Scritto da: mavala' 14/06/2006 13.38
beh, fiore, non hai tutti i torti nemmeno tu
la musica è sicuramente molto commerciale (ed è per questo credo che ad un orecchio poco raffinato come il mio comunque piace hehehe)
ma Cats, per me, ha una marcia in più che è data dalla danza. Gli artisti sono bravissimi, le coreografie e i costumi sono meravigliosi...
nei programmi di invito di tutti i saggi di danza che ho fatto da bambina, riportavano sempre una frase di tale Curt Sachs che diceva
che la danza "è la madre delle arti. Musica e poesia si determinano nel tempo, le arti figurative e l'architettura nello spazio: la danza vive ugualmente nel tempo e nello spazio".
per me è proprio così. io faccio fatica a scindere la musica dal movimento. nella mia memoria vivono in simbiosi e ogni strofa, ogni passaggio è accompagnato da un gesto, da un salto, da una figura.
per cui, quando penso a Cats, penso a tutto lo spettacolo e quindi...
Intendiamoci: il "commerciale" di Weber è comunque musica di alto livello, ci mancherebbe altro.
Certo che, paragonandolo ai primi musicals dello stesso autore , non regge il confronto, tutto qui.
Poi raffinatezza o meno, il bello non è mai un canone assoluto, tantomeno per la musica. Quello che a me sembra rumore, per altri è bella musica e viceversa.
Anzi, il fatto che sia più conosciuto degli altri suoi stessi musicals indica che il cambiamento di "Target uditivo" ha dato i suoi frutti.
Tutto qui.
E sono d'accordissimo con te per quanto riguarda il discorso musica-coreografie-costumi. Ossia tutto lo spettacolo.
Solo che, per mia deformazione semi-quasi-professionale, quando vedo uno spettacolo musicale denominato "musical" (la parola stessa denota una primaria importanza della musica) non posso non dare primaria importanza a quello che ascolto.
Per esempio mi è capitato (di mia sponte non l'avrei mai visto) di vedere il tanto decantato "Notredame de Paris" a Roma. Ero in primissima fila ed i cantani mi cantavano praticamente in braccio (i biglietti mi erano stati regalati... perchè non andarci?).
Bene: dirti che lo spettacolo fosse epico è superfluo. Stupende le coreografie (i brackers e gli stuntmen erano grandiosi) bei costumi, bravi i cantanti.
Ma la musica...eh... la musica....
Dopo la solfa delle cattedrali, il musical comincia un pezzo bellissimo "noi siamo gli stranieri", dalla ritmica irregolare e molto percussiva che mi fa ben sperare.
Ed invece ecco avvicendarsi una "margherita" dopo un "se stiamo insieme ci sarà un perchè" che lentamente mi assopiscono.
Ciliegina sulla torta: il pezzo di Quasimodo che canta qualcosa tipo "fatemi suonare le campane" che non era altro che la "Chanson Balladèe" dell'Almanacco del Giorno dopo.
Mi sono fatto du' "cattedrali" allucinanti...
[Modificato da Fiore de Campo 17/06/2006 14.26]
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Give me a head with hair, long beautiful hair.
Shining, gleaming, streaming, flaxen, waxen.
Give me down to there hair, shoulder lenght or longer
Here baby, there, momma, ev'rywhere, daddy, daddy.
hair, hair, hair, hair, hair
Hair, hair, hair.Flow it, show it,long as God can grow it, my hair.
Let it fly in the breeze and get caught in the trees,give a home to the fleas in my hair.
(HAIR)
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