00 06/07/2008 14:21
Parte seconda - da Morpheus ad Aragorn

Mi alzo in coma, faccio una doccia, prendo un caffè e mi dirigo alla stazione. Il treno è in orario, salgo e mi accomodo: ho 20 minuti per iniziare a gustarmi la visione di "Gioventù bruciata" sul mio Ipod. Solitamente attacco bottone, ma la signora che sta davanti a me non sembra particolarmente ciarliera. Mi rituffo nel film, prestando attenzione a non finire a Venezia. Chissà perchè ho scelto quel film: forse l'esigenza di esternare qualcosa, di gridare uno stato di insofferenza verso tutto e tutti. O semplicemente contro un sistema. Inizialmente volevo cimentarmi con "Matrix", forse per il piacere di ritrovare il faccione di Morpheus, antico avatar del sottoscritto. Anche allora un "soldato", uno in prima linea, uno tra tanti, ma particolarmente riflessivo e con qualcosa da dire: uno che ha comunque lottato, che ci ha provato, che si è posto delle domande e trovato alcune risposte, giuste o sbagliate che fossero. Ma "Neo" no, non poteva rappresentarmi: non rispecchia la mia personalità di voler essere "il protagonista": è una logica che non mi appartiene, da sempre. Ed ecco il fatto che non ti aspetti e che fa scattare l'ennesimo ingranaggio esistenziale: cose all'apparenza insignificanti, che scivolano sulla pelle come gocce d'acqua pronte alla più rapida evaporazione, ma che ti colpiscono lì per lì per qualcosa che reputi importante. Il treno sta per fermare a Padova ed una coppia di mezz'età si avvicina all'uscita. Faccio notare all'uomo che il marciapiede è dall'altro lato e lui, spiritosamente ma anche molto convinto, sentenzia "Beh...se muoio così finalmente sarò qualcuno, la mia vita avrà uno scopo e finirò anch'io sui giornali". E' la malattia del nuovo millennio: se non appaio non sono nessuno, se non mi faccio notare rimango nell'ombra, se non sgomito per emergere dalla mischia sono un fallito. Poco importa se sei uno scarpone, un testone, un mediocre, un signor nessuno o molto più semplicemente uno qualunque, ma con la dignità che ci appartiene da sempre. Ce ne sono tanti, sapete? Vivono lo stesso, senza tante paronie, senza manie di grandezza, senza smania di successo: si accettano per quello che sono, spesso molto più intelligenti e sensibili della cosiddetta crema intellettuale che ci propina la radio, la TV, i giornali e la stessa Rete.
Scendo dal treno e mi accorgo che devo aspettare un 40 minuti prima di prendere il prossimo. Una leggera brezza mi risveglia dal torpore e da un paio di sbadigli. Faccio quattro chiacchiere con una signora napoletana ed il figlioletto che prenderanno il mio stesso treno. Affamato, prendo una brioche da un distributore automatico. Dopo decine di "vasche" sta per arrivare Walloz con l'Euro Star. In venti minuti ho realizzato che il passaggio da Morpheus ad Aragorn è una logica conseguenza. Sono e rimarrò felicemente un soldatino.



(continua)
[Modificato da Tidus forever 06/07/2008 14:21]


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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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