I rompicoglioni

Recentemente ho tenuto al telefono un analista di una famosa casa d'asta e di vendite di articoli d'arte per oltre 40 minuti costringendolo a parlare di un fantomatico maestro del colore di viggiù, il famoso Goffredo Delschizzo, cantandone le lodi sulla trasmigrazione dell'onda colorimetrica dal blu al rosa passando per l'espressività conclamata dell'erotismo guascone di Jean Bolarrdin, famoso( chi cazzé?) ritrattista cubista del 1923. Come io non abbia riso lo capisce solo Dio, alla fine quello, sfiancato, mi ha chiesto se io avessi dei quadri degli autori in questione e io gli ho detto: "no, pensavo volesse vendermeli lei". Alla fine mi ha chiesto se volevo concedergli un appuntamento e io gli ho detto no, perché lui, non solo aveva parlato per 40 minuti su dei pittori da me inventati, ma non è stato nenache capace di impostare una qualsivoglia difesa. Invece era tanta l'ansia di "vistarmi" che mi ha detto una casino di cappellate su dei pittori inesistenti. Ogni tanto è più bello costringerli a fare delle brutte figure invitandoli alla fine a non rompere più le palle, piuttisto che prendersela a cuore. Io mi sono anche fatto delle grasse risate. E concordo con il fatto di farsi pulire la casa dai dimostratori di aspirapolvere. Quelli della vorveck poi si incazzano anche...."Ma come, non me lo compra?"