00 28/02/2007 18:45
Una voce aspra,quasi blues,testi che svariano fra la canzone d'amore,la canzone antimilitarista,i personaggi ai margini e poi la musica,spesso basata su grandi ritmi ,molto mediterranea,con richiami ai classici napoletani,questo ed altro e' il mondo di Enzo Gragnaniello,a mio parere,uno dei migliori cantautori degli ultimi,peraltro modesti,anni.
I dischi piu' belli sono"Fujente",del 1990,con una serie di brani indimenticabili("Terra nera","Anima e oro",la dolcissima"E vulevo bene a Maria"e"Rose'",cantata con Mia Martini) e i 2 primi lp ,l'omonimo,del 1982 e"Salita Trinita' degli Spagnoli",che contengono perle come"Guerra","Cardone",la storia di un barbone ,"Voglio una nera",sulle prostitute nere e"Giacomino",un'altra storia di emarginazione.Mia Martini canto' diverse canzoni di Enzo("Donna","Mondi blu"e la famosissima"Cu'mme",dove era presente pure Roberto Murolo)e Ornella Vanoni duetto' con Gragnaniello sul palco di Sanremo nel brano"Alberi",peraltro abbastanza mediocre.
Nonostante i Premi Tenco vinti,gli elogi della critica,i tanti dischi incisi( segnalerei anche"Neapolis mantra",un lp solo strumentale) e le collaborazioni illustri,Enzo Gragnaniello non e' ancora giunto al grande successo,peccato perche' lo meriterebbe davvero.


"Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"