Caro Michael ti scrivo...

Caro Michael, ti scrivo dopo una dolce iniezione di due mezzi litri di birra bianca alla spina. Me li sono guadagnati, dopo qualche salutare chilimetro in bicicletta. Ti scrivo di getto, dopo qualche giorno dalla tua scomparsa. Un evento mediatico, la tua dipartita da questo mondo, con scarichi Itunes alle stelle, candele e pianti planetari, manco fosse morto un santo. La testa mi gira un poco, bombardata da qualche sigaretta in più, giusto per andare un pò sù di giri in questo fine settimana. Ho visto una montagna di verde, respirato l'odore dei boschi, mi sono abbandonato al dolce rumore di cascatelle: tu dove sei? Hai lasciato questo mondo per andare dove? Ti dirò una cosa, ma non offenderti: il mio Ipod contiene soltanto "Billie Jean", "Beat it" e "Thriller" e non sono nemmeno le più gettonate. Delle tue vicende personali, dal colore della pelle alla chirurgia plastica, fino alla presunta pedofilia, non mi è mai fregato nulla: cazzi tuoi. Sono soltanto un pò frastornato, sul tipo "boia cane, hai sentito? E' morto Michael Jackson!". Perchè hai rappresentato un periodo, inutile nasconderlo, in cui hai rivoluzionato i passi di danza ed i tuoi videoclips entravano regolarmente nelle nostre case quando Internet era una chimera.
Adesso sei assurto a mito per molti, hai lasciato senza parole migliaia di fans. Ma tu dove sei ora? Io sono qui, con una lattina di birra in mano, pronto ad affrontare un'altra settimana, ma sono vivo, per Dio! Ci hai lasciato a 50 anni, tra presunte bare di cristallo e mutazioni cutanee, dopo essere assurto a Re del Pop; non provo nessun sentimento, nemmeno sgomento, soltanto assurda sorpresa. Non me n'è mai fregato nulla di te, della tua musica, del tuo personaggio, delle tue vicende personali, eppure non posso a fare a meno di notare la tua dipartita da questo mondo: qualsiasi sito riporta la notizia.
Caro Michael, con tutte le manie che ti ritrovavi, avevi mai pensato a goderti realmente la vita, lontana dai lustrini, dagli adulatori? Ti hanno trovato steso su letto, imbottito di medicinali. Qui, lontano anni luce dal can can mediatico, ti auguro un sereno viaggio verso la meta finale. Ma ti sei perso migliaia di birre.....

So long