Visto che nessuno (ancora) ne scrive, comincio io a dare un giudizio complessivo su
EXTRA.
L'attesa era molta, almeno per quanto mi riguarda, perché come ci siamo detti più volte, tutti attendevamo da ben
38 anni questo originale televisivo. Logico che, in assenza di frammenti utili, e con la sola memoria soggettiva a disposizione, le impressioni del 1976 si confondevano alle aspettative e alle suggestioni, incrementate proprio dall'impossibilità di poter verificare sul campo ciò di cui si parlava. Del resto, la sensazione è che anche i presunti bene-informati parlassero a braccio di
EXTRA, prova ne sia è quanto ne scrive Aldo Grasso nella sua
garzantina:
"Il presunto arrivo degli extraterrestri è al centro delle due puntate: alcuni enigmatici avvenimenti spaventano una piccola città, facendo pensare all'invasione degli alieni". Questo riassunt(in)o, se ha un senso dopo avere visto l'opera, è senza dubbio fuorviante prima (di averla vista), proprio perché autorizza a credere di avere a che fare con una storia se non proprio di alieni, almeno di
"enigmatici avvenimenti".
Del resto, mi viene di pensare che i delusi ci diranno che si attendevano qualcosa. D'accordo, ma cosa? Qualcosa che derivava proprio dalla mancanza d'informazioni, perché a me pare evidente che
EXTRA si limiti a trattare la cronaca del fatto (i presunti avvistamenti a Pascagoula) e non il fatto di cronaca (gli avvistamenti in sé).
Questo per dire che, a mio avviso, il giudizio su
EXTRA non sarà sereno per nessuno, e neppure per me, condizionato com'è da una lettura precedente che poco ha a che vedere con la storia.
Ciò detto, come classificare
EXTRA?
Dalla risposta che ciascuno di noi darà a questa domanda dipenderanno, io credo, i singoli giudizi.
Difficilmente come una storia fantascientifica o fantastica, come io stesso avevo supposto al principio di questo
topic, perché manca di tutti i caratteri del genere, dall'incontro con gli esseri
altri (che ad es. vediamo in
A come Andromeda) ai
flashback di cui, ad es., parla Tidus.
E' senz'altro, però, una storia
ricca di tensione (forse: solo ricca di tensione, d'accordo), e questo è innegabile.
Tensione e atmosfera sono i due elementi caratterizzanti del lavoro, che vorrebbe portarci, in una fase di eterna
suspance, verso un finale ricco di interrogativi e finanche di promesse (che ci riescano o meno è un altro paio di maniche).
Non dobbiamo dimenticare, però, che in
EXTRA si accenni veramente, come alcuni di noi ricordavano o avevano sentito dire, a temi cari alla fanta-politica moderna, come gli
Uomini in Nero o la misteriosa
stanza 39: temi che purtroppo sono rimasti nelle parole di Crane.
Io credo quindi che si debba classificare
EXTRA come un
thriller psicologico: c'è la
suspance, la tensione, l'atmosfera e soprattutto i due grandi temi di fondo concernenti a) l'esistenza degli alieni; b) la trasparenza dell'informazione in un sistema pur così libero (ma solo in apparenza) come quello che ci viene presentato.
In conclusione, quindi, se non posso dire che queste due puntate mi abbiano entusiasmato, e al contrario dovendo dichiarare d'esservi rimasto un po' deluso, ritengo di dover affermare che come
thriller psicologico questo originale televisivo abbia molte carte da giocare, anche per certe sue anticipazioni sui tempi.
RobertoC
[Modificato da Roberto@C 21/07/2014 16:33]
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Dove finisce la ragione comincia un territorio che non ci appartiene, nel quale siamo intrusi: una terra di regole che non conosciamo, dove si parla una lingua misteriosa e dove le nostre logiche non sono utilizzabili in alcun modo.
Noi in questo territorio possiamo solo subire il mistero, che, anziché disvelarsi, si fa sempre più impenetrabile.
Io non so dire se questa sia una pena o un premio. Io non so dire nulla, ma so che questo luogo (...) non dev’essere in alcun modo cercato né in alcun modo trovato.
“Voci notturne”, 1995, epilogo.