aldilà di qualche bacchettata,più che altro meritata per aver voluto spacciare per vere cavolate tipo la fuga di Gesù con la Maddalena in terra francese,o aver sostenuto un falso storico come la conversione di Costantino in punto di morte (basti pensare che Sant'Elena era madre di Costantino),dopo aver sostenuto queste fregnacce,dicevo,Brown ha insistito sulla linea che gli ha permesso di lucrare milioni di dollari in royalties.
Io dico questo:hai beccato un mucchio di soldi?
Bene,buon per te.
Ringrazia,incassa e taci.
Andare in giro per il mondo a spacciarti per uno che ha scoperto chissà quale congiura del silenzio,nascosta da chissà quale setta dedita a occultamento sistematico della verità è sciocco oltre che antistorico.
Tutto quà.
Il codice è fiction,tra l'altro ben fatta.
ma niente di più.
Le teorie del complotto,gesù e la storia lasciamole a chi le studia per professione o a chi ne ha le conoscenze.
Non a Brown di certo.

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Scritto da: mavala' 29/03/2005 19.24


ma cosa intendi per "pigiare la'"?

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Sarò esplicito: è un anticattolico della peggiore risma nonchè massone. A me queste persone stanno sulle balle, perchè a loro è concesso tutto, anche prendere per il culo.

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Scritto da: mavala' 29/03/2005 19.24


Ma per il resto, perchè dovrebbe controbilanciare frecciatine o tesi con altro all'opposto? A causa di Dan Brown dobbiamo introdurre la par condicio anche in letteratura...?

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Riporto quanto ho scritto sul "Codice":

"In fondo, Dan Brown è un furbacchione: col pretesto del giallo (un bel giallo, comunque), ci sforna un trattato esoterico: se il libro non fosse stato un romanzo, ma uno dei tanti sul Graal, avrebbe avuto lo stesso successo? Io credo di no! Domandate a Principenero...Certamente non il successo mondiale ottenuto da Brown con la "scusa" del giallo. Qualcuno penserà: "chettifrega?". Qui sta il punto: qualunque scrittore, quando scrive un romanzo (e non un TRATTATO, badate bene)non dovrebbe dare per CERTE E ASSOLUTE tutte le cose che gli passano per la testa! E' solo un racconto! Brown lo fa: dall'inizio alla fine! Non gli passa minimamente per la testa di avere qualche dubbio su quello che afferma: prendere o lasciare, come un bel pacco confezionato; è, se mi consentite il termine, un puro e semplice specchietto per le allodole. E' chiaro che quanto afferma è funzionale alla storia: però Langdon & C. hanno tutto chiaro e ben definito; non ci sono sfaccettature, non ci sono dubbi....o così o pomì!"

Se vedo un film di fantascienza, so cosa mi aspetta: là tutto è lecito, con molta "fanta" e un pò di "scienza"
Se vedo un film drammatico o una commedia, un "controbilanciamento" ci deve essere tra "fanta" e "realtà", altrimenti che fregnaccia di film è?
Se vedo un film di azione, mi aspetto cavolate pirotecniche, non certo discorsi filosofici.
I libri di Brown si conoscono solo dopo averli letti: l'avventura, il giallo, è solo un pretesto per parlare d'altro e puntare il dito contro qualcosa o qualcuno. Gradirei sapere prima che tipo di "spettacolo" acquistare, prima di spendere i soldi. Una fregatura mi basta, due sono troppe: libri divertenti, ben raccontati...ma sono soltanto un pretesto per dire altro e, se posso dirlo, se una cosa mi dà fastidio faccio a meno di acquistarla.