Ieri mi sono fatto coraggio, ho guardato "il postino".
Era l'unica cosa che ancora mi mancava per poter dire ho visto e letto tutto quello che si poteva riguardo "Massimo Troisi".
Nel mio soggiorno ho due poster, a me carissimi, uno riguarda Totò e peppino, immortalati nella celebre scena della lettera indirizzata alla malafemmena.
Il secondo vede Massimo appoggiato ad una bicicletta, che guarda con malinconia il mare in lontananza.
La scena è tratta dal "postino"
Come analizzare questo film? da un punto di vista tecnico è stupendo, ma non è quello che preferisco di Massimo.
Se lo si analizza per ciò che è successo diventa una poesia alla vita, alla vita di questo grande personaggio.
Dal volto traspare sofferenza e grande determinazione, la voglia di rendere l'ultimo omaggio al pubblico.
Massimo sapeva perfettamente di essere gravemente malato, più volte i compagni di lavoro hanno cercato di dissuaderlo, di interrompere le riprese in quanto la malattia al cuore stava decisamente peggiorando.
Massimo non l'ha permesso, ha deciso di mettere la parola fine non solo sull'ultima fatica, ma anche alla sua vita.
Una grande uscita di scena, quasi uno scherzo fatto al pubblico che lo amava.
Massimo è morto nel sonno, la notte del 4 giugno, il giorno successivo al termine delle riprese.
Me lo vedo chiudere gli occhi ed addormentarsi con il sorriso di chi sa di aver fatto tutto quello che era da fare.
Non si è più risvegliato, perchè quel non risveglio diventasse l'ultimo grande omaggio all'arte, a tutto ciò che amava.
Una morte dolce, che è arrivata quasi timidamente in omaggio a chi aveva fatto della timidezza, della riservatezza, della classe, uno stile di vita.
Quella notte si compiva l'ultimo grande miracolo di Massimo Troisi.
Ieri, alla parola fine ho pianto, e con le lacrime che scendevano ho guardato fisso lo schermo fino all'ultimo titolo di coda.
Grazie caro Massimo, per l'ultimo grande omaggio.
Ti voglio bene !
[Modificato da principenero717 26/10/2006 18.07]
Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
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