00 21/04/2005 20:34
Un grande, senza mezze misure. Già suonare il jazz negli anni 50 in Italia non era comune, ma mescolare il jazz con la canzone napoletana aveva del miracoloso. Bene, Gegè riuscì anche a interpretare tutto questo con la sua faccia simpatica, da napoletano qualunque, e diventò popolarissimo. Le sue interpretazioni di canzoni come "Io, mammeta e tu", "'a pastiglia" e "Torero" restano indimenticabili.

Era poi un personaggio dotato di straordinaria inventiva. Renato Carosone raccontava di ciò che accadde il giorno in cui i due si incontrarono per la prima volta, per provare il repertorio con Van Wood. Gegè arrivò senza la batteria! Alle osservazioni perplesse di Carosone, lui rispose senza scomporsi: "No, vabbè, mi bastano le bacchette...". Allineò sul tavolo bicchieri, qualche pentola e altri oggetti che trovò in giro, e cominciò a provare insieme agli altri due.

Un mito! [SM=x520499]



----------------------------------------------------------
Nell'amor le parole non contano
conta la musica

(Roberto Benigni - "Quanto t'ho amato")



www.vicolostretto.net